Le memorie della Seconda Guerra Mondiale, in questo tempo che sta vedendo sempre più assottigliarsi le schiere dei veterani sopravvissuti, rivestono un'importanza ancora maggiore. E Pen&Sword pubblica delle interessantissime memorie di un reduce che militò in una formazione molto controversa: le SS Lettoni della 15a Divisione SS. Mintauts Blosfelds da Riga descrive con molta lucidità l'arrivo dei tedeschi "liberatori" nel 1941 e la liberazione della sua città natale. Una buona parte dei lettoni era molto più affine etnicamente ai tedeschi e quindi fu con gioia che accolsero i primi tedeschi nella tarda estate del 1941. La Lettonia infatti era stata "sovietizzata" nel 1939 e i lettoni vedevano di cattivo occhio i sovietici, che limitavano la loro libertà e indipendenza raggiunta subito dopo la Prima Guerra Mondiale.
Blosfelds (nato nel 1924) più tardi verrà arruolato nella Legione Lettone delle Waffen SS che poi diverrà la 15a divisione SS (più tardi verrà formata anche un'altra divisione, la 19a).
Il racconto dei suoi anni di guerra , lui che avrebbe ricevuto il battesimo del fuoco in un esercito che già si stava ritirando dagli enormi spazi di Russia, è asciutto ma non privo di passione e interesse.
Molte sono le memorie della guerra di Russia, da "Il Soldato Dimenticato" di Guy Sajer a "Grenadiers" di Kurt "Panzer" Meyer(sebbene egli parli di tutta la guerra), ma in questo caso Blomsfelds manca del lirismo di Meyer o del surrealismo di Sajer (che assume una dimensione quasi onirica a volte), il racconto dei suoi anni è semplice, ma traspare dalle sue parole l'amore per la sua terra (che egli dovrà poi abbandonare stabilendosi in Inghilterra) e la tristezza per perdita di quei territori, che finiranno di nuovo sotto il dominio del blocco sovietico. Il libro descrive tutti quei piccoli scontri di retroguardia, che videro protagonisti un enorme esercito avanzante e sacche di sopravvissuti di varia estrazione o Kampfgruppen (il termine con cui i tedeschi designavano delle formazioni combattenti disorganiche che venivano assemblate con varie unità) che cercavano di ritirarsi su posizioni più difendibili.
Blosfelds in tutto questo descrive le azioni sue e dei suoi camerati, ed il senso di resilienza e cameratismo traspare dalle sue parole. Molto spesso si trovò insieme a soldati tedeschi e la sua conoscenza della lingua tedesca lo rendeva utile come interprete o semplicemente lo portava a socializzare maggiormente rispetto ai suoi commilitoni lettoni.
L'ultima parte del libro è in forma di diario, infatti la prigionia che lui passò con gli alleati occidentali (arrendersi ai russi avrebbe significato la morte) non permetteva di scrivere più che poche righe giornalmente.
Le memorie di Mintauts Blosfelds curate dalla figlia Lisa sono un interessantissimo punto di vista sul modo di pensare e sul conflitto affrontato da un ragazzo dei paesi baltici, che furono al centro della guerra a più riprese. L'interesse ulteriore è dato dal fatto che Blosfelds è un narratore onesto e quello che descrive è importante per capire un altro punto di vista sulla Seconda Guerra Mondiale.
Un grazie di cuore a Pen&Sword Books per avermi concesso il libro per la recensione.
Titolo: Stormtrooper on the Eastern Front - Fighting with Hitler's Latvian SS
Autore: Mintauts Blosfelds
Pagine: 205
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Stormtrooper-on-the-Eastern-Front-Paperback/p/16185
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