Nel maggio del 1940 la "drole de guerre" o "phoney war" terminò nel modo più spettacolare possibile, con i tedeschi che attirarono le forze britanniche del BEF e francesi in una trappola per poi tagliarle fuori da ogni ritirata se non da quella che le avrebbe portate verso il mare. Il punto di concentrazione delle truppe britanniche (e di varie divisioni francesi) fu una piccola cittadina di nome Dunkirk (o Dunquerque). Fu così che iniziò l'Operazione Dynamo, dal nome della sala (che ospitava una dinamo) in cui si riunirono le autorità militari britanniche che la pianificarono.
Questa operazione che fu decisiva per il prosieguo della guerra perchè salvò quasi 350.000 soldati britannici e francesi non iniziò con molte speranze. Si pensava che sarebbe stato un successo se si fosse potuto salvare un numero molto minore. Il libro che vi presento oggi, edito da Frontline Books, e scritto da John Grehan e Alexander Nicoll , narra, facendo uso di tutta una serie di fotografie, della storia di quell'evacuazione, durata sorprendentemente 9 giorni.
Il libro, che fa uso di numerose foto inedite e rare, contestualizza ogni set di immagini suddividendolo per giorno, dal 26 maggio, primo giorno dell'evacuazione al 3 giugno, data della partenza delle ultime navi, o forse sarebbe meglio dire barche dalle spiagge ormai desolate di Dunkirk. In mezzo atti di eroismo e tragedia con il perimetro creato per proteggere lo sbarco sempre più sottile e con l'evacuazione che procedeva portando via sempre più truppe anche dallo stesso perimetro. Le forze tedesche si erano inspiegabilmente fermate, molto probabilmente per rifiatare e far rifornire e riposare i carri armati, sempre operativi dall'inizio della campagna, e avevano lasciato il compito di eliminare le forze britanniche sulle spiagge alla Luftwaffe. In questo contesto disperato però i britannici non persero la calma, ricorrendo dapprima a navi militari di ogni tipo, ed in seguito, con una mossa geniale e forse disperata anche alle "piccole navi" ovvero le barche private, i rimorchiatori, le chiatte del Tamigi, navi di piacere e tutta una serie di imbarcazioni che si sacrificarono per fare quei viaggi e riportare in patria quanti più soldati fosse possibile.
Il libro, con delle bellissime foto, rende omaggio a tutti questi sacrifici, mostrando le numerose barche distrutte , affondate o addirittura immolate sulla spiaggia per fungere da moli per le navi che continuavano a fare la spola e che non potevano spingersi a riva. Allo stesso modo oltre che utilizzare i moli del porto a Dunkirk , gli stessi genieri britannici crearono dei moli provvisori per far affluire sempre più soldati verso le navi e la salvezza. Famoso è il molo improvvisato con dei camion.
Il merito del libro è anche quello di far conoscere gli autori di serie di foto estremamente interessanti, come quell scattate dal Sottotenente Crosby e che descrivono lo spiaggiamento dell'HMS Oriole proprio come molo provvisorio. Anche quelle dei fotografi ufficiali del War Office Puttnam e Malindie spiccano per il fatto di aver mostrato al mondo il sacrificio di molti nel salvataggio di un esercito. Ma sopratutto questo libro è un piccolo tributo allo spirito di coloro, spesso civili, che si avventurarono lungo le rotte predeterminate dalle autorità militari rischiando di perdere tutto, barca e sopratutto vita, senza pensarci due volte.
Dunkirk e l'epopea di una sconfitta che divenne vittoria è stato trattato non molto spesso al cinema, anche se quelle volte checiò è accaduto ha dato luogo ad ottimi film. Tra questi una bellissima scena in "Atonement" , dove Dunkirk funge da sfondo a una vicenda molto diversa da un film bellico, ma l'episodio dell'evacuazione è stato magistralmente ritratto in un film del 1958 con il grande John Mills ( e vi sono alcune foto della ricreazione delle spiagge francesi tratte dal film anche nel libro) e sopratutto nel recente "Dunkirk" di Nolan. Tuttavia nessuna ricreazione cinematografica può battere le foto del vero evento, con la tragedia delle navi distrutte e spiaggiate, il materiale abbandonato e i feriti e gli evacuati. Tuttavia le foto che più colpiscono sono quelle dei soldati inglesi che pur sconfitti hanno uno sguardo fiero e spesso sorridente. Dunkirk forse non fu una vittoria, ma certamente fu la nascita di uno spirito nuovo che aiutò poi le forze britanniche a riscattarsi durante la guerra.
