Sunday, October 13, 2019

The Daily Telegraph Dictionary of Tommies' Songs and Slang 1914-1918 di John Brophy & Eric Partridge

A distanza di 90 anni (il libro è stato ristampato nel 2009) dalla fine della Grande Guerra, Frontline Books ripropose questo bel libro originariamente edito negli anni '30 e poi ristampato una prima volta negli anni '60. Cosa si può dire di questa raccolta di termini, canzoni e modi di dire che imperversarono sul fronte occidentale e tra i Tommies tra il 1914 e il 1918 se non che questa è la vittoria dello spirito umano sulla barbarie? Ogni ulteriore parola sarebbe ridondante. Tuttavia il libro, scritto dai due veterani Eric Partridge, australiano, e John Brophy, anglo-irlandese, è stato il capostipite di molti libri che poi uscirono dopo di esso. Il libro è un compendio di tutte le canzoni (ma va detto che alcune viste le censure dell'epoca, sia negli anni 30 che nei 60 non sono comprese così come alcuni termini sono "depurati") e i modi di dire che furono adottati dai soldati britannici e dei Dominions in quella terribile guerra che "doveva far finire tutte le guerre". Molto probabilmente la natura stessa del conflitto influenzò molte canzoni che si diffusero di voce in voce col sistema del passaparola e negli "estaminets" dove le truppe passavano il loro tempo libero lontano dalle trincee. Mirate a vari obiettivi tra cui i sottufficiali, il tormento della truppa, oppure la guerra stessa e le varie situazioni problematiche della trincea queste canzoni aiutavano a passare il tempo della marcia dalle retrovie verso il fronte, oppure allietavano le ore di lavoro (un po' come faceva la musica per gli schiavi neri in America) o semplicemente erano un antidoto contro la brutalità di quella tipologia di conflitto che vedeva il materiale schiacciare l'uomo. Il ritmo o la "musica" su cui si basavano era prettamente quello di canzoni  in voga all'epoca o di marce , spesso religiose. La voglia di prendere in giro l'autorità immediata dei sergenti attenti alla forma e in seconda battuta degli ufficiali visti nei loro agi, rafforzava lo spirito dei soldati semplici. Un bel film, tratto da un'opera teatrale di successo dal titolo "Oh What A Lovely War!" fu prodotto negli anni '60 e in questo film tutta la guerra assumeva un tono surreale e canzonatorio, ma anche profondamente triste e malinconico. Colonna sonora del film (e ovviamente dello spettacolo prima) era il repertorio di canzoni del fronte. La Prima Guerra Mondiale, forse per la sua natura "stanziale" e per il coinvolgimento totale, ha visto più di tutte fiorire una serie di attività artistiche che l'hanno trattata: poesia, letteratura, canzoni e arte, sia pittorica che con sculture e anche fumetti hanno fatto di esse "La Guerra". Addirittura esiste la "Trench Art" che ha prodotto dei piccoli capolavori di artigianato. Se però la letteratura (a parte la diaristica che veniva scoraggiata per motivi di sicurezza) è stata vista come prerogativa degli ufficiali i soldati, spesso sconosciuti, hanno prodotto tutto quello che viene riportato in questo libro tra cui ad esempio la canzone "On the Old Barbed Wire" che ha ispirato il titolo di questo blog. Allo stesso tempo si diffuse uno slang che prendeva i propri termini da varie fonti, storpiature dei termini francesi, dialetto cockney con le rime spesso nonsense, termini tedeschi o addirittura frutto dell'apporto di veterani provenienti dall'India, insieme a molto altro. Si può dire che tutto questo produsse una cultura che stava per essere dimenticata o accantonata (anche per ovvi motivi, dato che il ricordo della guerra per i veterani spesso aveva un effetto non positivo) se non fosse stato per Brophy e Partridge. E di questo dobbiamo essere grati perchè in una guerra disumana, questo libro rappresenta, come detto,  la vittoria dello spirito umano, dello humour cinico spesso o macabro, sugli ingranaggi di un qualcosa di enorme e bestiale. Anche solo per questo motivo il libro di Brophy e Partridge merita di essere letto e apprezzato.
Un grazie di cuore a Frontline Books per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: The Daily Telegraph Dictionary of Tommies' Songs and Slang 1914-1918
Autori: John Brophy & Eric Partridge
Pagine: 238
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/The-Daily-Telegraph-Dictionary-of-Tommies-Songs-and-Slang-19141918-Paperback/p/16510
















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