Nell'anniversario dei 100 anni dalla Grande Guerra (2014-2018) la casa editrice Pen&Sword ha lanciato una nuova serie "Your Towns & Cities in the Great War"che annovera già numerosi titoli. Oggi vi presento un libro scritto da Stephen Wynn, anch'egli prolifico e apprezzato autore che ci porta a conoscere la città di Enfield.
Quando scoppiò la Grande Guerra tutta la Gran Bretagna convertì allo sforzo bellico le sue molte industrie ma Enfield partiva avvantaggiata perchè era già sede di una delle più grandi fabbriche di armi e munizioni. Il famoso Enfield 303 in dotazione all'esercito britannico come prima altre armi fabbricate in questa città era infatti prodotto nella Royal Small Arms Factory attiva sin dal 1816.
Ovviamente anche altre fabbriche di questa zona profondamente industrializzata furono convertite alla produzione di armi, uniformi o qualsiasi equipaggiamento che potesse servire per la guerra.
La caratteristica di questi volumi della serie è l'attenzione alla storia sociale dei luoghi trattati. Con Stephen Wynn tra l'altro troviamo uno storico meticoloso nelle sue ricerche e attento al fattore umano della guerra. E' interessante e fa riflettere pensare a tutti i giovani che si arruolarono e morirono nei primi mesi della guerra o nel 1915 , anche in posti lontani come Gallipoli. Il 30 aprile 1915, pochi giorni dopo l'inizio dell'impresa di Gallipoli fu un giorno molto speciale per Enfield, con la visita del Re e di Kitchener che lodarono i lavoratori della fabbrica di armi e munizioni. Tuttavia il settore della produzione di proiettili andò incontro ad una crisi poichè il consumo al fronte date le tattiche di artiglieria e il grande consumo faceva si che non si riuscisse a produrre quanto l'artiglieria consumava. Questo fu addirittura evidenziato in un'intervista a Kitchener, che con grande ingenuità dichiarò appunto questa crisi.
Ma Wynn nel suo libro non affronta solo storie al fronte o di soldati collegati con la città di Enfield, poichè ci fa conoscere anche alcune delle piccole storie dimenticate dei civili alle prese con problemi di giustizia come lo studente di telegrafia Stanley White che deteneva un apparecchio telegrafico senza licenza. Ovviamente questo in tempi di guerra era un reato molto grave poichè poteva portare a trasmettere notizie proibite e farle così arrivare al nemico. Per fortuna per il giovane White tutto si risolse con una piccola ammenda e il sequestro dell'apparecchio. Un'altra storia interessante è quella della truffatrice Elizabeth Ann Reader che riuscì a far credere ad una associazione di sostegno per soldati e marinai che avesse un marito al fronte, cosa non vera, e che avesse bisogno di soldi. Questo reato, a differenza di quello precedente si risolse con una condanna alla reclusione.
Il libro come molti di questa serie presenta dei capitoli che esaminano gli anni di guerra e un'appendice che varia da città a città.
In questo caso abbiamo tre capitoli, nel primo è presentata una lista di VADS (Voluntary Aid Detachment) sia donne che uomini, persone che prestavano la loro opera nel curare i militari convalescenti. Un altro capitolo è quello dedicato all'Enfield War Memorial. L'ultimo capitolo riguarda una lista di soldati che si arruolarono pur non avendo i requisiti minimi per amor di patria e tornarono a casa.
Wynn anche in questo caso compila un libro che getta una luce interessante su una nota città inglese, nota perchè fabbrica di uno dei fucili più famosi e duraturi della storia. E' grazie a questi libri che la memoria di quella Guerra terribile sopravviverà anche nelle nuove generazioni.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Enfield in the Great War
Autore: Stephen Wynn
Pagine: 168
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Enfield-in-the-Great-War-Paperback/p/16478
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