La Battaglia di Guadalcanal fu senza dubbio uno dei punti di svolta della Seconda Guerra Mondiale. Quando le forze statunitensi finalmente portarono la guerra al nemico e bloccarono l'espansione giapponese nel Pacifico meridionale, in una campagna piena di incertezze in cui l'elemento navale, come in seguito accadrà altrove, si rivelò decisivo.
In questo bel volume che recensiamo oggi, uno speciale del noto magazine Naval History dedicato alle battaglie navali che limitarono l'avanzata giapponese proiettata verso l'Australia, scritto dall'autorevole storico navale Trent Hone, vengono analizzate con mappe, analisi, box, dati e diagrammi, gli scontri sul mare attorno all'isola delle Solomon , Guadalcanal.
La campagna iniziata per il possesso di un campo di aviazione giapponese poi catturato e ribattezzato "Henderson Field", vide confrontarsi i marines, che però dopo uno sbarco indolore rispetto a quelli che avrebbero affrontato nel prosieguo della guerra, si trovarono assediati da parte di un nemico che con numerose puntate offensive riforniva le truppe giapponesi appena sbarcate. Il "Tokyo Express" infatti era un convoglio che passava nelle ore notturne bombardando le posizioni americane, portando anche rinforzi ai giapponesi attestati attorno alle posizioni USA.
Le acque attorno all'isola , nel nordovest, furono aspramente combattute tanto che il braccio d'acqua fu ribattezzato "Iron bottom sound", per la mole di navi affondate.
Il volume, di agile consultazione e lettura si concentra ovviamente su questi scontri, tra i quali appunto si possono enumerare la battaglia delle Solomons orientali, di Capo Esperance, delle Isole Santa Cruz e il culmine con le battaglie attorno a "Cactus" (il nome in codice dato all'isola) tra la fine di ottobre e la metà di novembre.
Il focus è infatti sulle battaglie del 12/13 ottobre che portarono all'affondamento della corazzata giapponese Hiei. In questa azione descritta in maniera eccellente da Hone, le forze giapponesi tentavano di proteggere una forza che portava truppe a rinforzo delle unità già presenti a Guadalcanal. Una forza mista di incrociatori e cacciatorpedinieri americani riuscì ad impedire la missione giapponese sacrificando diverse navi.
Un'altra battaglia su cui si concentra il volume è quella accaduta due notti dopo tra il 14 ed il 15 novembre che vide meno navi coinvolte, ma che fece risaltare la grande competenza dell'Ammiraglio Willis Lee, che con sole sei navi, 2 corazzate e 4 cacciatorpediniere ottenne lo stesso risultato, ovvero una precipitosa fuga dei giapponesi.
Il volume è pieno di dati, foto, diagrammi, mappe e analisi competenti e piacevoli. Le testimonianze sono particolarmente interessanti e la gran parte è racchiusa in appositi box. Molto interessante la trascrizione del "TBS Log" (Talk Between Ships) della USS San Francisco nella notte della Prima Battaglia Navale di Guadalcanal, che rende perfettamente l'atmosfera in quella fatidica battaglia.
Che dire di più? Un libro, o meglio uno speciale di Naval History che, scritto da un esperto storico, introduce il lettore all'argomento con estrema sintesi ma anche con tantissimi dati interessanti e validi. La Battaglia di Guadalcanal sia su terra che su mare merita di essere approfondita in tutti i suoi aspetti, ma questa introduzione è fantastica a mio avviso.
Un grazie di cuore a Naval Institute Press per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: The Battle of Guadalcanal (Naval History Secial Edition)
Autore: Trent Hone
Pagine: 120
Link: https://www.usni.org/press/books/battle-guadalcanal
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