Un grazie di cuore a Frontline Books per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Dunkirk Evacuation Operation Dynamo - Nine days that saved an Army
Autori: John Grehan & Alexander Nicoll
Pagine: 166
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Dunkirk-Evacuation-Operation-Dynamo-Paperback/p/17730
Thursday, April 30, 2020
Tuesday, April 28, 2020
Code Breakers - Images of the National Archives di Stephen Twigge
La Gran Bretagna ha una lunga tradizione nella decifrazione dei codici e delle comunicazioni dei propri nemici. Questa parte essenziale della strategia con cui affrontare conflitti (e non solo) è stata raffinata negli anni a partire dall'epoca di Elisabetta I (e del suo segretario Francis Walsingham) fino ad arrivare a George Scovell, un ufficiale che aiutò Wellington nell'intercettazione dei comunicati tra generali francesi nella Guerra Peninsulare.
Il libro che vi presento oggi racconta con immagini questa storia di decrittazioni e scoperte straordinarie che hanno cambiato il corso delle ultime due guerre, con un enfasi particolare ovviamente sulla macchina tedesca Enigma e il sistema Ultra che ne violò i segreti.
Il libro, scritto dallo storico Stephen Twigge, fa uso delle immagini dei National Archives britannici, con la maggior parte delle foto che ritraggono documenti di estrema importanza riservati, durante la guerra, solo a pochi e fidati occhi.
Recentemente , parlando di un altro libro (qui: https://oldbarbedwire.blogspot.com/2020/04/the-secret-capture-u-110-and-enigma.html ) ho presentato la storia della cattura dell'U-110 con la sua macchina Enigma e i suoi documenti che fecero fare passi enormi in avanti al team di "code Breakers" di Bletchley Park. Questa struttura che aveva avuto origine nella Government Code & Cypher School , era stata stabilita nella località di Bletchley Park e aveva reclutato i migliori matematici, decrittatori, giocatori di scatti e addirittura appassionati di enigmistica del Regno. Tra loro una parte importante la ebbe il famoso matematico Alan Turing , cui è dedicato un capitolo. Il suo sistema e la creazione di un calcolatore denominato Colossus aveva permesso , grazie anche ai raid, alle scoperte fortuite (sempre sapendo dove cercare) , grandi passi avanti nel prevedere anticipatamente le mosse delle forze dell'Asse. Ma tutto non aveva un esito scontato, ma era più simile ad una partita a scacchi, tra i decrittatori britannici e le forze tedesche che ricorrevano a nuovi metodi. Infatti la macchina Enigma era differente a seconda del servizio in cui veniva usata: molto più semplice quella dell'Heer, estremamente più complicata quella della Kriegsmarine, con quest'ultima che aveva addirittura otto rotori. Infatti dopo le scoperte del 1941, con i contributi enormi del ritrovamento dell'U-110 , vi fu un calo esponenziale degli affondamenti di mercantili nell'Atlantico. Ma il 1942, con le modifiche fatte ad Enigma dai tedeschi, resero la macchina quasi indecifrabile se non fosse stato per la cattura di un'altra (nuova) macchina.
Il libro, più che mostrare foto di luoghi (Bletchley Park aveva l'apparenza di un campo con baracche e ogni sezione dei decrittatori lavorava in una baracca numerata) ci porta a conoscenza di documenti che descrivono bene l'attività di chi lavorava lì. Cos' è interessante notare la corrispondenza di Turing, Hugh Alexander e altri con Churchill per ottenere più risorse da Churchill con Churchill che da leader intelligente e illuminato capì l'importanza enorme di quella sezione e anzi volle conoscere ogni sviluppo importante delle decrittazioni (denominate "easter eggs"). E' un evento che si vede anche nel recente film con Benedict Cumberbatch e Keira Knightley "The Imitation Game" ed incentrato sulla vita di Alan Turing.
