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Monday, August 30, 2021

The Liberation of Marguerite Harrison - America's First Female Foreign Intelligence Agent di Elizabeth Atwood

 Il libro che vi presento oggi è un viaggio in tutti i sensi possibili. Un viaggio nella storia fino agli inizi del 20° secolo, un viaggio nel mondo, attraverso le avventure della protagonista, sapientemente narrate dalla giornalista Elizabeth Atwood. Ma chi è la protagonista che campeggia sulla copertina , con lo charme di un'attrice del cinema muto? Marguerite Harrison fu molte cose nella sua vita e tra queste anche attrice , sebbene questa esperienza sia durata pochissimo. 

Marguerite Harrison  nata Baker è una delle donne più enigmatiche del periodo, sicuramente di un'intelligenza superiore alla media, nacque in una famiglia dell'alta borghesia del Maryland, in un periodo in cui le donne non erano ancora emancipate dalle lotte femministe che si svolgevano al di là dell'oceano e non solo. 

I suoi anni di gioventù passarono tra l'alta società  e in in quel periodo conobbe suo marito, Thomas Harrison, da cui ebbe un figlio, Thomas detto Tommy. Fu forse la morte del marito a cambiare la sua vita , a far emergere un lato fino ad allora represso, e grazie all'aiuto del cognato Albert Ritchie, ottenere un posto di giornalista al The Baltimore Sun. Da lì, gli eventi presero una piega completamente imprevista o forse Marguerite seguì solo il suo istinto. Con una propensione per l'apprendimento delle lingue, direi un dono, si offrì come informatrice o "spia" presso il Military Intelligence Division dell'US Army, che nel 1918, finalmente era entrato in guerra contro le Potenze Centrali cui avrebbe dato il colpo di grazia. Qui inizia la vera avventura di Marguerite, donna enigmatica come poche che attraverso un lavoro di raccolta informazioni in Germania finì per andare incontro a situazioni drammatiche nella Russia della Rivoluzione e della Guerra Civile. Qui incontrò figure di enorme carisma, come la sua nemesi, il funzionario bolscevico Solomon Mogilevsky, verso il quale il suo atteggiamento non fu mai chiarito. Così come molte delle sue azioni rimangono enigmatiche ancora oggi, tra resoconti contraddittori del suo periodo di prigionia nel famoso carcere della Lubyanka a Mosca, o dei suoi rapporti con altri agenti e giornalisti al tempo stabilitisi per scelta o contro voglia in quella Russia sull'orlo della tragedia. 

L'autrice del libro, Elizabeth Atwood,  in modo chiaro segue vicende che possono confondere il lettore, poichè Marguerite, che scrisse alcune opere sui suoi viaggi, non sempre rivelò tutto, e quindi è necessario rifarsi anche ad altre fonti. Merian C. Cooper, avventuriero, pilota nell'aviazione polacca, prigioniero insieme a Marguerite, poi produttore e regista cinematografico, fu una delle sue amicizie, una di quelle figure "larger than life" che spesso la Harrison incontrò nei suoi anni di spia. Da lei aiutato in prigione, egli fu strumentale nel proporre , dopo la fine della guerra, un viaggio (su cui la genesi non è molto chiara, sempre stando alle fonti)per la realizzazione di un film, "Grass", che narra la transumanza, o migrazione di una tribù mediorientale.  Un epico viaggio con Marguerite come attrice che però celava i propositi di una raccolta d'informazioni per il governo americano, in un periodo in cui le grandi potenze lottavano per accaparrarsi concessioni petroliferi in posti che ancora oggi sono d'attualità. 

Marguerite Harrison fu strumentale nel creare la Society of Women Geographers e il Children's Hospital di Baltimore, ma molti aspetti della sua vita sono ancora oscuri, così come in reltà le sue motivazioni. Questa donna, per anni sulle prime pagine dei giornali, spinta forse da un ego enorme, ma che sicuramente era anche supportato da una grandissima intelligenza e comprensione dell'animo umano, di ogni nazione, in un tempo in cui ogni paese aveva le sue tradizioni e le sue differenze, fu senza dubbio una figura interessante, sebbene non si possa dire che si sia battuta per i diritti delle donne, se non indirettamente. Ma la sua vita fu un esempio, un punto di svolta, una linea tracciata , un punto di non ritorno per far comprendere che le donne potevano fare alcune cose al tempo precluse e farle in molti casi meglio dell'uomo. Forse Marguerite non sempre fu coerente, non sempre le sue intenzioni furono limpide, facendo trasparire un'inquietudine di fondo, ma certamente il suo lascito merita di essere conosciuto e le sue avventure narrate , e questo libro le rende giustizia. Una figura che credo meriterebbe di essere conosciuta con un film o una serie TV. 

