Sin dai primordi dell'era dell'aviazione moderna, dopo la felice intuizione dei fratelli Wright, l'impiego dell'aereo ha incontrato una delle professioni più antiche dell'uomo: la guerra.
Furono proprio gli italiani, nella campagna di Libia del 1911 contro il morente Impero Ottomano a sperimentare per primi il bombardamento. Allo stesso tempo un'altra arma, il siluro, si era sviluppata nel secolo precedente e aveva trovato la sua efficacia maggiore qualche anno prima, nel 1904, durante la Guerra Russo-Giapponese e proprio i giapponesi erano riusciti ad affondare, qualche anno prima una nave cinese, e prima ancora si erano registrati usi efficaci dell'arma nella guerra Russo-Turca del 1877. Quest'arma, chiamata anche "torpedine" era stata progettata da un duo improbabile, un fiumano dell'Impero Austro-Ungarico di nome Luppis e un inglese di nome Whitehead che poi fu il massimo sviluppatore. Non ci volle molto per accoppiare questo ordigno con l'aviazione bellica e fu così che nacquero gli aerosiluranti.
Il libro che vi presento oggi, scritto dallo storico francese Lepage ci presenta la storia degli aerosiluranti durante 50 anni. Infatti quella fu l'era in cui spadroneggiarono questi particolari aerei, frutto di improvvisazione o di progettazione specifica. La loro breve era fu però colma di successi, poichè l'aerosilurante era un alternativa economica alla costruzione di una flotta o di navi possenti. Un siluro da poche centinaia di dollari poteva distruggere infatti una nave del valore di milioni.
Tuttavia l'uso degli aerosiluranti richiedeva addestramento specifico e una tempistica nello sganciare il siluro che necessitava sangue freddo e abilità fuori dal comune. Si sviluppò quindi una nuova scuola di aviazione presso la maggior parte dei paesi che progettarono e schierarono gli aerosiluranti.
Il libro, edito da Pen&Sword Aviation è una storia illustrata, ma l'aspetto originale che si può rilevare sub dalla copertina e dal suo retro è che l'autore non si è avvalso di foto ma di disegni abbastanza dinamici (non i soliti profili tecnici) , un aspetto che ho trovato originale e che mi è piaciuto molto.
Il libro è suddiviso per periodi e per paesi, con i modelli (e le relative illustrazioni) elencati in ordine cronologico.
E' interessante conoscere il fatto che se ci chiedono di elencare qualche aerosilurante, subito diremmo lo Swordfish , il Savoia Marchetti S79, il Grumman Avenger o il Nakajima Kate, ma il libro elenca tutti gli aerosiluranti prodotti, non solo quelli che furono più o meno efficaci nel ruolo o che compirono imprese eccezionali come l'attacco alla flotta italiana a Taranto nel 1940 o a Pearl Harbour nel 1941.
Sono presenti anche aerosiluranti di paesi quali Olanda, Svezia, Polonia o Unione Sovietica, paesi che non vengono immediatamente ricollegati all'uso di aerosiluranti.
Ogni aereo riceve un trattamento più o meno lungo, a seconda dell'importanza del modello, ma sono presenti anche vari prototipi.
La narrazione del libro termina nel dopoguerra, quando gli aerosiluranti vengono "superati" dalla tecnica e dalla precisione degli ordigni, ma anche dalle difese delle navi. Gli attacchi aerei su navi faranno a meno dei siluri, che però resteranno negli arsenali come arma antinave per sottomarini o contro i sottomarini. Missili specializzati come il terribile Exocet che fece molti danni alla Royal Navy nelle Falklands Malvinas presero il posto del siluro.
Che dire di più? Un libro che è una piccola enciclopedia sugli aerosiluranti, di facile consultazione e con dei disegni al posto delle foto che lo rendono molto originale.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Torped Bombers 1900-1950 An Illustrated History
Autore: Jean Denis Lepage
Pagine: 394
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Torpedo-Bombers-19001950-Hardback/p/17106
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