Sono analizzati anche i rapporti tra intelligence americana e britannica nella condivisione dei segreti scoperti da Ultra (ovvero il nome dell'apparato di decodifica) e gli sviluppi post guerra con il mantenimento di un servizio ora chiamato London Communications Security Agency e sganciato dal MI6.
Il libro risulta estremamente interessante con il suo corredo di foto di documenti (tutti leggibili) e il riassunto degli sviluppi di un sistema che diede alle forze alleate la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Code Breakers - Images of the National Archives
Autore: Stephen Twigge
Pagine: 132
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Images-of-The-National-Archives-Codebreakers-Paperback/p/17722
Sunday, April 26, 2020
The Secret Capture - U-110 and the Enigma story di Stephen Roskill
La storia di Enigma, la macchina che cifrava ogni comunicazione tedesca è abbastanza conosciuta anche a chi non è appassionato degli eventi riguardanti la Seconda Guerra Mondiale. Il significato della cattura di una esemplare e dei documenti necessari per comprendere come operava questa macchina (sebbene già crackata dai polacchi negli anni '30 era stata migliorata e resa più indecifrabile con dei successivi modelli) fu uno degli eventi più importanti che accaddero in ambito navale nella guerra. Tutto questo fu casuale, dato che come narra il libro che vi presento oggi, in realtà, l'equipaggio del cacciatorpediniere britannico HMS Bulldog era solo in una delle tante missioni di scorta di convogli, in questo caso scortando il convglio O.B. 318 verso la sua destinazione nei porti del nort ovest atlantico.
Il libro, scritto nel 1958 dallo storico ufficiale della Royal Navy , Stephen Roskill con il compito di controbattere a un libro scritto poco tempo prima dagli americani e riguardante la cattura del sommergibile U-505 nel 1944. Con esso gli americani avevano preso anch'essi una macchina Enigma, ma i britannici, avevano quel dispositivo e i relativi documenti per aiutare i matematici e decifratori di Bletchley Park , già da maggio del 1941.
Il libro riedito da Seaforth si legge con passione come quando uscì. La storia di Enigma e della sua cattura, fu un segreto ben tenuto per tutta la guerra e anche oltre. Pochi seppero delle dimensioni di questo evento e dell'importanza che ebbe per il prosieguo della guerra.
Ma il libro è anche un affascinante spaccato di come fosse la routine della scorta di navi, con lunghi viaggi dei "Gruppi di Scorta" nel difendere i convogli che partivano dalla Gran Bretagna (come il nostro O.B. 318) e, sulla strada del ritorno associarsi per scortare un convoglio che tornava verso l'isola britannica.
E' un libro che ci fa girare ogni pagina in attesa degli eventi, dello scontro con gli U-Boat e le loro tattiche da "branco di lupi". E poi l'incertezza dei mercantili nel trovarsi in una formazione che poteva essere attaccata da un momento all'altro, con i cacciatorpediniere, le corvette e i pescherecci armati a uscire in cerca dei sommergibili dopo che avevano colpito, in una caccia estenuante che poteva durare anche giorni.
Lo scrittore riesce anche a rendere bene l'attesa dei sommergibilisti una volta sparato il siluro verso il bersaglio, l'incertezza nel non sapere cosa si è colpito e l'impossibilità di salire in superficie per accertarsene.
Ma l'empatia maggiore è quella trasmessa verso i coraggiosi uomini della scorta e i marinai e ufficiali della marina mercantile, cui capitava (come in un caso, nel convoglio di cui tratta il libro) di essere silurati anche due volte nello stesso viaggio.
