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Monday, November 28, 2022

Battleship Commander - The life of Vice Admiral Willis A. Lee Jr. di Paul Stillwell










 Battleship Commander è la prima biografia di un grande ammiraglio della US Navy, Willis A. Lee Jr. Il libro, edito da Naval Institute Press e scritto dal bravo Paul Stillwell, è un must per ogni appassionato di biografie navali, di curiosi riguardo due delle azioni più importanti della US Navy nel Pacifico nella Seconda Guerra Mondiale ed in definitiva di chi abbia a cuore le storie di mare. 

Dopo aver completato la lettura ho trovato strano che un personaggio così carismatico e senza dubbio capace non fosse stato oggetto di una biografia. Ma devo anche dire che il lavoro di Paul Stillwell rende perfettamente onore a questo grande militare. 

La biografia tende a bilanciare perfettamente la storia personale di Lee con la sua carriera ed i fatti ben documentati della guerra. Attingendo a decine di fonti ufficiali, testimonianze, interviste e lettere, è possibile per Stillwell ricostruire la storia umana e professionale dell'ammiraglio. Stillwell traccia le sue origini di "Mosè" (per via di eventi accaduti alla sua nascita) nel Kentucky e capitolo dopo capitolo ci fa affezionare a questo giovane miope che si fa strada nella US Navy dei primi anni del secolo XX°. 

Lee nonostante il suo difetto visivo diventa anche un campione di tiro, partecipando alle Olimpiadi del 1920, a 32 anni, e mai perderà questa capacità "balistica". Il suo stesso servizio nelle navi sarà anche improntato a questa sua caratteristica speciale ed anche grazie ad una mente aperta alle innovazioni fu il primo ad ingaggiare battaglia grazie ai radar di tiro. 

Il titolo del libro, "Battleship Commander" descrive la seconda e ultima parte della carriera di Lee, ma è rappresentativa di quello che fu certamente il suo apogeo, ovvero l'azione notturna a Guadalcanal del 14 novembre 1942. L'isola, in cui le forze americane erano assediate e cannoneggiate dal "Tokyo Express" (convogli di navi da battaglia e trasporto giapponesi che vessavano i marines sbarcati precedentemente sull'isola) ed il mare antistante, il famoso "Iron Bottom Sound" furono teatro di varie battaglie ed il culmine lo ebbe proprio l'azione del 14 novembre in cui Lee sulla Washington fece a pezzi la corazzata Kirishima e spinse le forze restanti giapponesi a ritirarsi. La freddezza di Lee, frutto di una mente razionale e calcolatrice, aperta e mai pedante diede la vittoria alle forze statunitensi. 

La Corazzata però aveva perso il suo ruolo centrale nelle tattiche navali a vantaggio della portaerei, ma anche in questo caso l'adattabilità ed il senso del dovere di Lee spiccarono nel prosieguo della guerra. Controversa fu l'azione al largo dell'isola di Leyte, più avanti nel 1944. con la flotta americana quasi beffata dall'attacco di superficie giapponese attraverso gli stretti delle Isole Filippine. In quel caso Lee non ebbe colpa ma gli USA persero un'occasione perfetta per distruggere le restanti forze giapponesi che cercavano di piombare sulle forze da sbarco americane. 

La professionalità di Lee, il suo carattere bonario e senza fronzoli, la sua disciplina mai ottusa vengono ricordati da chi lo ebbe vicino come il suo staff, da cui Stillwell attinge a piene mani. Emerge così un personaggio che purtroppo non vedrà la fine della guerra, stroncato pochi giorni prima della fine delle ostilità. Un personaggio che però emerge nella sua tranquilla grandezza da questa fantastica biografia di Paul Stillwell , un libro che non potrà non attrarre chi lo conosce e interessare ed appassionare chi non lo conosce!

Un grazie di cuore a Naval Institute Press per avermi fornito il libro per la recensione.


Titolo: Battleship Commander - The life of Vice Admiral Willis A. Lee Jr. di Paul Stillwell

Autore: Paul Stillwell

Formato: Hardback

Pagine: 376

Link: https://www.usni.org/press/books/battleship-commander-0
















Monday, October 24, 2022

Eastern Front Sniper The Life of Matthäus Hetzenauer di Roland Kaltenegger

 Il libro che vi presento oggi fa parte della serie riguardante la storia dei tiratori scelti operanti nella Seconda Guerra Mondiale, una scelta editoriale della Greenhill Books che sta pubblicando varie memorie riguardanti questa specialità, andando a includere memorie sia di parte tedesca che sovietica.

Oggi il protagonista di questo libro, scritto dallo storico tedesco Kaltenegger, è il miglior tiratore tedesco della Seconda Guerra Mondiale, Matthäus Hetzenauer. Un austriaco del Tirolo, Hetzenauer è per natura di quei posti un tiratore nato, un cacciatore di una stirpe di cacciatori. La sua storia lo porta quindi ad essere selezionato per far parte dei tiratori della 3a Divisione da Montagna tedesca. 

