Tuesday, July 23, 2019

Animals in the Great War di Stephen e Tanya Winn

Il libro di oggi tratta di un argomento che forse al giorno d'oggi può sembrare assurdo, ma che, 100 anni fa, durante lo svolgimento della Grande Guerra, era visto come naturale. In una società in cui gli animali erano molto più presenti che al giorno d'oggi, in vari ruoli, va da sè che anche in guerra venissero impiegati. Il primo pensiero va all'enorme numero di cavalli ad esempio. In questo bel saggio di Stephen e Tanya Wynn, edito da Pen&Sword Books, vengono esaminati tutta una serie di animali ed il loro impatto sullo sforzo bellico. Ovviamente ci si focalizza principalmente sull'impiego da parte degli alleati, e ogni animale ha il suo spazio a partire ad esempio dai piccioni. Usati principalmente come messaggeri godevano di una sorta di status quasi da "intoccabili". La legislazione inglese infatti ne puniva l'abbattimento e regolava molto strettamente l'allevamento. Gli elefanti risultavano invece un ottimo mezzo da trasporto (e non ovviamente come animali da portare in combattimento come si faceva nell'antichità). Sia che venissero addestrati specificamente per questo scopo (l'esercito indiano ovviamente ne faceva uso estensivo) sia che venissero "messi in servizio" gli esemplari presenti in zoo o circhi gli elefanti si dimostrarono di notevole aiuto alla logistica. Stephen e Tanya Wynn, come di solito nei loro libri, non appesantiscono mai il racconto, ma lo rendono piacevole con tutta una serie di aneddoti che riescono a legare bene insieme. Parte importante del libro viene dedicata ai cavalli, che subirono una vera e propria ecatombe (un cavallo morto ogni due soldati, con un saldo finale di 480.000 cavalli morti per ferite e malattie o fatica). Ma le parti più gustose sono quelle dedicate alle mascotte (sia che fossero dei reggimenti sia dei piloti) che comprendevano nelle loro fila capre, orsi, volpi...addirittura un babbuino, e quella dedicata agli animali da compagnia come cani gatti o conigli. Una menzione speciale va fatta per i cani terrier che aiutavano i soldati a liberarli dalla piaga dei ratti. E poi la sezione su cani e quella sui gatti, animali sempre vicini all'uomo. Il libro si conclude con l'esame dei cammelli ovviamente utilizzati principalmente sul fronte medio-orientale, che costituivano un grandissimo aiuto logistico tanto da far costituire l'Imperial Camel Corps. I capitoli finali sono dedicati alla Croce Blu, omologa della Croce Rossa ma dedicata alla cura degli animali, fondata nel 1897, e ai memoriali dedicati agli animali.
Un libro che ci fa scoprire l'enorme contributo dato da esseri innocenti a quel terribile conflitto noto come Grande Guerra.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Animals in the Great War
Autore: Stephen Wynn, Tanya Wynn
Pagine: 117
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Animals-in-the-Great-War-Hardback/p/16231

Altri libri di Stephen Wynn e Tanya Wynn recensiti sul blog:
https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/03/the-channel-islands-in-great-war-di.html
https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/03/disaster-before-d-day-unravelling.html
https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/05/a-history-of-royal-hospital-chelsea.html