La parte finale è dedicata a quella che è la vera e propria cattura del materiale d'intelligence e della macchina Enigma, con la suspense dei marinai britannici che salgono a bordo dell'U-110 abbandonato dall'equipaggio del capitano tedesco Lemp, e che, nonostante vuoto, poichè i prigionieri erano stati tratti in salvo senza sapere della sorte del loro battello, tradisce la tensione di esplorare un mondo pieno di insidie e sconosciuto. Il coraggio del capitano del 3° Gruppo di Scorta a bordo dell'HMS Bulldog, A.J. Baker-Cresswell e del sottotenente D.E. Balme , incaricato dell'abbordaggio e dell'ispezione dell'U-110 sono descritti in modo appassionante e ci danno la dimensione della professionalità degli uomini della Royal Navy.
Il libro, dopo più di 60 anni risulta estremamente appassionante e una serie di mappe, diagrammi (utilissimo quello alla fine del libro su composizione e posizioni delle navi del convoglio) e e note facilitano il seguire dell'azione e del percorso di cacciatori e prede. Non vengono utilizzati termini troppo tecnici, il libro è pensato per il lettore medio e in 156 pagine descrive estremamente bene una delle azioni più importanti sui mari della Seconda Guerra Mondiale.
Un grazie di cuore a Seaforth Publishing per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: The Secret Capture - U-110 and the Enigma story
Autore: Stephen Roskill
Pagine: 156
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/The-Secret-Capture-Paperback/p/17669
Il libro, scritto nel 1958 dallo storico ufficiale della Royal Navy , Stephen Roskill con il compito di controbattere a un libro scritto poco tempo prima dagli americani e riguardante la cattura del sommergibile U-505 nel 1944. Con esso gli americani avevano preso anch'essi una macchina Enigma, ma i britannici, avevano quel dispositivo e i relativi documenti per aiutare i matematici e decifratori di Bletchley Park , già da maggio del 1941.
Il libro riedito da Seaforth si legge con passione come quando uscì. La storia di Enigma e della sua cattura, fu un segreto ben tenuto per tutta la guerra e anche oltre. Pochi seppero delle dimensioni di questo evento e dell'importanza che ebbe per il prosieguo della guerra.
Ma il libro è anche un affascinante spaccato di come fosse la routine della scorta di navi, con lunghi viaggi dei "Gruppi di Scorta" nel difendere i convogli che partivano dalla Gran Bretagna (come il nostro O.B. 318) e, sulla strada del ritorno associarsi per scortare un convoglio che tornava verso l'isola britannica.
E' un libro che ci fa girare ogni pagina in attesa degli eventi, dello scontro con gli U-Boat e le loro tattiche da "branco di lupi". E poi l'incertezza dei mercantili nel trovarsi in una formazione che poteva essere attaccata da un momento all'altro, con i cacciatorpediniere, le corvette e i pescherecci armati a uscire in cerca dei sommergibili dopo che avevano colpito, in una caccia estenuante che poteva durare anche giorni.
Lo scrittore riesce anche a rendere bene l'attesa dei sommergibilisti una volta sparato il siluro verso il bersaglio, l'incertezza nel non sapere cosa si è colpito e l'impossibilità di salire in superficie per accertarsene.
Ma l'empatia maggiore è quella trasmessa verso i coraggiosi uomini della scorta e i marinai e ufficiali della marina mercantile, cui capitava (come in un caso, nel convoglio di cui tratta il libro) di essere silurati anche due volte nello stesso viaggio.
La parte finale è dedicata a quella che è la vera e propria cattura del materiale d'intelligence e della macchina Enigma, con la suspense dei marinai britannici che salgono a bordo dell'U-110 abbandonato dall'equipaggio del capitano tedesco Lemp, e che, nonostante vuoto, poichè i prigionieri erano stati tratti in salvo senza sapere della sorte del loro battello, tradisce la tensione di esplorare un mondo pieno di insidie e sconosciuto. Il coraggio del capitano del 3° Gruppo di Scorta a bordo dell'HMS Bulldog, A.J. Baker-Cresswell e del sottotenente D.E. Balme , incaricato dell'abbordaggio e dell'ispezione dell'U-110 sono descritti in modo appassionante e ci danno la dimensione della professionalità degli uomini della Royal Navy.
