La Home Guard nacque così, e non si è mai detto molto sul suo conto, fraintesa nella pubblica opinione, o più spesso dileggiata. Oggi, con questo libro, edito da Pen&Sword History, Malcolm Atkin, uno storico specializzato nella Guerra Civile Inglese e recentemente autore di vari saggi sulla Seconda Guerra Mondiale, cerca di raddrizzare le cose riguardanti la storia e la percezione di questo corpo di difesa.
La formazione della Home Guard (nata come LDV Local Defence Volunteers), frutto dell'inventiva britannica in situazioni di crisi, non fu esattamente facile. Una serie di problemi di logistica (che somigliano molto, se mi è consentito, alla formazione dei battaglioni di Kitchener, 25 anni prima) ne minarono la genesi, ma in seguito, come spiega Atkin , grazie a una serie di forniture estere (USA) le cose andarono meglio. Si era infatti nel periodo post Dunkirk, quando un'enorme quantità di materiale era stato perduto nella fallimentare impresa in terra di Francia.
Il libro si divide in 12 capitoli che trattano gli aspetti più variegati e meno conosciuti di questo esercito dell'ultima spiaggia. Ad esempio nel capitolo 9 si esamina il ruolo delle donne che facevano parte di questa organizzazione, mentre ho trovato molto interessanti gli ultimi 3 capitoli che riguardano la Home Guard negli anni '50, con lo spettro dell'invasione sovietica, e sopratutto la percezione della HG da parte dell'opinione pubblica e dell'effetto "Dad's Army".
Uno dei miei film preferiti quando ero bambino (ed anche ora a dire il vero) era "Pomi d'Ottone e Manici di Scopa" , un lungometraggio che univa attori umani e cartoni animati della Disney Interpretato da Angela Lansbury e David Tomlinson, era ambientato nell'Inghilterra del 1940, in un paesino della costa meridionale. La Lansbury si trova a diver ospitare tre ragazzini sfollati da Londra e riesce in maniera alquanto rocambolesca a sventare un'invasione tedesca. In questo film vidi per la prima volta la rappresentazione "popolare" di un plotone della Home Guard, che alla fine interviene a cose fatte, sparando qualche colpo contro i tedeschi in fuga. Forse una rappresentazione ingenerosa, al pari del grande successo della serie tv degli anni '70 "Dad's Army" che narrava di una serie di personaggi facenti parte di questa organizzazione, ognuno con un suo tic e caratteristica. Questo contribuì a formare una visione della HG che si è è protratta fino ad oggi. Ma la Home Guard fu molto più di un esercito di anziani o ragazzini con una fascia al braccio e una divisa presa dai fondi di magazzino. In questo libro conosciamo quegli aspetti che sono stati tralasciati ed è grazie a Malcolm Atkin. Un libro da leggere per sapere di più su un qualcosa su cui forse crediamo di sapere già tutto.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: To the Last Man - The Home Guard in War & Popular Culture
Autore: Malcolm Atkin
Pagine: 257
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