Friday, August 28, 2020

Commando di John Durnford-Slater

 Il libro di oggi è un classico, estremamente eccitante anche oggi, dopo quasi 7 decenni dalla sua uscita. 

"Commando", ovvero le avventure del 3° Commando, la prima unità a portare questo nome (che originariamente era un termine della guerra Anglo-Boera, e designava le veloci unità dei contadini e combattenti boeri che creavano grandi problemi alle colonne britanniche), è un libro che si legge tutto d'un fiato. Ed è proprio il comandante e creatore del 3° Commando a raccontare le gesta. 

Solitamente se un ufficiale di grado elevato racconta la storia di un'unità, molto probabilmente insisterà sull'aspetto tattico e organizzativo. Ma qui siamo davanti a nuove tipologie di unità che lasciavano da parte quasi completamente le scartoffie e la burocrazia di un'unità delle dimensioni di un battaglione e concentravano i loro sforzi sull'azione..Durnford-Slater poi rivela più volte nel libro come fosse allergico all'organizzazione. Piuttosto egli batteva sulla preparazione dei propri uomini, tutti volontari, e comandava l'unità con pugno di ferro. Ogni errore veniva punito con il temibile e  umiliante "RTU" (Return to Unit, ritorno all'unità di appartenenza prima di essersi resi volontari). 

Il 3° Commando fu la cavia per tutte quelle azioni che contraddistingueranno i Commando, a partire dal fallimento del raid su Guernsey, isoletta della Manica e nei successivi (ed efficaci) raid alle Isole Lofoten , Vaagso e nel validissimo aiuto dato in Italia agli sbarchi in Sicilia e alle azioni in Italia (Battaglia di Termoli, in Abruzzo) .

Nel mezzo purtroppo la triste esperienza di Dieppe dove i Commando furono utilizzati alle estremità della spiaggia dove sbarcarono le forze canadesi. Le operazioni ebbero un discreto successo, ma la difesa tedesca massacrò i canadesi che sbarcarono nel centro. 

Durnford-Slater, originariamente un artigliere, è un carattere affascinante che coincide in parte con l'idea tipica dell'ottimo ufficiale britannico, sebbene egli, a causa dell'impiego delle sue truppe sia molto più flessibile del solito stereotipo. Molte delle avventure narrate sono divertenti, così come la sua passione per le scommesse su cui indugia spesso. Il colonnello Durnford-Slater forgia un'amicizia fedele con molti suoi ufficiali e sottufficiali, dando l'idea di un comandante molto amato. Ma sopratutto colpisce quella con il maggiore Charles Head  suo compagno di molte avventure. 

Dopo l'Italia il nostro protagonista viene richiamato in patria e promosso brigadiere con il compito di coordinare le brigate Commando che avrebbero agito durante l'Operazione Overlord, ovvero lo sbarco in Normandia. Piccola curiosità: la notte prima dell'imbarco per le spiagge normanne Durnford Slater viene invitato a cena dal Conte di Carnarvon presso il Castello di Highclere, reso famoso dalla serie "Downton Abbey". 

Egli non riveste più un ruolo di combattente insieme alle sue truppe e questo forse, vista la sua indole gli pesa molto. Rimane l'affetto per la sua unità originaria, il 3° Commando che seguirà con interesse fino alla fine della guerra in Germania. 

Il libro, ripubblicato da Greenhill Books, è ancora fresco nel 2020 come lo era nel 1953, al tempo della sua prima uscita. Ho adorato lo humour e il racconto serrato delle azioni di guerra, così come la descrizione di vere e proprie leggende dei Commandos, come Lord Lovat o Mad Jack Churchill, che andava in battaglia con arco e freccie e con una spada claymore. Anche David Niven , ufficiale di intelligence nei Commando fa capolino nei suoi racconti.

Non resta altro che riprendere in mano questo classico e leggere di un grandissimo ufficiale che affrontò la guerra come se fosse un'avventura. 


Un grazie di cuor a Greenhill Bokks per avermi fornito il libro per la recensione.


Titolo: Commando 

Autore: John Durnford-Slater - Prefazione di Neil Barber

Pagine: 217

Link:https://www.pen-and-sword.co.uk/Commando-Paperback/p/17726


















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