Tuesday, July 16, 2019

Supplying the British Army in the First World War di Janet MacDonald

Il libro di oggi riguarda un tema che spesso viene trascurato dagli storici e che ai tempi senza dubbio fu sottovalutato anche dalle gerarchie militari di tutti i paesi che iniziarono quel terribile conflitto noto a tutti come "La Grande Guerra". In questo bel libro di Janet MacDonald, edito da Pen&Sword, l'autrice esamina proprio le problematiche logistiche che il comando britannico si vide ad affrontare all'inizio e durante quella guerra. Abituato a delle piccole guerre coloniali (mi viene in mente il famoso scambio tra due soldati americani quando il Colonnello Blimp, interpretato dal grande Roger Livesey nel film "Duello a Berlino" del 1943, fa riferimento alla Guerra Boera ed essi non sapendo cosa sia la apostrofano come "manovre estive") l'esercito inglese era assolutamente impreparato sia con il suo seppur valoroso ma piccolo esercito ("The Old Contemptibles" - I Vecchi Miserabili - fu definito dal Kaiser) che con tutta quella struttira logistica che serve ad un esercito moderno. Molto fu quindi il lavoro da fare e quello fatto per rimettere in pari il glorioso Esercito Britannico. In questo bel testo Janet MacDonald analizza capitolo per capitolo tutte le varie necessità dell'esercito, con dei lunghi capitoli esaustivi e dedicati alle varie "voci" che occorrevano: Munizioni, Trasporti animali e meccanizzati, Rifornimento di cibo, Uniformi, Medicinali etc. Il libro che ne viene fuori ci porta a valutare l'enorme impatto che ebbe questa riorganizzazione sull'esercito stesso e sulla società di cui l'esercito è espressione. In particolare da notare l'aumentare del ruolo della donna che andava a supplire le vacanze in varie tipologie di lavori fino ad allora prerogativa dell'uomo. Due organizzazioni si fecero principalmente carico di questo mutamento dell'esercito per entrare pienamente in quella che fu definita "Guerra di Materiali" e queste furono lo AOC (Army Ordnance Corps) e l'ASC (Army Service Corps) che videro i loro effettivi aumentare enormemente fino a poter essere definiti dei piccoli eserciti senza il quale l'Esercito Britannico non avrebbe potuto continuare la sua lotta. Tutto questo enorme apparato organizzativo non poteva fare a meno di civili sotto contratto (ed anche di questi si parla nel libro) a sottolineare una volta di più comne la Grande Guerra fu la prima guerra mondiale, ovviamente, ma anche la prima guerra totale, in cui i civili non potevano essere più definiti parte passiva di una guerra. Il libro si focalizza sul fronte occidentale, che ovviamente vide il maggior numero di vittime e lo sforzo maggiore per il governo di Sua Maestà, ma tuttavia la MacDonald dedica alcuni capitoli ad altri fronti quali Gallipoli, Salonicco, l'Egitto, Mesopotamia, Palestina, Africa Orientale,Russia e Italia. Un solo piccolo appunto devo farlo riguardo alla descrizione degli eventi in Italia, che spero verrà corretta nelle prossime edizioni: l'Italia, fortunatamente, non è mai stata comunista. Molto probabilmente un piccolo refuso tra gli eventi di quegli anni (L'Italia aveva un governo conservatore che scese in guerra per la forte pressione di interventisti e irredentisti, anche provenienti dalla sinistra) e la confusione con quelli che caratterizzeranno quelli avvenuti verso la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Un libro che non può mancare sugli scaffali delle librerie degli appassionati della Grande Guerra, che esamina un argomento poco conosciuto o non valutato abbastanza per la sua importanza.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Supplying the British Army in the First World War
Autore: Janet MacDonald
Pagine: 224
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Supplying-the-British-Army-in-the-First-World-War-Hardback/p/15752














Sunday, July 14, 2019

STUG III & IV - German Army, Waffen SS and Luftwaffe Western Front, 1944-45 di Dennis Oliver

La Serie TankCraft (di cui il volume che recensisco oggi è il numero 19 della serie) rappresenta una delle serie più utili allo storico e al modellista tra quelle presenti nel catalogo Pen&Sword. Oggi si parla di un veicolo iconico delle forze tedesche della Seconda Guerra Mondiale: Lo Sturmgeschutz, nella sua versione su scafo del Panzer II e in quella su scafo Panzer IV. Questo cannone semovente, era formato in batterie e la sua organizzazione era quella dell'artiglieria. In questo volume Dennis Oliver tratta delle unità dotate di Sturmgeschutz che appartenevano allo Heer, alle Waffen SS e alle unità della Luftwaffe nell'ultima parte della guerra. Come al solito dopo una breve introduzione tecnica sulla creazione del mezzo e sui vari produttori il volume si sofferma sulle varie unità (molte) che utilizzarono questo veicolo. E' interessante notare come con il progredire della guerra lo Sturmgeschutz, dapprima utilizzato in unità apposite di cacciacarri, venisse poi a sostituire anche i carri armati nei reggimenti panzer. Nella lista sono presenti anche unità di paracadutisti che fecero uso del mezzo. La parte centrale del libro è invece occupata dai profili a colori del corazzato, sia nelle versioni III che in quelle IV, la qualità è sempre molto elevata. Sono presenti tre modelli montati, uno STUG IV di tarda produzione della Dragon, uno STUG III Ausf. G di tarda produzione della E.T. Model ed infine uno STUG III della ditta Alkett (una delle produttrici del mezzo insiema alla MIAG), kit anche questo prodotto dalla Dragon Models. Uno dei punti di forza di questa serie è la valutazione dei kit di montaggio e di dettagli dei vari produttori. Qui la lista è molto lunga essendo in presenza di uno dei corazzati maggiormente riprodotti dai vari modellisti. Sono presenti varie scale ovviamente. E' presente una interessante foto che ritrae uno dei mezzi modificati dalla Panzer Brigade 150 che attaccò nelle Ardenne nel 1944 con una serie di mezzi catturati e con divise e personale che parlava inglese. Non si sa bene a quale mezzo alleato potessero assomigliare gli STUG modificati (ad alcuni fu segato il cannone) ma non ebbero comunque molto successo. Interessanti, per concludere sono gli schemi di organizzazione delle varie unità che schieravano lo Sturmgeschutz così come, nelle ultime pagine, i dettagli tecnici e le modifiche campali e di produzione applicate al veicolo. Queste sono elencate mese per mese e con molta cura. Che dire di più? Un altro volume che non può mancare sugli scaffali del modellista e dello storico, a illustrare un mezzo, magari non bellissimo da vedere, ma che si rese utilissimo per lo sforzo bellico tedesco.
Un grazie di cuore a Pen&Sword Books per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: STUG III & IV - German Army, Waffen SS and Luftwaffe Western Front, 1944-45
Autore: Dennis Oliver
Pagine: 64
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Stug-III-and-Stug-IV-Paperback/p/16341

