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Thursday, May 14, 2020

A Guide to Hitler's Munich di David Mathieson

La Baviera e la sua capitale Monaco, sono sempre stati culturalmente separati dal resto della Germania. Dopo il 1870 e la creazione della Germania da parte di Bismarck, tutta quanta la nazione tedesca è spesso stata identificata con il militarismo prussiano, che ha creato un'immagine di nazione severa e dominata dai famosi "junckers". Tuttavia il sud e la Baviera hanno sempre tenuto a una loro identità differente, innanzitutto dal punto di vista religioso. La Baviera è infatti a maggioranza cattolica, laddove il resto del paese ha abbracciato il protestantesimo. Anche nel modo di vivere e nel relazionarsi col prossimo i bavaresi possono essere definiti dei "bohemienne" ed è singolare che una delle terribili ideologie del 20° secolo sia nata e abbia visto alcuni degli atti più efferati proprio in una città culla di arte e di scambio culturale come Monaco.
Sarebbe sin troppo facile fare riferimento al titolo del  saggio di Hannah Arendt "La Banalità del Male" per definire i luoghi della nascita del Nazismo, ma non viene in mente altro se non quello.
Il libro che vi presento oggi, scritto da David Mathieson per Pen&Sword è proprio un viaggio alla riscoperta dei luoghi di Hitler, dal suo approdo a Monaco, subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale fino alla fine dell'ideologia da lui creata nelle aule del Processo di Norimberga.
Il libro metodicamente esamina la vita di Hitler, reduce della Grande Guerra che rimane nell'esercito della Repubblica di Weimar e ottiene dai suoi capi il compito di sorvegliare uno dei tanti partiti nati dopo la frammentazione del paese e la fuga dei regnanti (in Baviera regnavano i Wittelsbach). Il giovane Hitler si appassiona tanto al suo lavoro di "osservatore" tanto di entrare in politica proprio con quel partito, il DAP (Deutsche Arbeiter Partei - Partito Tedesco dei Lavoratori) rinominato in seguito NSDAP (Nationalsozialistische venne aggiunto alla sigla iniziale) meglio conosciuto come Partito Nazista. Gli esordi nelle birrerie del centro di Monaco , il fallito Putsch del 1923, il processo farsa e la breve detenzione sono tutte tappe di un percorso, quello di Hitler che lo porteranno al potere. Riguardo alla banalità citata sopra è interessante scoprire come i luoghi e le tappe di questi eventi siano tutti vicini in termine spaziale andando a collocarsi in poche vie. Il libro non lesina mappe per seguire questa virtuale visita. Tuttavia i capitoli più interessanti sono quelli centrali dove è narrata la storia di chi si oppose, a costo della vita, dal carpentiere Georg Elser che riuscì con metodo pazienza e lunghi mesi di lavoro a piazzare una bomba nella birreria storica dei raduni nazisti "Burgerbraukeller" e quasi uccidere Hitler (che riuscì a scampare all'attentato perchè andò via 13 minuti prima dell'esplosione) oppure la più nota storia dei giovani resistenti universitari cattolici Sophie ed Hans Scholl e della "Rosa Bianca" , che pagarono con la vita la loro attività di volantinaggio e opposizione pacifica al Nazismo. Nell'ambito del libro vi sono anche due capitoli dedicati a due famose notti in cui il Nazismo mostrò per le prime volte al mondo il suo terribile volto, ovvero la Notte dei Lunghi Coltelli, in cui venne decapitata l'organizzazione delle SA, ovvero il braccio armato del partito e ancora più terribile fu la Notte dei Cristalli in cui le squadre naziste si diedero alla sistematica distruzione e all'omicidio di ebrei ed oppositori. La descrizione dei luoghi non si ferma ovviamente al centro cittadino, ma comprende anche località vicine che hanno segnato un passo verso l'orrore: una di queste il campo di concentramento di Dachau, il primo ad aprire per ospitare oppositori politici, ebrei, rom, e minoranze che venivano imprigionate anche solo per critiche velate al regime o anche per comportamenti anti sociali. Il campo fu liberato dagli americani nel 1945.
Un'altra località che presenta un'importanza capitale per la mistica nazista fu Norimberga teatro dei grandi raduni nazisti e poi scelta come sede del più grande processo per crimini di guerra della storia.
Non mancano ovviamente le descrizioni della famosa tenuta di montagna di Hitler , il Berghof sull'Obersalzberg e i famosi incontri con il capo del governo britannico Chamberlain nel 1938 che culminarono nella conferenza di Monaco e che diedero l'illusione di una pace duratura che sarebbe stata poi infranta un anno dopo.
Il libro, scritto in modo asciutto e appassionante dallo storico Mathieson intreccia sapientemente la storia del nazismo e di Hitler che lo ha incarnato insieme ai suoi gerarchi alla descrizione dei luoghi di Monaco dove molti degli eventi fondanti si svolsero.

Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: A Guide to Hitler's Munich
Autore: David Mathieson
Pagine: 193
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/A-Guide-to-Hitlers-Munich-Paperback/p/17653





















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