Le fonti di Kaltenegger, va detto, non sono molte. Il libro è sia una storia di Hetzenauer che della sua unità, ma anche un libro che spiega molto delle tattiche e delle operazioni di tiratori scelti. Da un punto di vista iconografico il libro risulta molto valido, essendo pieno di foto, diagrammi, disegni che riguardano il metodo di mimetizzazione dei cecchini. Molte sono le foto di Hetzenauer e di alcuni suoi commilitoni. 

Sebbene Hetzenauer sia arrivato in combattimento tardi rispetto a molti altri suoi commilitoni, è impressionante il bottino di "uccisioni" (non si può edulcorare il termine) in così poco tempo. Un soldato che soprattutto negli ultimi mesi, nei combattimenti difensivi della sua unità sul fronte romeno e altrove, ha compiuto il suo dovere fino all'ultimo, spesso stroncando col suo tiro preciso e mirato agli ufficiali sovietici, molti attacchi. 

E' naturale che per un cecchino, forse l'unico soldato a osservare da vicino la sua vittima nella guerra moderna, non sia facile raccontare le sue memorie. Kaltenegger ha attinto ad articoli di giornale e memorie indirette per raccontare la storia di Hetzenauer, ma il risultato è comunque molto valido. 

Con 346 uccisioni (confermate) il bottino di Hetzenauer risulta il più cospicuo di tutti i cecchini tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale. Va aggiunto che molto probabilmente le cifre saranno vicine al doppio, ma 346 sono quelli confermati. 

Hetzenauer è scomparso nel 2004, ed è difficile scorgere nel suo sorriso di anziano, molto simile a quello franco e aperto di quando era giovane, uno dei più micidiali soldati della Seconda Guerra Mondiale. Kaltenegger e Greenhill Books, ci lasciano un volume che ne ricorda le gesta e che rappresenta un alto volume di estremo interesse in questa serie "Greenhill Sniper Library", e nelle memorie e storie della Seconda Guerra Mondiale in cui la casa editrice è specializzata. Un libro che non potrà non destare l'interesse di molti appassionati. 


Titolo: Eastern Front Sniper The Life of Matthäus Hetzenauer 

Autore: Roland Kaltenegger

Pagine: 192

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Eastern-Front-Sniper/p/21667?utm_source=frontline-books.com&utm_medium=subsite


















Monday, October 17, 2022

Girl with a Sniper Rifle - An Eastern Front Memoir di Yulia Zhukova - Prefazione di Martin Pegler

 Il fronte russo fu, dal punto di vista della ferocia dei combattimenti, il fronte più duro e difficile durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa guerra di ideologie prima che di eserciti comportò una mobilitazione totale della popolazione sovietica, a tal punto che l'Armata Rossa arruolò donne in gran quantità(lo fecero anche altri eserciti), ma soprattutto le utilizzò in ruoli combattenti come carristi e tiratori scelti. In questo caso, grazie all'opera di recupero di molte memorie di parte tedesca e sovietica compiuta da Greenhill Books, ci troviamo di fronte ad un libro di memorie molto interessante: Yulia Zhukova, infatti, ci narra i suoi trascorsi come tiratrice scelta. 

Yulia è scomparsa recentemente, purtroppo, ma il suo racconto di guerra sopravvive. Il libro narra della sua gioventù e del suo impegno ideologico, nonostante i primi anni di vita siano stati funestati dall'arresto del padre, nell'ambito della paranoia staliniana per i sabotaggi. Tutto questo non scalfì la sua fede nello stato sovietico, a dire il vero presente anche nella vecchia Yulia, che ci lascia alcune riflessioni sulla frammentazione della Unione Sovietica post 1991. Sia queste che i racconti di guerra e di addestramento, in realtà racconti molto umani e che rispecchiano il cameratismo tra ragazze giovanissime alla scuola per tiratrici, sono alcune delle parti più interessanti del libro. 

La stessa traiettoria umana, tipica dello stato sovietico, che portò Yulia da operaia in una fabbrica d'armi a volontaria arruolata in un battaglione di tiratrici scelte, è interessante. Il suo impegno è ancora più importante se, come si legge nelle memorie, si scopre che Yulia non godeva certo di buona salute ed era stata vicino a morire. 

Il suo arruolamento la vide poi schierata nelle ultime fasi della guerra, non certo indolori per l'Armata Rossa, che combatteva ancora un nemico fortemente motivato in Prussia orientale. Lì le descrizioni delle azioni di guerra ci fanno pensare ad un forte impatto emotivo sulla giovane ragazza. 