Il libro, dopo più di 60 anni risulta estremamente appassionante e una serie di mappe, diagrammi (utilissimo quello alla fine del libro su composizione e posizioni delle navi del convoglio) e e note facilitano il seguire dell'azione e del percorso di cacciatori e prede. Non vengono utilizzati termini troppo tecnici, il libro è pensato per il lettore medio e in 156 pagine descrive estremamente bene una delle azioni più importanti sui mari della Seconda Guerra Mondiale.
Un grazie di cuore a Seaforth Publishing per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: The Secret Capture - U-110 and the Enigma story
Autore: Stephen Roskill
Pagine: 156
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/The-Secret-Capture-Paperback/p/17669
Friday, April 24, 2020
Napoleon's Downfall - Madame Rècamier and her battle with the Emperor di Geri Walton
Napoleone fu un grande uomo politico, interessato, oltre che all'arte della guerra e della politica, a tutti i campi dello scibile umano. Tuttavia uno degli aspetti più interessanti di questo straordinario uomo fu il suo rapporto con l'altro sesso. Infatti tutti conoscono la passione che nutriva per la sua Josephine prima e per Maria Luisa poi, oltre alle sue numerose amanti, su tutte Maria Walewska. Ma non tutti conoscono l'altro lato della medaglia, ovvero coloro che in un modo o in un altro resistettero al suo fascino o gli si contrapposero per motivi politici, personali o entrambi.
Il libro che vi presento oggi ci fa entrare nella soffice ma anche pericolosa atmosfera di un "salon" del Primo Impero, quando dopo il terrore della Rivoluzione, con le sue teste tagliate, delazioni e clima di paranoia, la gente, popolo, borghesia e anche nobiltà ritornava a vivere e a gioire del fatto di essere vivi.
Geri Walton , storica e autrice di numerosi libri che riguardano il periodo rivoluzionario e napoleonico, con il suo libro "Napoleon's Downfall - Madame Rècamier and her battle with the Emperor" ci fa conoscere appunto la vita di una giovane donna che si affacciò sulla società francese segnandola in un certo modo come la sua amica Madame Germaine De Stael: Juliette Bernard in Recamier.
Bellissima donna, epitome del fascino femminile francese, madame Recamier, dal nome del marito Jacques Rose-Recamier, nasceva nel 1777 da una famiglia della borghesia, però molto legata ai regnanti poichè il padre di lei ,era consigliere e notaio del Re.
Sposata a un uomo molto più grande di lei a 15 anni, divenne famosa sin da giovanissima per i suoi salotti e per l'amicizia con la famosa Madame Germaine de Stael, figlia del ministro delle finanze di Luigi XVI Necker.
Il merito del libro, è di contestualizzare la vita della Rècamier con quella della star dell'epoca successiva alla Rivoluzione, ovvero Napoleone. Se come detto Napoleone era sensibile al fascino femminile, aveva anche un lato molto volubile che lo portò in rotta di collisione con Madame De Stael prima e con la Rècamier. Geri Walton è bravissima a rendere bene l'atmosfera dei salotti parigini che ospitavano le personalità del tempo e che fungevano da "influencer" dell'epoca. Quello della De Stael, che le costò l'esilio, per le sue opere e critiche verso Bonaparte e quello di Madame Rècamier, molto amica della De Stael. Ci appassioniamo alla vita di questa fantastica donna che fece innamorare gli uomini più in vista dell'epoca tra cui anche il fratello di Napoleone, Luciano.
Ma sono i suoi molti amori, quasi tutti platonici a definire la grazia e il comportamento di una donna grandemente ammirata. Quelli con Augusto di Prussia, al quale rinuncia per tenerezza e affetto verso suo marito, o con Ballanche , Benjamin Constant o quello (si dice) consumato finalmente a 40 anni con Chateaubriand.
Una donna molto umana che nonostante i tempi si fece conoscere non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua classe, intelligenza e umanità (più volte si premurò di intercedere per dei condannati a morte) e sopratutto per aver fornito un modello di bellezza a vari artisti, tra cui Gerard , David e lo scultore Canova.
Fu amata da molti e conquistata da pochi Madame Recamier, e resta come un esempio di un'epoca che fece della bellezza e della sua grazia una bandiera da ostentare, nonostante in altri ambiti Napoleone (e non solo) combattesse guerre terribili portando distruzione e rovina.
