
Il soldato tedesco in Francia nel 1944 si trovava insolitamente al bivio tra due sensazioni: quella di aver passato anni in un settore "di retroguardia", quasi un paradiso del soldato. L'altra sensazione era quella consapevolezza che lo sbarco alleato sarebbe venuto, sarebbe stato portato in forze e sarebbe stato aperto un nuovo fronte. Un fronte su cui però tutti i vertici tedeschi erano fiduciosi di poter avere la meglio sul nemico, rendendo così quella battaglia forse decisiva per le sorti dell'intera guerra. Ad assumere il comando del fronte occidentale per i tedeschi sarebbe stato il Maresciallo Gert Von Runstedt, un vecchio ufficiale efficiente, mentre come ispettore delle difese del Vallo Atlantico fu chiamato addirittura Erwin Rommel, la Volpe del Deserto.
Con questi comandanti al loro posto, con le difese del Vallo che ogni giorno che passava miglioravano così migliorava anche l'autostima e la fiducia dei difensori, anche se poche unità erano degne di nota e ancora meno quelle che avevano sparato un colpo con cattiveria negli ultimi tempi.
Molti erano gli "ausiliari" ovvero truppe di nazioni soggiogate sul fronte orientale (georgiani, russi, ucraini etc.) che piuttosto che stare in un campo di prigionia avevano indossato un uniforme tedesca e ora difendevano i vari Widerstandsnest "Nido di Resistenza" numerati progressivamente e sparpagliati su tutta la costa.
In questo testo conosciamo le storie di molti di quei difensori, tra cui Hein Severloh (definito "Il Boia di Omaha") o degli ufficiali superiori tra cui comandanti di corpo d'armata come Erich Marcks (che avrebbe compiuto gli anni proprio il 6 giugno) e queste storie vengono amalgamate e gestite in modo coerente ed estremamente piacevole. Conosciamo le storie non solo di quelli che contestarono duramente le spiagge, ma anche quelli che nei giorni e mesi seguenti combatterono ferocemente per ogni metro di "bocage" trovando la morte. Trovo che sia adeguato citare la frase in inizio di libro, detta da Ulysses Grant per altri avversari: "Mi sento molto lontano dal gioire per la caduta di un nemico che ha combattuto così a lungo e valorosamente, e ha sofferto così tanto per una causa, sebbene quella causa fosse, penso, una delle peggiori per le quali combattere e per la quale ci fossero meno scusanti"
Un libro che raccomando a tutti gli appassionati di storia e di storie.
Titolo: The Germand in Normandy
Autore: Richard Hargreaves
Pagine: 271
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/The-Germans-in-Normandy-Paperback/p/16246
No comments:
Post a Comment