Monday, February 17, 2020

STALAG LUFT III The German POW Camp that inspired The Great Escape . Rare Photographs From Wartime Archives di Charles Messenger

Il campo Stalag Luft III situato a Sagan, in Slesia (oggi Zagan, Polonia) fu teatro di una delle più grandi fughe della storia, immortalata da un libro prima e da un film poi che fecero conoscere questa incredibile storia a tutto il mondo.
Il campo, progettato per ospitare prigionieri di guerra delle forze aeree alleate, e gestito da personale della Luftwaffe, arrivò ad ospitare migliaia di prigionieri, espandendosi sempre più durante gli anni di guerra. Dapprima solo britannici e alleati europei fuggiti in Inghilterra e arruolati nella RAF furono ospitati nel campo. Però con l'entrata in guerra degli USA moltissimi furono i prigionieri americandi tanto che fu costruita una nuova ala per accoglierli.
Il campo è passato alla storia per due tentativi di fuga, il primo grazie ad uno stratagemma chiamato "Il Cavallo di Legno" , che proprio come il più noto Cavallo di Troia portò via al suo interno tre fuggiaschi. Il secondo tentativo invece è la famosa "Grande Fuga", immortalata da John Sturges nel 1963, con attori del calibro di Steve McQueen e Richard Attenborough. Questo piano che avrebbe dovuto far evadere 200 prigionieri ne vide fuggire solo 76, ma è conosciuto sopratutto per il fatto che a causa di un ordine di Hitler, 50 dei 73 prigionieri che furono ricatturati furono in seguito fucilati.
Greenhill attraverso la serie "Images of War" ci porta all'interno del campo, grazie ad una serie di foto incredibili fatte all'epoca dai prigionieri. Possiamo vedere infatti come era strutturato il campo, chi erano le maggiori personalità tra i prigionieri alleati e come era organizzata tutta l'attività ricreativa. Il libro scritto da Charles Messenger è molto più che foto, perchè narra la storia del campo, delle fughe che si sono susseguite e dei mesi finali , con lo spostamento dei prigionieri.
E' affascinante vedere come il film del 1963 sia abbastanza fedele nel descrivere l'ambiente e sopratutto i tentativi di fuga, i comportamenti dei prigionieri e delle guardie, soprannominate "furetti" che facevano a gara con gli stessi prigionieri per scoprire le mosse e sventare i tentativi di fuga.
Tramite il libro si possono vedere quali erano le razioni di cibo che i prigionieri ricevevano, aiutati a scadenza bimestrale dai pacchi della Croce Rossa che li monitorava e ne curava le comunicazioni con il mondo esterno. E' affascinante scoprire che la Luftwaffe e il suo comandante del campo Von Lindeiner non fossero molto cattivi ed anzi si prestassero a rendere la vita dei prigionieri la migliore possibile. Sopratutto è interessante conoscere tutti i trucchi e vedere in foto tutti gli espedienti per facilitare la fuga dei 200 che sarebbero dovuti evadere in massa il 24 marzo del 1944. Come venivano nascosti pezzi di ricetrasmittente, come veniva smaltita la sabbia dei tre tunnel (Tom, Dick e Harry), come venivano riutilizzati i pacchi della Croce Rossa e le lattine di latte (per creare una condotta d'aria). Come i prigionieri si fossero organizzati meticolosamente anche creando un dipartimento di intelligence denominato MI9 che doveva mandare alle forze alleate notizie sul campo e sullo sforzo bellico tedesco. Ci sono anche le tristi foto segnaletiche dei prigionieri che non ce l'hanno fatta, fotografati negli abiti civili fabbricati nel campo, prima di essere fucilati dalla Gestapo.
La storia della "Grande Fuga" è una storia che continua ad affascinare anche dopo 76 anni, e Greenhill con una serie di libri ha reso omaggio a questa clamorosa quanto sfortunata impresa. Dopo il libro che narra le memorie di Bram "Bob" Vanderstok, questo è il secondo libro sul tema che recensisco sulla pagina,  cui seguiranno altri due tra cui le memorie di Jens Muller (un altro dei tre che ce la fecero) e la storia completa dei fuggiaschi nel bel libro di Jonathan Vance, una serie di libri che ci fa rivivere le atmosfere del campo e la genialità dei prigionieri che tentavano ogni cosa pur di far ritorno in patria.
Questo libro, della serie "Images Of War" è una piccola gemma che ci mostra i luoghi di una delle vicende più avvincenti capitate durante la Seconda Guerra Mondiale.

Un grazie di cuore a Greenhill Books per avermi fornito il libro per la recensione. 

Titolo: STALAG LUFT III The German POW Camp that inspired The Great Escape . Rare Photographs From Wartime Archives
Autore: Charles Messenger
Pagine: 144
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Stalag-Luft-III-Paperback/p/15747



















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