Varsavia, capitale della Polonia, è stata, durante la Seconda Guerra Mondiale, al centro di ben 5 scontri militari che l'hanno completamente distrutta. Città simbolo del giovane stato polacco , ricreato dopo la Prima Guerra Mondiale , e non appena rinato già aggredito dalle forze sovietiche nei primi anni '20, Varsavia al pari della Polonia fu devastata dalla Seconda Guerra Mondiale.
Il libro che vi presento oggi, della serie "Images of War", narra con l'aiuto di una serie di fotografie (153) le 5 battaglie per il suo possesso.
Oggetto delle attenzioni tedesche sin dall'invasione che diede inizio al secondo conflitto mondiale, Varsavia fu assediata e distrutta come monito per tutta la nazione polacca, che dopo aver subito l'invasione nazista il 1 settembre, vide da oriente giungere anche l'invasione sovietica (17 settembre).
La Polonia fu così separata in due zone con la parte occidentale in mano nazista e quella orientale in mano sovietica. Allo stesso modo, nell'ottica di svilimento della capitale polacca, il centro della nuova provincia in mano tedesca fu spostato a Cracovia, con Hans Frank a presidere il nuovo Governatorato Generale della Polonia. Varsavia era invece governata da un altro funzionario militare.
Sin da subito, dopo la grande resistenza durata circa un mese, le forze della ex capitale polacca formarono un esercito clandestino denominato Armia Krajowa così da poter organizzare azioni di sabotaggio e di interruzione dei collegamenti verso il fronte orientale.
Allo stesso tempo però, Varsavia diventava il centro in cui riunire tutti gli ebrei con la costituzione del ghetto , una struttura che non esisteva precedentemente nella città. Questa creazione e la conseguente vita nel ghetto è descritta bene nel film "Il Pianista" di Roman Polanski. Le autorità ebraiche del Ghetto, assecondarono le forze tedesche nelle loro richieste, ma una minoranza combattiva fatta da giovani , uomini e donne, e grazie anche alla fornitura di armi da parte dell'Armia Krajowa, iniziò una rivolta nell'aprile del 1943, che fu repressa nel sangue e con la distruzione del ghetto e l'eliminazione dei superstiti ebrei. Ulteriore distruzione pioveva su Varsavia.
Nel giugno del 1944 iniziava l'Operazione Bagration, ovvero lo sfondamento delle linee tedesche sul fronte orientale da parte dell'Esercito Sovietico. Questa operazione iniziata in Bielorussia arrivò sino alle porte di Varsavia, tanto da spingere l'Armia Krajowa a iniziare una sua rivolta, il 1° agosto 1944. Tuttavia una disorganizzazione e il mancato intervento dei sovietici, respinti alle porte di Varsavia in una serie di contrattacchi tedeschi fecero fallire entro due mesi anche questo tentativo di rivolta con migliaia di cittadini di Varsavia morti. I russi fornirono in effetti pochi aiuti, ma ci fu sopratutto scarsa coordinazione. Varsavia fu distrutta come monito per i superstiti, e anche i pochi edifici sopravvissuti furono rasi al suolo. Terribili furono le azioni di alcune unità tedesche come la Brigata Dirlewanger e l'unità (composta da cosacchi e ex prigionieri sovietici) di Kaminski. Le forze polacche inquadrate nell'Armata Rossa cercarono un ricongiungimento con i pochi insorti che ancora resistevano ma furono respinti con grosse perdite oltre il fiume Vistola.
Varsavia vide la liberazione di quella che era ormai una città fantasma solo all'inizio del 1945, e i russi la descrissero come una città fantasma. Kruschev fu mandato personalmente da Stalin a riattivare elettricità e acqua, ma il lavoro per liberare la città dalle macerie e dalle migliaia di morti fu enorme. La Parigi del Nord, come veniva chiamata prima della guerra per i suoi viali e le sue opere artistiche e architettoniche non esisteva più, ma rinacque.
Il libro, come è consueto con questa serie , racchiude molte foto inedite ma in questo caso, specialmente per la sezione dedicata alla Rivolta del Ghetto, anche molte foto conosciute ma che non potevano non essere escluse. Questa serie di foto era stata inclusa nel rapporto a Himmler da parte di Jurgen Stroop, che trattò l'operazione come un impresa militare. La serie di foto della distruzione di una delle più belle città del mondo ci fa capire quanto altre città sono state fortunate nel non incontrare la stessa fine durante quella triste guerra.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: The Battle for Warsaw 1939-1945 - Rare Photographs from Wartime Archives
Autore: Anthony Tucker-Jones
Pagine: 119
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/The-Battle-for-Warsaw-19391945-Paperback/p/17113
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