Queste due personalità così diverse morirono in anni molto lontani tra loro, con Juliette Rècamier che perirà solo nel 1849, di colera, a quanto dicono conservando tutta la sua grazia e bellezza anche ultrasettantenne e piagata dal terribile morbo.
Un libro che ci introduce in un'atmosfera di bellezza neoclassica, con una figura estremamente appassionante da riscoprire.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Napoleon's Downfall - Madame Rècamier and her battle with the Emperor
Autore: Geri Walton
Pagine: 192
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Napoleons-Downfall-Hardback/p/17133
Il libro che vi presento oggi ci fa entrare nella soffice ma anche pericolosa atmosfera di un "salon" del Primo Impero, quando dopo il terrore della Rivoluzione, con le sue teste tagliate, delazioni e clima di paranoia, la gente, popolo, borghesia e anche nobiltà ritornava a vivere e a gioire del fatto di essere vivi.
Geri Walton , storica e autrice di numerosi libri che riguardano il periodo rivoluzionario e napoleonico, con il suo libro "Napoleon's Downfall - Madame Rècamier and her battle with the Emperor" ci fa conoscere appunto la vita di una giovane donna che si affacciò sulla società francese segnandola in un certo modo come la sua amica Madame Germaine De Stael: Juliette Bernard in Recamier.
Bellissima donna, epitome del fascino femminile francese, madame Recamier, dal nome del marito Jacques Rose-Recamier, nasceva nel 1777 da una famiglia della borghesia, però molto legata ai regnanti poichè il padre di lei ,era consigliere e notaio del Re.
Sposata a un uomo molto più grande di lei a 15 anni, divenne famosa sin da giovanissima per i suoi salotti e per l'amicizia con la famosa Madame Germaine de Stael, figlia del ministro delle finanze di Luigi XVI Necker.
Il merito del libro, è di contestualizzare la vita della Rècamier con quella della star dell'epoca successiva alla Rivoluzione, ovvero Napoleone. Se come detto Napoleone era sensibile al fascino femminile, aveva anche un lato molto volubile che lo portò in rotta di collisione con Madame De Stael prima e con la Rècamier. Geri Walton è bravissima a rendere bene l'atmosfera dei salotti parigini che ospitavano le personalità del tempo e che fungevano da "influencer" dell'epoca. Quello della De Stael, che le costò l'esilio, per le sue opere e critiche verso Bonaparte e quello di Madame Rècamier, molto amica della De Stael. Ci appassioniamo alla vita di questa fantastica donna che fece innamorare gli uomini più in vista dell'epoca tra cui anche il fratello di Napoleone, Luciano.
Ma sono i suoi molti amori, quasi tutti platonici a definire la grazia e il comportamento di una donna grandemente ammirata. Quelli con Augusto di Prussia, al quale rinuncia per tenerezza e affetto verso suo marito, o con Ballanche , Benjamin Constant o quello (si dice) consumato finalmente a 40 anni con Chateaubriand.
Una donna molto umana che nonostante i tempi si fece conoscere non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua classe, intelligenza e umanità (più volte si premurò di intercedere per dei condannati a morte) e sopratutto per aver fornito un modello di bellezza a vari artisti, tra cui Gerard , David e lo scultore Canova.
Fu amata da molti e conquistata da pochi Madame Recamier, e resta come un esempio di un'epoca che fece della bellezza e della sua grazia una bandiera da ostentare, nonostante in altri ambiti Napoleone (e non solo) combattesse guerre terribili portando distruzione e rovina.
Queste due personalità così diverse morirono in anni molto lontani tra loro, con Juliette Rècamier che perirà solo nel 1849, di colera, a quanto dicono conservando tutta la sua grazia e bellezza anche ultrasettantenne e piagata dal terribile morbo.
Un libro che ci introduce in un'atmosfera di bellezza neoclassica, con una figura estremamente appassionante da riscoprire.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Napoleon's Downfall - Madame Rècamier and her battle with the Emperor
Autore: Geri Walton
Pagine: 192
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Napoleons-Downfall-Hardback/p/17133