Wednesday, October 23, 2019

Walking Gallipoli di Stephen Chambers

La serie "Battleground" edita da Pen&Sword riesce a fondere guida e libro pieno di informazioni. Non è un caso che questa serie conti più di 70 titoli dedicati solo alla Grande Guerra più molti altri dedicati alla Seconda Guerra Mondiale e ad altri conflitti. L'utilità di queste piccole ma sostanziose guide è indubbia e oggi il tema del libro è Gallipoli nel testo curato da Stephen Chambers.
Questa località della sponda europea dello Stretto dei Dardanelli, è passata alla storia come luogo di un'operazione fallimentare e costosissima per gli alleati. Un altro modo per ricordarla è forse quello di considerarla mito fondante delle nazioni di Australia e Nuova Zelanda.
Nel 1915 si era giunti all'impasse che tutti conosciamo sul fronte occidentale. Per una serie di errori strategici, l'Impero Ottomano era stata spinto nel campo delle potenze centrali e si continuava a pensare a quell' impero decadente come al "vecchio malato d'Europa", che si trascinava di evento in evento, di guerra in guerra, aspettando il colpo finale che lo facesse crollare e che lo smembrasse a favore degli stati vicini che si animavano nel contendersene un pezzo. Le precedenti guerre, nel 1911 contro l'Italia che gli era costato la Libia e pochi anni dopo contro alcuni giovani stati balcanici che avevano portato all'erosione dei territori europei in mano turca avevano fatto pensare che quell'Impero fosse un morto che cammina. Churchill, Primo Lord dell'Ammiragliato, aveva ideato un modo per riaprire quello stretto, prendere Costantinopoli e riaprire i collegamenti con l'alleato russo attraverso il Bosforo e il Mar Nero. Quella che dapprima doveva essere un'azione di forza solo navale, però si trasformò presto in una debacle con l'affondamento di diverse grandi navi che avevano provato a forzare lo stretto. Le mine e i cannoni posti sulle due sponde dello stretto, necessitavano di essere neutralizzati via terra, con lo sbarco di truppe alleate che potessero prendere i cannoni alle spalle. Si scelse il 25 aprile del 1915 per far sbarcare contemporaneamente una forza britannica sulla punta della penisola di Gallipoli , a capo Helles, mentre sul versante occidentale della penisola sarebbero sbarcati, più a nord le forze dell'ANZAC (Australia and New Zealand Army Corps) con obiettivo Gaba Tepe (anche se sbarcarono più a nord) . I francesi avrebbero fatto una puntata sulla sponda asiatica dello stretto mentre la Divisione Navale britannica avrebbe fatto una finta a nord, senza sbarcare. A comandare la forza di spedizione era il preparato generale Ian Hamilton.
La verità è che non andò come si sperava. Le truppe non sfruttarono lo slancio, sia quelle sbarcate a Capo Helles, sia quelle nel settore a nord  di Gaba Tepe. Quella che doveva essere una operazione diversa dalla guerra di trincea si trasformò, se possibile in una versione ancora peggiore, visto il clima e la ristrettezza della testa di ponte, della tipologia di guerra che si voleva evitare. Le truppe britanniche, australiane e neozelandesi resteranno abbarbicate alla penisola (con vari tentativi di sfondamento in cui i guadagni territoriali furono davvero poveri) per circa 9 mesi, compiendo il reimbarco e la ritirata nel gennaio del 1916.
In questo bel libro seguiamo tutti gli eventi della campagna di Gallipoli attraverso i consueti tour attraverso località che grazie sopratutto a film e serie tv sono diventati familiari a molti.
Il libro, diviso in 5 capitoli contenenti 8 tour (più 3 opzionali) che si snodano dagli sbarchi fino all'evacuazione della forza di spedizione. Dal tentativo di forzare i Dardanelli, fino alle battaglie di Lone Pine e The Nek, possiamo seguire gli eventi grazie alla narrazione dettagliata degli eventi e alla descrizione dei posti grazie anche alle coordinate gps. Possiamo addirittura sapere esattamente, quando si giunge ai numerosi cimiteri, dove sono seppellite famose personalità o valorosi soldati decorati con la Victoria Cross per i loro atti eroici. Il libro non dimentica ovviamente, oltre ai britannici, ai neozelandesi e agli australiani, anche i francesi che si sacrificarono in quei posti.
L'ultimo tour è dedicato all'evacuazione resa possibile da alcuni soldati restati indietro (e da meccanismi per far sparare i fucili ad intervalli predefiniti) per far credere ai turchi che le trincee fossero occupate.
Il libro offre una validissima guida per conoscere i luoghi di questa sfortunata e mal pianificata operazione che costò la vita a migliaia di soldati alleati e turchi.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Walking Gallipoli
Autore: Stephen Chambers
Pagine: 258
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Walking-Gallipoli-Paperback/p/11183













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