Tuesday, July 16, 2019

Supplying the British Army in the First World War di Janet MacDonald

Il libro di oggi riguarda un tema che spesso viene trascurato dagli storici e che ai tempi senza dubbio fu sottovalutato anche dalle gerarchie militari di tutti i paesi che iniziarono quel terribile conflitto noto a tutti come "La Grande Guerra". In questo bel libro di Janet MacDonald, edito da Pen&Sword, l'autrice esamina proprio le problematiche logistiche che il comando britannico si vide ad affrontare all'inizio e durante quella guerra. Abituato a delle piccole guerre coloniali (mi viene in mente il famoso scambio tra due soldati americani quando il Colonnello Blimp, interpretato dal grande Roger Livesey nel film "Duello a Berlino" del 1943, fa riferimento alla Guerra Boera ed essi non sapendo cosa sia la apostrofano come "manovre estive") l'esercito inglese era assolutamente impreparato sia con il suo seppur valoroso ma piccolo esercito ("The Old Contemptibles" - I Vecchi Miserabili - fu definito dal Kaiser) che con tutta quella struttira logistica che serve ad un esercito moderno. Molto fu quindi il lavoro da fare e quello fatto per rimettere in pari il glorioso Esercito Britannico. In questo bel testo Janet MacDonald analizza capitolo per capitolo tutte le varie necessità dell'esercito, con dei lunghi capitoli esaustivi e dedicati alle varie "voci" che occorrevano: Munizioni, Trasporti animali e meccanizzati, Rifornimento di cibo, Uniformi, Medicinali etc. Il libro che ne viene fuori ci porta a valutare l'enorme impatto che ebbe questa riorganizzazione sull'esercito stesso e sulla società di cui l'esercito è espressione. In particolare da notare l'aumentare del ruolo della donna che andava a supplire le vacanze in varie tipologie di lavori fino ad allora prerogativa dell'uomo. Due organizzazioni si fecero principalmente carico di questo mutamento dell'esercito per entrare pienamente in quella che fu definita "Guerra di Materiali" e queste furono lo AOC (Army Ordnance Corps) e l'ASC (Army Service Corps) che videro i loro effettivi aumentare enormemente fino a poter essere definiti dei piccoli eserciti senza il quale l'Esercito Britannico non avrebbe potuto continuare la sua lotta. Tutto questo enorme apparato organizzativo non poteva fare a meno di civili sotto contratto (ed anche di questi si parla nel libro) a sottolineare una volta di più comne la Grande Guerra fu la prima guerra mondiale, ovviamente, ma anche la prima guerra totale, in cui i civili non potevano essere più definiti parte passiva di una guerra. Il libro si focalizza sul fronte occidentale, che ovviamente vide il maggior numero di vittime e lo sforzo maggiore per il governo di Sua Maestà, ma tuttavia la MacDonald dedica alcuni capitoli ad altri fronti quali Gallipoli, Salonicco, l'Egitto, Mesopotamia, Palestina, Africa Orientale,Russia e Italia. Un solo piccolo appunto devo farlo riguardo alla descrizione degli eventi in Italia, che spero verrà corretta nelle prossime edizioni: l'Italia, fortunatamente, non è mai stata comunista. Molto probabilmente un piccolo refuso tra gli eventi di quegli anni (L'Italia aveva un governo conservatore che scese in guerra per la forte pressione di interventisti e irredentisti, anche provenienti dalla sinistra) e la confusione con quelli che caratterizzeranno quelli avvenuti verso la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Un libro che non può mancare sugli scaffali delle librerie degli appassionati della Grande Guerra, che esamina un argomento poco conosciuto o non valutato abbastanza per la sua importanza.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Supplying the British Army in the First World War
Autore: Janet MacDonald
Pagine: 224
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Supplying-the-British-Army-in-the-First-World-War-Hardback/p/15752














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