Altri libri scritti da Dennis Oliver e recensiti sul blog:
https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/05/panther-tanks-german-army-and-waffen-ss.html
https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/04/tiger-i-tiger-ii-tanks-german-army-and.html
https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/04/tank-destroyer-achilles-and-m10-british.html


















Friday, July 12, 2019

Knights of the Battle of Britain - Luftwaffe aircrew awarded the Knight's Cross in 1940 di Chris Goss

Chris Goss è uno dei grandi esperti di storia dell'aviazione militare e in questo libro, interessantissimo, compila una lista di recipienti della Croce di Cavaliere della Croce di Ferro Tedesca, la massima decorazione istituita (e poi resa ancora più preziosa da eventuali gradi superiori come le "Foglie di Quercia", le "Foglie di Quercia e Spade" e le "Foglie di Quercia, Spade e Diamanti") allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. La prima cosa che balza all'occhio è la quantità di nomi per un periodo temporale molto limitato, la Battaglia d'Inghilterra, che si svolse attraverso pochi mesi del 1940, comprendendo in questo caso anche i combattimenti nelle prime fasi della Campagna di Francia. A dimostrare quanto furono feroci tali combattimenti nei cieli di Francia e Inghilterra. Lo stesso autore si sorprende nella sua introduzione di quanti nomi sono saltati fuori dalla sua ricerca. Un altro punto da sottolineare è che nel libro non sono presenti solo piloti da caccia, come uno sarebbe portato a pensare, ma anche piloti e membri di equipaggio di aerei da bombardamento (la maggioranza), da attacco al suolo, da ricognizione, notturni e anche di unità da trasporto. Il libro si rivela di facile consultazione con una suddivisione per mesi, da Aprile fino a Dicembre del 1940, e con i piloti elencati per ordine cronologico riguardante la data di conferimento. Devo dire che di molti conoscevo la storia come il comandante del JG2 Maggiore Wolfgang Schellmann, caduto nei primi giorni dell'Operazione Barbarossa, fucilato molto probabilmente dopo essersi lanciato col paracadute. Oppure la storia arcinota di Franz Von Werra, che riuscì a scappare da un campo di prigionia in Canada e riparare in USA dove fu poi aiutato dal console tedesco e fatto rimpatriare attraverso il Messico. La sua storia è raccontata in un bel film con Hardy Kruger ("Sfida agli inglesi"). Anche "Pips" Priller è noto più per essere stato rappresentato cinematograficamente ne "Il Giorno Più Lungo" (è uno dei due piloti tedeschi che compie l'unica sortita sulle spiagge della Normandia). Va detto che tre nomi sono ripetuti, perchè ottennero le "Foglie di Quercia" ("Eichenlaub") e sono Werner "Vati" Molders, Adolf "Dolfo" Galland ed Helmut Wick, non credo ci sia bisogno di presentazioni per questi tre assi della Luftwaffe. Il libro è una piccola gemma per chiunque voglia avere a portata di mano le biografie di 121 aviatori tedeschi che si distinsero durante quel periodo di importanza cruciale per le sorti della guerra, sebbene alla fine furono i britannici ad ottenere la vittoria nei cieli. Un libro che consiglio caldamente.

Un grazie di cuore a Frontline Books per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Knights of the Battle of Britain - Luftwaffe aircrew awarded the Knight's Cross in 1940
Autore: Chris Goss
Pagine: 212
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Knights-of-the-Battle-of-Britain-Hardback/p/14971

Altri libri di Chris Goss recensiti sul blog:
https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/03/luftwaffe-training-aircraft-training-of.html
https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/06/focke-wulf-fw-190-early-years.html