Ed è proprio la voglia di dimenticare quell'incubo che fu la guerra, ad allontanare Yulia da ogni camerata incontrata, dai suoi ricordi fino a fargli bruciare le lettere e "mettere in un cassetto" ogni retaggio di quel conflitto che l'aveva fatta crescere troppo velocemente. In questo Yulia è umanissima nella descrizione di quel senso di oblio, ma anche della volontà, passato del tempo per far rimarginare le ferite della memoria, di riscoprire l'orgoglio di aver fatto parte di qualcosa di grande e unico. Quel recupero delle testimonianze, che confliggono con le sue, nell'incontro con le vecchie camerate. Ed infine il lento trasformarsi della società sovietica, che ad un certo punto dimentica lo sforzo enorme fatto da quella generazione, una società che forse vuole solo ripartire, o forse come accade troppo spesso perde semplicemente la memoria storica. Credo che questa sia la parte più interessante del libro perchè mette a confronto chi ha combattuto e, purtroppo, per ragioni anagrafiche, sta scomparendo, e chi non recepisce il grande e terribile scontro che fu la Seconda Guerra Mondiale. 

Un altro libro di memorie edito da Greenhill Books che unisce l'attenzione alla selezione delle fonti primarie, e che si va ad inserire in quella "Sniper Library" che ha fatto uscire tanti titoli interessanti in questi anni. 

Titolo: Girl with a Sniper Rifle - An Eastern Front Memoir

Autore: Yulia Zhukova

Pagine: 206

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Girl-With-a-Sniper-Rifle-Hardback/p/15806
















Friday, September 30, 2022

The Battle of Guadalcanal (Naval History Special Edition) di Trent Hone

 La Battaglia di Guadalcanal fu senza dubbio uno dei punti di svolta della Seconda Guerra Mondiale. Quando le forze statunitensi finalmente portarono la guerra al nemico e bloccarono l'espansione giapponese nel Pacifico meridionale, in una campagna piena di incertezze in cui l'elemento navale, come in seguito accadrà altrove, si rivelò decisivo. 

In questo bel volume che recensiamo oggi, uno speciale del noto magazine Naval History dedicato alle battaglie navali che limitarono l'avanzata giapponese proiettata verso l'Australia, scritto dall'autorevole storico navale Trent Hone, vengono analizzate con mappe, analisi, box, dati e diagrammi, gli scontri sul mare attorno all'isola delle Solomon , Guadalcanal. 

La campagna iniziata per il possesso di un campo di aviazione giapponese poi catturato e ribattezzato "Henderson Field", vide confrontarsi i marines, che però dopo uno sbarco indolore rispetto a quelli che avrebbero affrontato nel prosieguo della guerra, si trovarono assediati da parte di un nemico che con numerose puntate offensive riforniva le truppe giapponesi appena sbarcate. Il "Tokyo Express" infatti era un convoglio che passava nelle ore notturne bombardando le posizioni americane, portando anche rinforzi ai giapponesi attestati attorno alle posizioni USA. 

Le acque attorno all'isola , nel nordovest, furono aspramente combattute tanto che il braccio d'acqua fu ribattezzato "Iron bottom sound", per la mole di navi affondate. 

Il volume, di agile consultazione e lettura si concentra ovviamente su questi scontri, tra i quali appunto si possono enumerare la battaglia delle Solomons orientali, di Capo Esperance, delle Isole Santa Cruz e il culmine con le battaglie attorno a "Cactus" (il nome in codice dato all'isola) tra la fine di ottobre e la metà di novembre. 

Il focus è infatti sulle battaglie del 12/13 ottobre che portarono all'affondamento della corazzata giapponese Hiei. In questa azione descritta in maniera eccellente da Hone, le forze giapponesi tentavano di proteggere una forza che portava truppe a rinforzo delle unità già presenti a Guadalcanal. Una forza mista di incrociatori e cacciatorpedinieri americani riuscì ad impedire la missione giapponese sacrificando diverse navi. 

Un'altra battaglia su cui si concentra il volume è quella accaduta due notti dopo tra il 14 ed il 15 novembre che vide meno navi coinvolte, ma che fece risaltare la grande competenza dell'Ammiraglio Willis Lee, che con sole sei navi, 2 corazzate e 4 cacciatorpediniere ottenne lo stesso risultato, ovvero una precipitosa fuga dei giapponesi. 

Il volume è pieno di dati, foto, diagrammi, mappe e analisi competenti e piacevoli. Le testimonianze sono particolarmente interessanti e la gran parte è racchiusa in appositi box. Molto interessante la trascrizione del "TBS Log" (Talk Between Ships) della USS San Francisco nella notte della Prima Battaglia Navale di Guadalcanal, che rende perfettamente l'atmosfera in quella fatidica battaglia. 

Che dire di più? Un libro, o meglio uno speciale di Naval History che, scritto da un esperto storico,  introduce il lettore all'argomento con estrema sintesi ma anche con tantissimi dati interessanti e validi. La Battaglia di Guadalcanal sia su terra che su mare merita di essere approfondita in tutti i suoi aspetti, ma questa introduzione è fantastica a mio avviso. 

Un grazie di cuore a Naval Institute Press per avermi fornito il libro per la recensione. 


 Titolo: The Battle of Guadalcanal (Naval History Secial Edition) 

Autore: Trent Hone

Pagine: 120

Link: https://www.usni.org/press/books/battle-guadalcanal