Il libro di oggi, edito da Frontline Books e scritto da Austin J. Ruddy ci porta nel Regno Unito della Seconda Guerra Mondiale. Il Fronte Interno, oggetto di innumerevoli film, libri etc. è sempre stato affascinante ed oggi rivive quel periodo di sofferenza ma anche resilienza attraverso 100 oggetti caratteristici.Per la casa editrice Frontline infatti non è il primo libro riguardante 100 oggetti di un particolare conflitto, periodo o avvenimento storico. Già su questa pagina abbiamo parlato dei 100 oggetti della Guerra Anglo-Boera (qui: https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/03/the-anglo-boer-war-in-100-objects-war.html ) e oggi facciamo un bel salto in avanti verso gli anni del Blitz.
Austin J. Ruddy storico e appassionato collezionista di storie prima e di artefatti del Fronte Interno durante la Seconda Guerra Mondiale poi, è un'autorità in materia e ogni oggetto fotografato, proveniente dalla sua collezione racconta una storia. Alcuni oggetti colpisono per la loro tragicità, come l'oggetto numero 33, un certificato di morte di un civile dell'ottobre 1940. E' difficile guardando quel piccolo foglio burocratico e pensare che lì c'è una vita che è finita, molto probabilmente in modo orribile. E allo stesso modo fanno pensare i frammenti di bomba al numero 31. Chissà se hanno fatto delle vittime?
Uno dei documenti forse più emozionanti è la serie di mappe al numero 30. Queste sono le mappe della ricognizione pre-bombardamento tedesco che identificano gli obiettivi. Se leggiamo la città che è ritratta in questa mappa possiamo leggere che è Coventry, la città simbolo insieme a Londra della distruzione da parte della Luftwaffe.
Ma non ci sono solo oggetti che tradiscono la loro drammatica storia nel libro. Molti sono infatti gli oggetti che hanno una storia divertente o spensierata come i manuali per l'addestramento alla guerriglia spuntati come funghi, o quelli per cucinare con il poco cibo razionato (oggetti 22 e 59), così come le canzoni simbolo della resilienza britannica (oggetto 63) o addirittura i fumetti (oggetto 65). Tuttavia quello che prevale nel libro e giustamente è l'attenzione per tutte quelle piccole organizzazioni che si distinsero in vari settori nella gestione delle emergenze di guerra. E' ovvio che il pensiero va alla LDV (Local Defence Volunteers) poi divenuta Home Guard(oggetto 17) ma sopratutto ai pompieri dell'AFS (Auxiliary Fire Service) , con gli oggetti 15, 40 e poi 53 (riguardante il NFS , ovvero il National Fire Service, organismo che prese il posto dell'AFS). Ma non si dimentica il grande contributo femminile con l'oggetto 75, ovvero un cappello del Women's Voluntary Service che derivava dall'ARP (Air Raid Protection) con tutta una serie di compiti di aiuto alla popolazione. E poi il Women's Land Army, mani femminili nell'agricoltura per sostituire gli uomini chiamati al fronte.
Il libro segue una traiettoria cronologica e quindi nella seconda metà iniziamo a trovare oggetti che non si collegano più al Blitz e alla paura di essere bombardati e quindi con l'arrivo degli americani in vista dell'invasione europea abbiamo una giacca di uniforme americana (oggetto 72) o una foto del grande Glenn Miller (89) ma anche un ritorno alla paura del 1940 con le famigerate V1 e V2 tedesche (oggetti 87 e 93) o con il sempre presente tributo di vite umane civili dovuto ad incidenti aerei come quello di Freckleton in cui 61 persone furono uccise da un B24 americano che precipitò sul villaggio(oggetto 90).
Che dire di più? Il libro è una scoperta e una riscoperta pagina dopo pagina con degli oggetti inusuali, tragici, tristi, divertenti, emozionanti che ci raccontano il Fronte Interno britannico in una luce nuova. Un libro che non potrà mancare sullo scaffale di appassionati di storia militare e sociale della Seconda Guerra Mondiale.
Un grazie di cuore a Frontline Books per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: The Home-Front 1939-1945 in 100 Objects
Autore: Austin J. Ruddy
Pagine: 212
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/The-Home-Front-19391945-in-100-Objects-Hardback/p/16852
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