Monday, April 19, 2021

Early Jet Fighters 1944-1954 : The Soviet Union and Europe - Rare Photographs from Aviation Archives di Leo Marriott

 Il libro di oggi è un viaggio in immagini nel mondo dei primi jet. Il libro di Leo Marriott infatti fa parte della serie "Images of War" che conta centinaia di titoli per la casa editrice Pen&Sword.

Il tema trattato oggi è particolarmente interessante poichè ci porta a conoscere i primi esemplari di aerei a reazione che debuttarono durante il finire della Seconda Guerra Mondiale. I tedeschi furono i pionieri di questo nuovo modo di concepire il volo, con il Me262 e l'He163. E' interessante però apprendere che sin da subito l'industria aerea britannica non perse tempo , anzi, in alcuni casi aveva già prodotto dei jet (il Meteor). Tuttavia in questo libro non vengono esaminati i primi passi degli USA e del Regno Unito in quanto facenti parte di un altro libro della stessa serie. Qui vengono esaminati gli aerei di :

Germania

Unione Sovietica

Francia

Svezia

Altre nazioni (Italia, Giappone, Argentina)

Questo restringe il campo di indagine a tutta una serie di modelli che ebbero sicuramente successo (si pensi ai Mig Sovietici che debuttarono nella Guerra di Corea del 1950) ma anche tante altre soluzioni che oggi ci sorprendono per la loro stranezza e goffaggine. Credo che la parte più interessante infatti risulti proprio quella dedicata agli sforzi sovietici di mettersi in pari con gli altri paesi "capitalisti". Molto utile fu il catturare ingegneri e progetti tedeschi, ma allo stesso tempo un altro grande aiuto gli fu dato dalla vendita da parte del Regno Unito (allora governato dai laburisti succeduti al governo di Churchill) di motori a reazione!

Altrettanto interessante è la strada che ha condotto i francesi da improbabili modelli (un po' bruttini in quanto ad aerodinamica) fino al grande successo dei progetti di Dassault che portarono l'Aviazione Francese all'avanguardia in questo campo. 

Gli svedesi dal canto loro sono spesso dimenticati, ma pur essendo una nazione che ha evitato le due guerre mondiali, non è mai stata con le mani in mano in quanto ad armamenti. Questo atteggiamento portò ad una grande produzione di interessanti modelli autoctoni tra cui spicca il SAAB J29 , modello di grande successo.

Di altrettanto interesse è la sezione riguardante gli aerei a reazione frutto degli sforzi di paesi come Italia, Giappone e Argentina. Il Caproni Campini pur non essendo in realtà un Jet fu il primo aereo che usava un metodo di propulsione con una massa d'aria che attraversava la fusoliera e quindi veniva eiettata attraverso una specie di post bruciatore ante litteram. Pur non essendo un vero e proprio jet era comunque un aereo molto particolare. Gli italiani crearono pure uno dei primi jet di successo a livello NATO con il Fiat G91. Furono particolari anche gli sforzi della nascente industria aerea Argentina con esemplari quali il Pulqui II. 

Che dire di più? Questo volume pur analizzando i jet tedeschi nel primo capitolo , un tema che è stato trattato ampiamente, stupisce invece per lo spazio dedicato alle nazioni che furono pioniere del volo a reazione come Francia o Svezia, e i vari tentativi di Italia e Argentina. Non vi è dubbio che però le foto più rare siano quelle provenienti da oltre cortina di ferro, con i vari modelli dell'URSS, che dopo alcune false partenze si affermò come uno dei leader nella produzione di caccia a reazione.

Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Early Jet Fighters 1944-1954 : The Soviet Union and Europe - Rare Photographs from Aviation Archives 

Autore: Leo Marriott 

Pagine: 144

















Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Early-Jet-Fighters-1944-1954-The-Soviet-Union-and-Europe-Paperback/p/17268



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