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Monday, April 8, 2019

Mozambican Civil War - Marxist-Apartheid Proxy 1977-1992 di Stephen Emerson

La serie "Cold War 1945-1991" è forse una delle serie più interessanti edite da Pen&Sword Books, perchè porta il lettore delle nuove generazioni (e non solo) a conoscere conflitti che sono stati dimenticati o che dalla bibliografia mainstream non hanno ricevuto l'attenzione necessaria che meritavano. In questo caso, nel libro scritto da Stephen Emerson esaminiamo la guerra civile che seguì l'indipendenza del Mozambico dal Portogallo nel 1975. Una guerra civile che fu frutto di un disegno preordinato da paesi vicini per contrastare l'influenza comunista e l'infiltrazione di guerriglieri lungo confini poco difendibili. Infatti il Mozambico, posto sul versante orientale dell'Africa del sud e confinante a sud e ad ovest con Sud Africa e Rhodesia, subito dopo l'indipendenza divenne un porto franco per i guerriglieri che minavano i due governi, quelli dello ZIPRA (Zimbabwe People's Revolutionary Army)  che miravano a rovesciare il governo Rhodesiano (oggi Zimbabwe)e dell'ANC (African National Congress) che invece si opponevano al regime di apartheid in vigore nel Sud Africa. Per contrastare il FRELIMO (ovvero la forza militare che aveva liberato il Mozambico dai portoghesi e che ora stava completando la sua transizione da forza guerrigliera a esercito del paese) nel suo appoggio a ZIPRA e ANC, la Rhodesia, tramite un oscuro ed efficace lavoro di intelligence, rifornimenti, supporto diretto e indiretto, creò un'organizzazione guerrigliera anti-comunista per la liberazione del Mozambico, denominata RENAMO (Resistencia Nacional Mocambicana) e capeggiata dal carismatico Andrè Matsangaissa. Questa da piccola forza contese il territorio dapprima in alcune zone e poi espandendosi sempre di più. Il presidente del Mozambico, Samora Machel si trovò quindi a fronteggiare una guerriglia aiutato però da una serie di consiglieri sovietici e del blocco orientale. Matsangaissa rimase ucciso in uno scontro a fuoco nel 1979, e il suo posto venne preso da Alfonso Dhlakama. Le carte in tavola, in questa lunga guerra piena di risvolti molto spesso decisi fuori dai confini del paese, cambiarono quando la Rhodesia divenne Zimbabwe, così che la RENAMO venne a perdere i suoi sponsor rhodesiani. Infatti lo Zimbabwe, ora presieduto da Mugabe era diventato solidale con il Mozambico e il FRELIMO. Però in questo momento subentrò il Sud Africa nell'organizzare di nuovo RENAMO, così che il fuoco della rivolta divampò nuovamente. Il 19 ottobre 1986, il Tupolev che trasportava Samora Machel cadde, ma Chissano, ministro degli esteri mozambicano  subentrò nel governo dello stato e continuò la lotta. Allo stesso tempo nuove forze solidali con il governo mozambicano si univano alla lotta contro RENAMO, tra questi lo Zimbabwe, Tanzania, Malawi. Il fatto che il Mozambico sotto Chissano, cercò di dialogare col mondo occidentale(arrivarono anche diversi consiglieri britannici a riorganizzare le forze del FRELIMO in chiave anti insurrezionale) fece in modo da isolare ed estremizzare la lotta, e in seguito, la caduta del blocco sovietico tolse ogni ragion d'essere alla guerriglia anticomunista di Dhlakama. Solo grazie alla Chiesa, si riuscì nel 1992 e dopo molte consultazioni, arrivare ad una pace (con i colloqui di Roma ed anche grazie alla mediazione italiana) che vide la fine di una guerra durata 15 lunghi anni e che distrusse un paese con milioni di profughi e di morti civili. Stephen Emerson in questo libro riesce a creare una narrativa per una guerra spezzettata in molte fasi che è veramente ammirevole, infatti non è facile destreggiarsi tra la geografia del Mozambico e tra le molte sigle presenti, ma Emerson riesce a tenere desta l'attenzione su un conflitto che fa capire quanto spesso certe guerre possano risultare inutili e sopratutto deleterie per entrambe le parti in lotta. Non conoscevo molto della guerra civile mozambicana ma devo dire che questo libro ha attirato la mia attenzione su questo argomento, sul coinvolgimento di Rhodesia prima e Sud Africa poi e sulla situazione militare e politica in quell'angolo di Africa.







Un grazie di cuore a Pen&Sword Books per avermi fornito questo interessante libro.

Titolo: Mozambican Civil War - Marxist-Apartheid Proxy 1977-1992
Autore: Stephen Emerson
Pagine: 128
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Mozambican-Civil-War-Paperback/p/15740

Altri libri della serie "Cold War 1945-1991" recensiti sul blog:
https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/03/angolan-war-of-liberation-colonial.html

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