Un grazie di cuore a Naval Institute Press per avermi fornito il libro per la recensione.


Titolo: The Liberation of Marguerite Harrison - America's First Female Foreign Intelligence Agent 

Autore: Elizabeth Atwood 

Pagine: 320

Link: https://www.usni.org/press/books/liberation-marguerite-harrison



Sunday, August 22, 2021

The Pegasus Diaries - The Private Papers of Major John Howard DSO di John Howard & Penny Bates

 "Reggerete finchè non vi sostituiranno" è la frase che ricorre lungo uno dei pezzi più significativi e forse più emozionanti del film bellico del 1962 "Il Giorno Più Lungo". Quella frase, pronunciata insistentemente sullo sfondo dell'azione che mirava alla cattura dei due ponti sul Canale di Caen e sul fiume Orne , ponti che avrebbero salvaguardato il lato orientale del fronte di invasione, era l'ordine dato al Maggiore John Howard della Compagnia D del reggimento Ox&Bucks , trasportato in aliante proprio per la cattura dei due ponti, nelle prime ore del 6 giugno 1944. 

Come capitava spesso con i vecchi film , la parte del Maggiore Howard era stata data a un attore di discreto successo, Richard Todd, che aveva fatto la guerra e aveva combattuto proprio in quell'azione (ma in un'altra unità). Ma qui sto divagando, preso dalla mia passione per tutto ciò che riguarda Overlord , ovvero lo sbarco in Normandia. Quello che vi presento oggi è l'originale libro che riporta e memorie del vero Maggiore John Howard, ribattezzate "The Pegasus Diaries" a cura sua e della figlia Penny Bates. 

Il libro edito da Pen&Sword è uno sguardo a un ufficiale il cui compito fu forse il più delicato tra tutti quelli assegnati alle forze aviotrasportate, perchè dal lato orientale sarebbe potuto arrivare il contrattacco dei corazzati tedeschi che avrebbero spazzato via le truppe sbarcate da poco. Howard descrive la sua vita facendo affidamento sulle note riportate nei suoi diari. Egli è un ufficiale britannico venuto su dai ranghi, non certo da Sandhurst o dalle scuole specializzate, e questo è un particolare che egli evidenzia lungo tutto il racconto, godibile della sua avventura militare. Ma la forza di volontà , l'applicazione ferrea e l'addestramento lo portano a essere scelto per il compito più difficile, quello che lo condurrà alla fama imperitura e alla sua decorazione (il Distinguished Service Order) . Tuttavia questo libro non è il racconto di quelle poche ore vicino ai ponti catturati (fortunatamente con poche vittime) e dei giorni seguenti in cui invece l'unità fu quasi decimata (e lo stesso Howard fu ferito). E' anche il racconto di un uomo e di una famiglia nell'Inghilterra dei tempi di guerra, di John e Joy e le loro famiglie alle prese con le ristrettezze di una economia in pieno sforzo bellico. Sembra incredibile a dirsi oggi, in cui qualsiasi persona che compia un gesto eroico riceve premi, interviste, possibilità di cambiare la propria vita. Ma a quei tempi in cui l'eroismo era giornaliero pochi avrebbero riconosciuto l'importanza di Howard e della sua azione.  

Howard è un uomo orgoglioso che spesso rivela un carattere intrattabile e che viene sostenuto da un'altra eroina della storia, sua moglie Joy. Egli le rende omaggio, poichè se chi andava a combattere era certamente esposto a rischi, non meno importante era il ruolo e il pericolo a cui erano sottoposti le donne che rimanevano a casa. L'amore per i due figli piccoli, Terry e Penny (che ha curato la stesura del libro) traspaiono allo stesso modo dai diari. 

Questo testo fu utilizzato per scrivere il miglior libro sull'azione di Pegasus (come fu ribattezzato in seguito il ponte sul canale, in onore del simbolo della 6a Divisione Aviotrasportata) ovvero "Pgasus Bridge" di Stephen Ambrose, quindi chi volesse conoscere tutta l'azione e non solo la parte giocata dalla Compagnia D di Howard deve fare riferimento a quel testo. Tuttavia il libro è piacevole perchè non si può non empatizzare con Howard, un uomo coraggioso e anche sfortunato (fu vittima di un grave incidente stradale alla fine del 1944) , che non si tirò mai indietro e che solo negli anni vide riconosciuta l'enorme importanza della sua azione. Il libro è corredato da bellissime foto che lo ritraggono con vari membri della sua unità, nomi che entrarono nella leggenda, e con avversari negli anni '80 dello scorso secolo, come Hans Von Luck, comandante delle forze corazzate tedesche. 

