Negli ultimi anni fortunatamente molte case editrici hanno riscoperto un tema che dai media è sempre stato trattato con poca attenzione, messo in secondo piano rispetto ad altri episodi della Seconda Guerra Mondiale e del teatro di guerra dell'Estremo Oriente. Il dramma dei prigionieri di guerra alleati ed in special modo britannici e del Commonwealth ha ritrovato impeto con la pubblicazione di alcune memorie e saggi storici che hanno descritto la caduta di Singapore, ovvero la più grande sconfitta della storia dell'Esercito Britannico e sopratutto il dramma della costruzione della "Ferrovia della Morte". Il libro che vi presento oggi si inserisce nel solco di quella serie di memorie e non sfigura di fronte ad essi, anzi, descrive la resilienza di un uomo e l'amore per la sua donna, una donna molto forte e coraggiosa anch'essa. Le memorie di Richard Laird un giovane assicuratore che si trova arruolato nel RASC (Royal Army Service Corps) a Singapore e vive l'inferno della costruzione della ferrovia in Birmania riuscendo a sopravvivere.
Il libro, curato dal figlio Rory Laird, ed edito da Pen&Sword ci presenta le memorie finora mai pubblicate e anche le lettere che Richard Laird scriveva alla sua fidanzata Bobbie Couper Patrick, conosciuta a Shangai. In effetti rispetto ad altre memorie , quelle di Laird ci fanno conoscere uno spaccato della vita coloniale nelle concessioni cinesi, territori che erano stati dati a paesi occidentali nel 1800, e ci da' anche l'idea di quello che poi sarebbe successo nel resto dell'Asia con i giapponesi che assediano la città (in realtà la storia è più complicata di così) nel 1937 durante la Seconda Guerra Cino-Giapponese. Il milieu culturale in cui si trova ad operare Laird, esemplare di persona istruita e di alta borghesia, rispecchia un po' quello del protagonista del film "L'Impero del Sole" di Steven Spielberg, di cui riecheggia gli eventi. A Shangai Laird conosce, al matrimonio di uno sfortunato amico, Bobbie, che diventerà sua moglie. Ma Laird si trova poi trasferito a Singapore e date le sue esperienze (nella milizia volontaria della città cinese) militari ottiene una commissione nel RASC, con una certa libertà negli spostamenti che lo portano, alla vigilia dello scoppio della guerra col Giappone e subito dopo a trovarsi sulla penisola malese e nell'isola (posta a occidente) di Penang.
Gli eventi della ritirata verso l'isola fortezza e poi della difesa e della caduta sono molto passeggeri nel libro con il distacco dalla fidanzata che poi finirà a lavorare in Australia per il SOE (Special Operation Executive) e con i terribili primi giorni della prigionia nel sovraffolato campo di Changi.
Inizieranno poi gli eventi del viaggio verso la ferrovia che doveva congiungersi con la Tailandia lungo tutta la penisola birmana e che vedrà migliaia di prigionieri alleati morire di stenti.
La fibra di Laird però è molto forte, un pò per le sue caratteristiche fisiche e la vita all'aria aperta che aveva sempre vissuto, un pò per la sua età sulla trentina , un pò per la sua dimestichezza con il clima tropicale (che punirà molti dei soldati arrivati dall'occidente). Il libro curato da Rory Laird mette in relazione gli eventi del padre Richard con altre testimonianze e personaggi. La Forza "F" come era stata definita la quota di prigionieri mandata a lavorare sulla ferrovia infatti presenta dei personaggi di grandissimo coraggio e di abnegazione come Cyril Wild, che con la sua cultura e la comprensione dell'animo giapponese (e della lingua di corte) riuscì a salvare molti prigionieri o mitigare le loro sofferenze per mano delle guardie nipponiche. Oppure i tanti medici e ufficiali che si spesero per curare e organizzare gli ospedali da campo, come il Maggiore Bruce Hunt.
Il libro coinvolge nel racconto poichè il mix tra testimonianza scritta e lettere di Laird e di Bobbie e note di Rory per contestualizzare le vicende riesce a restituire gran parte di quella esperienza terribile che fu la costruzione della "Ferrovia della Morte", del ritorno alla desolazione di Singapore (del campo di lavoro in cui era stato destinato Laird, il campo di Songkurai nr.2, tornarono in 400 su 1600 che erano partiti, del clima di incertezza che passarono dalla fine della guerra al ritorno alla vita civile e che per Laird voleva dire riabbracciare l'amata Bobbie.
Oltre alle memorie e alla storia di Richard Laird il libro presenta tre ottime appendici che riguardano il capitano Cyril Wild degli Ox&Bucks, che poi si occuperà di consegnare alla giustizia militare i criminali di guerra giapponesi, un rapporto di Bruce Hunt sull'ospedale di Tanbaya (posto sulla linea della ferrovia) e un altro rapporto che , stilato dal tenente colonnello Dillon era destinato ai giapponesi e a migliorare le condizioni dei prigionieri e del loro trattamento. Questi tre documenti risultano ancora molto preziosi per comprendere al meglio la vicenda narrata nel libro.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: From Shangai to the Burma Railway - The Memoirs & Letters of Richard Laird a Japanese Prisoner of War
Autore: Richard Laird, Rory Laird
Pagine: 184
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/From-Shanghai-to-the-Burma-Railway-Hardback/p/17720
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