Può un giorno sfortunato nella vita di un uomo cambiare il senso di quella vita? Quel giorno sfortunato, per il protagonista del libro di oggi, è il 22 giugno 1893, quando la sua nave, la HMS Camperdown nel corso di manovre a largo della costa di Tripoli, in Libano, urtò e affondò in pochi minuti la nave ammiraglia HMS Victoria con a bordo il comandante in capo della Flotta Mediterannea Britannica, Sir George Tryon.
La vita dell'Ammiraglio Albert Hastings Markham, soggetto del bel libro scritto dallo storico americano Frank Jastrzembski , potrebbe essere contenuta in una serie di libri degni di Jules Verne per la varietà degli eventi della sua vita.
Il libro, edito da Pen&Sword Maritime cerca in ogni modo di focalizzarsi sul Markham precedente a quel disastro, che ne condizionò i restanti anni di carriera e di vita stessa.
Nato nel 1841 e non propriamente di famiglia agiata, la sua costanza e il suo impegno lo portarono ad entrare in marina dove fu preso sotto l'ala protettiva di diversi comandanti che ne formarono il carattere e le attitudini marinaresche. Molto presto dimostrò doti di curiosità scientifica che ne determinarono la vita , tutta tesa alla scoperta di nuovi territori, in special modo nell'Artico, dove in un certo qual modo, dopo il disastro, o meglio, la scomparsa, della Spedizione Franklin , gli sforzi della Royal Navy si erano un pò...raffreddati. Ma prima delle sue avventure nell'Artico, zenit della sua carriera navale, Markham navigò nei temibili mari della Cina sfidando pirati, contrastò i "blackbirders", schiavisti che deportavano uomini dall'Oceania per farli lavorare in Australia nei campi di cotone, viaggiò in America alla scoperta del Far West , e si trovò anche nel Pacifico quando scoppiò la guerra tra Bolivia, Perù e Cile.
Albert Markham era cugino del ben più noto Clements Markham per anni segretario della Royal Geographic Society ed ex ufficiale di marina anch'esso, con il quale spesso incrociò i propri destini.
La vita di Markham è una vita di dedizione al dovere nel solco di coloro che vennero prima e fecero grande il nome della Royal Navy, tuttavia, egli non si trovò spesso in guerra, se non agli esordi della sua carriera, quando in Cina si trovò a fronteggiare prima le resistenze cinesi della Dinastia Qing all'espansione occidentale in quel regno e poi contro i ben più temibili Taiping, che diedero del filo da torcere alla Royal Navy e alle truppe di terra. Nella sua vita egli incontrò vere e proprie leggende, come Charles "Chinese" Gordon, che come lui condivideva una fede cristiana molto forte, e che perì a Khartoum nel 1885. Ma allo stesso tempo fece da ponte nel formare una nuova generazione di ufficiali di marina come Jellicoe (che lo serberà sempre tra i suoi migliori amici) , comandante della Grand Fleet nella Battaglia dello Jutland nel 1916.
Tuttavia, come scritto su, la parte più importante della sua vita fu la missione della HMS Alert e HMS Discovery che puntarono ad arrivare nel punto più vicino al circolo polare artico. La spedizione, comandata dal Capitano Nares con il nostro Markham come secondo in comando, partì nel 1874 cercando una via marittima per il polo. Il racconto dell'impresa è affascinante ancora oggi, pur sapendo che il record stabilito da Markham con il punto più a nord del mondo mai raggiunto fino ad allora durò poco tempo.
Markham sempre celebrò il giorno 11 maggio , giorno in cui raggiunse il punto più a nord in slitta, come lo zenit della su carriera navale. Una carriera navale che egli descrisse in maniera approfondita, dato che Markham era un grande scrittore e non mancava di usare le note di viaggio e i vari diari tenuti per poi pubblicare libri di memorie e resoconti che appassionavano il lettore di quegli anni di scoperta. Grazie a questi testi, il libro di Jastrzembski può parlare quasi con la voce di Markham stesso.
Negli ultimi anni che portarono all'infausto giorno in cui la Camperdown affondò la Victoria Markham fu assegnato alla Flotta Mediterranea, ma qualche tempo prima del 2 giugno contrasse una febbre mediterranea che lo fece restare poco lucido in quelle ore in cui dovevano svolgersi le manovre.
Markham non fu colpevole (e vi invito a leggere l'appassionante resoconto dell'incidente), ma in un certo qual modo, alcune sue dichiarazioni contrastanti lo misero in cattiva luce durante l'inchiesta segnandone fortemente la vita e la carriera .
Il libro si legge in modo molto piacevole e come detto, questo è sia merito della bravura di Frank Jastrzembski che delle doti letterarie di Markham nel lasciare resoconti dei suoi trascorsi navali. Alcune fasi della sua carriera non sfigurerebbero in un libro di Salgari o di Verne, famosi romanzieri ottocenteschi. In altri casi il carattere dell'ammiraglio Markham fu forse alla base della sua "rovina" vista la pletora di scritti spesso in contraddizione che produsse e che nel caso dell'inchiesta gli costarono la reprimenda dell'Ammiragliato. Anche in passato aveva già dovuto essere sotto accusa per alcune azioni non decise o forse in ogni caso non ben "spiegate" e questo tratto caratteriale, di un marinaio pressochè perfetto costarono a Markham gli ultimi anni di vita passati nell'infelicità alleviata solo da una moglie di 30 anni più giovane e una piccola bambina.
Non conoscevo Markham e questa nuova biografia scritta dopo più di 90 anni dall'ultima serve ottimamente a far conoscere un personaggio con il quale la storia non è stata certo benevola.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Admiral Albert Hastings Markham - A Victorian Tale of Triumph, Tragedy & Exploration Autore: Frank Jastrzembski
Pagine: 197
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Admiral-Albert-Hastings-Markham-Hardback/p/16892
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