Il Messerschmitt Bf109 è una delle armi iconiche della Germania nella Seconda Guerra Mondiale, su questo non c'è dubbio, e i suoi confronti con gli Spitfire e gli Hurricane nei cieli di Inghilterra nel 1940 credo siano conosciuti anche a chi è poco esèerto di cose militari. Il disegno di questo aereo, datato agli anni' 30 e che vide il suo battesimo del fuoco nella Guerra di Spagna con la famosa (o famigerata) Legione Condor, dopo la Battaglia d'Inghilterra iniziava un lento declino, poichè le prime versioni iniziavano a mostrare i loro anni.
Il libro che vi presento oggi è edito da Frontline, e scritto da un'autorità sulla storia dell'aviazione e
della Luftwaffe, Chris Goss per la serie "Air Archive".
Il libro, di 178 pagine, presenta 252 foto, molto nitide e chiare.
Il libro è diviso per anni (1941, 1942, 1943, 1944/45) e per fronti con ampie sezioni riguardanti il fronte africano, con gli aerei della Luftwaffe basati sia in Italia che in Nord Africa, e quello russo, dove vi sono interessanti foto del più grande asso della Luftwaffe, Eric Hartmann (352 abbattimenti!)- Nel libro vi sono anche alcune immagini di Franz Von Werra , autore di una rocambolesca fuga da un campo di prigionia alleato, diventato un famoso film "The one that got away" (Sfida agli inglesi) e di Heinz Knoke, famoso per le sue memorie "I flew for the Fuhrer" e specializzato negli abbattimenti di bombardieri.
Le versioni maggiormente ritratte sono i Messerschmitt Bf109 F, un notevole passo in avanti rispetto ai precedenti modelli, con linee aerodinamiche maggiormente curate e diversi miglioramenti. Fu "Vati" Molders, altro mitico asso, a provare per primo questo nuovo aereo. Tuttavia verso la fine del conflitto fu la versione G, ancora più potente a farla da padrone. Il Gustav era ancora un caccia competitivo anche se molti piloti e unità completavano la loro transizione passando all'ottimo Focke Wulf 190.
Il libro, scritto da un esperto e appassionato, indugia molto sulle piccole caratteristiche dell'aereo, come il riconoscere piccole modifiche e numeri di serie o "Werknummer", che era la "targa" dell'aereo, ma anche i vari simboli identificanti il Geschwader (Squadrone) ,Staffel (Squadriglia) o il Gruppe (Gruppo) .
Alcuni piloti poi personalizzavano il proprio aereo (che spesso era condiviso) con nomi di fidanzate o motivi vari, oltre ai consueti abbattimenti, di solito enumerati sulla coda. Questa attenzione ai dettagli farà la gioia di storici e modellisti.
Sono presenti foto inusuali, come quella di un Bf109 G-12, ovvero un biposto, a pagina 78, oppure la sezione riguardante la versione cacciabombardiere, quella degli esemplari catturati (molti Me109 finirono "in the bag" dopo la cacciata delle forze dell'Asse in Nord Africa) e infine quella dedicata al velivolo che fu fornito alle aviazioni di paesi alleati come Finlandia, Ungheria, Romania e alla squadriglia Azul della Legione Spagnola che fu schierata in Russia.
Che dire di più? Il libro, come tutti quelli della serie "Air War Archive" è ottimo, e Chris Goss, è una garanzia di qualità. Il Bf109 volò sino alla fine nella difesa del Reich e sui vari fronti della guerra, e questo libro ne narra con ottime fotografie la storia di quegli ultimi tragici anni.
Un grazie di cuore a Frontline per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Messerschmitt Bf109 : The Latter Years - War in the East to the Fall of Germany
Autore: Chris Goss
Pagine: 178
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/MESSERSCHMITT-Bf-109-Paperback/p/15944
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