Il Capitano del 22° Battaglione , Manchester Regiment, Charles May, morto nel primo giorno dell'offensiva della Somme (1/7/1916) alla sua amata moglie Maude ed alla piccola figlia Pauline, nel suo diario di guerra:
"Non posso soffermarmi sul personale - non c'è spazio qui per questo. E' anche demoralizzante. Ma non voglio morire. Non che mi importi di me stesso. Se me ne devo andare, sono pronto. Ma il solo pensiero che non potrò più vedere te e la piccola mi fa tremare. Non posso guardare a questa prospettiva con un sereno stato d'animo. L'unica mia consolazione è la felicità che abbiamo avuto. La mia coscienza è serena anche perchè ho sempre fatto di tutto per rendere la tua vita gioiosa. So anche che se me ne andrò tu non sarai in difficoltà economiche. E' qualcosa. Ma è il pensiero che io e te possiamo separarci e che la piccola cresca senza che io la conosca e che lei conosca me che è così terribile. E so che la tua vita senza me sarà tremendamente vuota. Fa che non sia così. Perchè hai il più grande compito che ci possa essere nel mondo: crescere la nostra bimba. Dio benedica quella bambina, lei è speranza di vita per me. Amore mio, au revoir. Potrebbe succedere che tu legga queste righe come "di passaggio", ma, d'altra parte questo potrebbe essere anche il mio ultimo messaggio a te. Se lo fosse, sappi che per tutta la mia vita ho amato te e la piccola con tutto il cuore e l'anima, che voi due , dolcissime, avete rappresentato tutto il mondo per me.
Prego Dio che io possa fare il mio dovere, perchè lo so, qualsiasi fosse l'esito, tu non ti saresti aspettata altro da me. "
Capt. Charlie May 17/6/1916
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