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Tuesday, April 28, 2020

Code Breakers - Images of the National Archives di Stephen Twigge

La Gran Bretagna ha una lunga tradizione nella decifrazione dei codici e delle comunicazioni dei propri nemici. Questa parte essenziale della strategia con cui affrontare conflitti (e non solo) è stata raffinata negli anni a partire dall'epoca di Elisabetta I (e del suo segretario Francis Walsingham) fino ad arrivare a George Scovell, un ufficiale che aiutò Wellington nell'intercettazione dei comunicati tra generali francesi nella Guerra Peninsulare. 
Il libro che vi presento oggi racconta con immagini questa storia di decrittazioni e scoperte straordinarie che hanno cambiato il corso delle ultime due guerre, con un enfasi particolare ovviamente sulla macchina tedesca Enigma e il sistema Ultra che ne violò i segreti. 
Il libro, scritto dallo storico Stephen Twigge, fa uso delle immagini dei National Archives britannici, con la maggior parte delle foto che ritraggono documenti di estrema importanza riservati, durante la guerra, solo a pochi e fidati occhi. 
Recentemente , parlando di un altro libro (qui: https://oldbarbedwire.blogspot.com/2020/04/the-secret-capture-u-110-and-enigma.html ) ho presentato la storia della cattura dell'U-110 con la sua macchina Enigma e i suoi documenti che fecero fare passi enormi in avanti al team di "code Breakers" di Bletchley Park. Questa struttura che aveva avuto origine nella Government Code & Cypher School , era stata stabilita nella località di Bletchley Park e aveva reclutato i migliori matematici, decrittatori, giocatori di scatti e addirittura appassionati di enigmistica del Regno. Tra loro una parte importante la ebbe il famoso matematico Alan Turing , cui è dedicato un capitolo. Il suo sistema e la creazione di un calcolatore denominato Colossus aveva permesso , grazie anche ai raid, alle scoperte fortuite (sempre sapendo dove cercare) , grandi passi avanti nel prevedere anticipatamente le mosse delle forze dell'Asse. Ma tutto non aveva un esito scontato, ma era più simile ad una partita a scacchi, tra i decrittatori britannici e le forze tedesche che ricorrevano a nuovi metodi. Infatti la macchina Enigma era differente a seconda del servizio in cui veniva usata: molto più semplice quella dell'Heer, estremamente più complicata quella della Kriegsmarine, con quest'ultima che aveva addirittura otto rotori. Infatti dopo le scoperte del 1941, con i contributi enormi del ritrovamento dell'U-110 , vi fu un calo esponenziale degli affondamenti di mercantili nell'Atlantico. Ma il 1942, con le modifiche fatte ad Enigma dai tedeschi, resero la macchina quasi indecifrabile se non fosse stato per la cattura di un'altra (nuova) macchina. 
Il libro, più che mostrare foto di luoghi (Bletchley Park aveva l'apparenza di un campo con baracche e ogni sezione dei decrittatori lavorava in una baracca numerata) ci porta a conoscenza di documenti che descrivono bene l'attività di chi lavorava lì. Cos' è interessante notare la corrispondenza di Turing, Hugh Alexander e altri con Churchill per ottenere più risorse da Churchill con Churchill che da leader intelligente e illuminato capì l'importanza enorme di quella sezione e anzi volle conoscere ogni sviluppo importante delle decrittazioni (denominate "easter eggs"). E' un evento che si vede anche nel recente film con Benedict Cumberbatch e Keira Knightley "The Imitation Game" ed incentrato sulla vita di Alan Turing. 
Sono analizzati anche i rapporti tra intelligence americana e britannica nella condivisione dei segreti scoperti da Ultra (ovvero il nome dell'apparato di decodifica) e gli sviluppi post guerra con il mantenimento di un servizio ora chiamato London Communications Security Agency e sganciato dal MI6.
Il libro risulta estremamente interessante con il suo corredo di foto di documenti (tutti leggibili) e il riassunto degli sviluppi di un sistema che diede alle forze alleate la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale. 

Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Code Breakers - Images of the National Archives 
Autore: Stephen Twigge 
Pagine: 132



















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