Che dire di più, Howard fu una grande personalità, un uomo semplice e un grande soldato, il libro che ho recensito è un must per chiunque voglia conoscere l'uomo che fu alla base del successo della cattura di Pegasus Bridge e del ponte sull'Orne. 

Titolo: The Pegasus Diaries - The Private Papers of Major John Howard DSO 

Autore: John Howard & Penny Bates

Pagine: 198

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/The-Pegasus-Diaries-Paperback/p/1778











Sunday, August 15, 2021

A Passionate Prodigality - Fragments of Autobiography di Guy Chapman

 Sebbene il ritmo estivo delle recensioni sia un po' rallentato, il libro di oggi merita di essere discusso in modo approfondito. Siamo di fronte infatti ad uno dei capolavori usciti dalle trincee della Grande Guerra, "A Passionate Prodigality", ovvero il resoconto degli anni di guerra di Guy Chapman, memorie che vengono costantemente citate e incluse in altri libri. 

Il libro, pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1933 e in questa edizione da Pen&Sword nel 2019, è uno dei classici della memorialistica della Grande Guerra. Chapman con la sua scrittura ricca di particolari , è ufficiale del 13° Battaglione dei Royal Fusiliers, che facevano parte della 111a Brigata della 37a Divisione. Il suo racconto , pieno di aneddoti buffi, allegri, raccapriccianti, terribili, è il racconto di una guerra che piano piano perde senso per chi la racconta, che diventa routine bestiale. E' qualcosa che credo abbia stupito i lettori nel 1933 come stupisce e commuove oggi, con una forza non diminuita. 

La sua testimonianza di fatti accaduti è stata utilizzata spesso nei saggi sulla Grande Guerra, Chapman è testimone fedele di quello che accadde, e sebbene sia stato relativamente fortunato, andando il più delle volte a ricoprire ruoli di amministrazione nel battaglione di cui faceva parte, il racconto della guerra , anche se filtrato spesso attraverso esperienze indirette restituisce in gran parte quella che fu l'esperienza di guerra. Il linguaggio particolare, le abitudini indotte da una guerra fatta in trincea, a nascondersi e sporcarsi , il senso di fatalismo dei Tommies britannici prendono vita, tanto che forse per fruire al meglio di questa opera è essenziale conoscere il modo di parlare del soldato britannico che si sviluppò lungo quei terribili 4 anni in Francia. Il libro , diviso in tre grandi parti è proprio una descrizione di quel disincanto che provarono quelle migliaia di volontari dei battaglioni Kitchener dal 1914 alla fine della guerra. 

"The Amateurs", "The Professionals", "The Grognards" descrive esattamente quel mutamento di prospettive che accompagna la crescita o la perdita di innocenza dei soldati e degli ufficiali. La mancanza di senso di una guerra ormai difficilmente decifrabile o valida, il disincanto di chi era partito con principi e valori vittoriani e ora vedeva il vero volto di una guerra meccanica, brutale, nichilistica. 

I brani del libro di Chapman sono stati utilizzati anche da altri storici per il loro valore immediato e fedele della psicologia dei combattenti. Uno di quei brani è il famoso racconto della brutalità conseguente all'azione , alla deumanizzazione anche dei soggetti più sensibili o con principi, ovvero l'atto, da parte di un decorato con la Medaglia del Terremoto di Messina (nel 1908 vi fu un terribile terremoto a Reggio e Messina, nel sud Italia in cui accorsero per aiutare le forze navali di molti paesi tra cui la Gran Bretagna) durante il primo giorno della Battaglia della Somme, con l'uccisione a sangue freddo di prigionieri tedeschi. Il brano viene utilizzato nel bellissimo libro del grande John Keegan "Il Volto della Battaglia", che descrive l'esperienza di combattimento atrraverso tre grandi battaglie della storia britannica, Azincourt, Waterloo e la Somme. 

Che dire di più? "A Passionate Prodigality" è come uno di quei grandi quadri pieni di personaggi, come "La Ronda Notturna" di Rembrandt, che meritano più visioni per apprezzarne in pieno la bellezza, e ad ogni sguardo ti fanno scoprire nuovi dettagli. Il libro allo stesso modo merita più  letture per apprezzarne a pieno ogni sfumatura di quella che è una scrittura ricca, piena di pathos e particolari. Un libro che è un classico e che merita di stare nella libreria di ogni appassionato della Grande Guerra.

Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: A Passionate Prodigality - Fragments of Autobiography 

Autore: Guy Chapman

Pagine: 288

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/A-Passionate-Prodigality-Hardback/p/16219