Scritto dallo storico tedesco Peter Schenk, ci fa conoscere quanto fosse avanzata questa operazione di invasione nella pianificazione e realizzazione di mezzi appositamente studiati per attraversare la Manica.
Il libro descrive ottimamente le varie fasi, tracciando l'ideazione dell'operazione, subito dopo la realizzazione che per i tedeschi la Campagna di Francia si era conclusa felicemente. La pianificazione, l'assemblaggio della flotta di invasione che doveva servirsi di vari porti (come avvenne a parti invertite e in dimensioni molto maggiori numericamente nel 1944 per gli alleati) quali Dunkirk, Calais, Boulogne e altri , le zone di invasione lungo la costa sudorientale dell'Inghilterra e addirittura le zone di ancoraggio della flotta di invasione sono elencati attraverso il testo e delle fantastiche mappe che descrivono , partendo dagli archivi tedeschi, ogni minimo particolare dell'operazione.
Un altro punto interessante del libro è la descrizione dei vari mezzi da sbarco, che forse ci appaiono strani o obsoleti pensando ai mezzi del D-Day alleato, ma che tradiscono il fatto che questa era l'avanguardia delle tattiche anfibie all'epoca, un'epoca in cui anche gli alleati non erano affatto così avanzati tecnologicamente come lo saranno nel 1944. Anche in questo caso numerosi sono gli schemi che descrivono barche e mezzi creati per l'occasione o modificati partendo spesso da navi preda di guerra (olandesi o francesi) e frutto dell'inventiva dei genieri tedeschi. Anche le unità che avrebbero preso parte alle varie ondate di invasione erano state già definite sulla carta, era praticamente tutto pronto, anche se non si sa molto probabilmente se questa operazione avrebbe avuto il successo che a parti inverse avrebbe avuto lo sbarco in Normandia quattro anni dopo.
Tutti sappiamo come finì in quel 1940. I tedeschi non riuscirono ad avere la meglio sui "pochi" della RAF e la Luftwaffe, che era parte integrante del piano insieme a Kriegsmarine ed esercito non riuscì a conquistare il dominio nei cieli, prerogativa essenziale per dare il via all'assalto. Allo stesso tempo anche nei piani tedeschi l'operazione fu accantonata ma mai cancellata espressamente quasi che per Hitler la rinunzia volesse dire la resa. La concentrazione di risorse di mezzi e uomini a oriente per l'enorme operazione Barbarossa in realtà determinava la fine di Leone Marino.
Il libro edito da Greenhill Books che ultimamente ha pubblicato diversi interessanti memorie e libri sullo sforzo bellico tedesco è di estremo interesse per chiunque voglia sapere di più su questa operazione che ha aleggiato minacciosa sulle sponde dell'Inghilterra ma di cui credo pochi conoscono tutti i dettagli contenuti nel libro, un libro che farà felici tutti gli appassionati di storia militare della seconda guerra mondiale che così potranno tracciare similitudini e differenze con quella che fu poi l'Operazione Overlord.
Un grazie di cuore a Greenhill Books per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Operation Sealion - The Invasion of England
Pagine: 362
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Operation-Sealion-Hardback/p/16225
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