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Thursday, May 30, 2019

Hitler's Defeat on the Eastern Front - Rare Photographs from Wartime Archives di Ian Baxter

In questo bel libro della serie "Images of War" della Pen&Sword Books il tema trattato è la sconfitta delle forze tedesche sul fronte orientale. Il lasso temporale coperto da questo volume va da Kursk (estate 1943) alle ultime battaglie del 1945. Curato da Ian Baxter (un'autorità nel campo dell'iconografia dell'esercito tedesco nella seconda guerra mondiale) il libro presenta un numero impressionante di foto, per me che ho numerosi volumi dedicati all'esercito tedesco quasi tutte sconosciute o inedite. Le fonti sono molte, tra archivi di guerra, albi privati, reportage per giornali di propaganda specializzati e le foto ritraggono tutte le unità tedesche, anche se ho constatato che gran parte di queste sono Waffen SS (la cui organizzazione si ingrandì enormemente durante gli ultimi anni di guerra), tuttavia sono presenti moltissime foto dell'Heer e anche alcune delle formazioni di fanteria della Luftwaffe (una delle misure disperate dello sforzo bellico tedesco, dirottare il personale dell'aviazione a combattere come fanteria) . Il libro, diviso in 5 capitoli, più 4 brevi appendici ci porta dalla gigantesca battaglia di Kursk che fu l'ultima offensiva tedesca a est, fino alla ritirata su linee più difendibili e alla terribile offensiva Bagration da parte dei sovietici , versione sovietica dell'Offensiva Barbarossa di 3 anni prima e che portò in pochissimo tempo uno sfinito esercito tedesco fino ai vecchi confini del Reich. Interessanti sono le foto che ritraggono i soldati tedeschi sulla neve, forse ormai abituati al clima dopo l'ecatombe del 1941 alle porte di Mosca, ma allo stesso tempo molto evocative.
Non solo i soldati sono il soggetto di questo bel libro ma anche gli armamenti, molte infatti sono le foto di cannoni, semoventi e anche qualche carro armato. Le didascalie sono molto informative e descrivono al meglio ciò che possiamo vedere nelle foto. Ogni capitolo è preceduto da un esaustivo resoconto delle battaglie e della situazione bellica del momento descritto, Baxter sa di cosa parla e il libro è utile anche per conoscere e andare a ritrovare velocemente eventi salienti degli scontri sul fronte orientale.
Le appendici finali sono utili perchè sono dedicate alle Armi ed Equipaggiamento delle Waffen SS (appendice 1) , Organigramma della Divisione di fanteria , Panzergrenadier, Brigata Panzer/ Panzer Grenadier, Quartier Generale Divisione Wehrmacht (appendice 2), Uniformi da Combattimento delle Waffen SS (appendice 3), Uniformi da combattimento della Wehrmacht (appendice 4).
Nonostante copra un tema che ha fatto scrivere milioni di libri e migliaia di libri fotografici sono certo che questo libro, scritto e curato dall'ottimo Ian Baxter, presenta foto inedite e di assoluto interesse per qualunque appassionato di Seconda Guerra Mondiale e forze armate tedesche.

Un grazie di cuore a Pen&Sword Books per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Hitler's Defeat on the Eastern Front - Rare Photographs from Wartime Archives
Autore: Ian Baxter
Pagine: 157
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Hitlers-Defeat-on-the-Eastern-Front-Paperback/p/1951


















Wednesday, May 29, 2019

Painting Wargames Figures - WWII in the Desert di Andy Singleton

Il libro di oggi è dedicato a chiunque voglia cimentarsi nei wargames con miniature di 28 o 20mm.
Il tema trattato nel bel libro di Andy Singleton, edito da Pen&Sword Books riguarda le miniature che riproducono gli eserciti che si affrontarono nel teatro di guerra nordafricano dal 1940 al 1943. In questo caso quindi vedremo come colorare soldatini britannici, italiani, tedeschi e americani.
Il libro è composto di 2 parti divise in modo ineguale in 8 capitoli. I primi due capitoli sono dedicati alle basi, ed il primo in particolare è quello che illustra gli attrezzi del mestiere (pennelli, coltelli, pitture varie) insieme ad alcune tecniche tipiche del pittore di miniature. Questi primi due capitoli costituiscono la prima breve parte del libro.
La seconda parte è dedicata ai figurini veri e propri. Ogni capitolo ci porta a vedere come si colora un figurino di un particolare esercito (abbiamo detto che sono i 4 principali eserciti che si sono fronteggiati in N. Africa), con un livello di maestria e di effetto sempre maggiore. Quindi il primo figurino ad essere colorato a livello " conscript" (recluta) è un rappresentante delle armate del Commonwealth. Dopo una breve introduzione riguardante i fatti salienti che coinvolsero l'esercito britannico e dei dominions nella guerra in Nord Africa (lo stesso accade con glialtri eserciti nei seguenti capitoli), si passa , step dopo step, a colorare il nostro soldatino. In seguito nello stesso capitolo vedremo come rendere il nostro figurino sempre più dettagliato nell'apparenza con i livelli "regular" (regolare) e "elite" . Quest'ultimo livello è molto bello a vedersi e grazie alle tecniche di ombreggiature e lumeggiature molto realistiche.
Lo stesso schema viene usato per il soldato italiano (qui siamo di fronte ad un figurino in metallo però che ovviamente richiede alcuni accorgimenti differenti sulla posa della pittura). Seguono poi i soldatini americano (gli americani sbarcarono in N. Africa con l'Operazione Torch e avanzarono da ovest per congiungersi con le forze britanniche da est) e infine un soldatino tedesco. Ogni step della pittura dei soldatini è accompagnato da uno schema che riporta i colori utilizzati con l'equivalente codice dei colori Vallejo (mi sento di approvare questa scelta perchè trovo che siano tra i migliori colori disponibili sul mercato). La scelta di riportare i veri colori in questa tabella la trovo molto utile, da modellista dilettante spesso mi sono trovato a comprare un colore che "ad occhio" poteva andare bene per un particolare del mio figurino salvo poi pentirmi capendo di aver comprato un colore che non andava bene per quello che avrei dovuto colorare.
I due capitoli finali riguardano un utilissimo modo di dipingere la mimetica stile  da paracadutista tedesco che presenta sempre dei piccoli problemi su quale colore scegliere e come creare i disegni mimetici. Credetemi, l'effetto finale sul piccolo fallschirmjager è estremamente realistico!
L'ultimo capitolo è dedicato alla creazione di una base realistica che valorizza il nostro figurino.
Una breve e interessante appendice riguardante i produttori di figurini in scala 20 e 28 mm conclude il libro.
Questo libro è utilissimo non solo a chi vuole cimentarsi nel riprodurre realistiche miniature per i propri wargames incentrati sulla campagna nel Nord Africa, ma anche con i dovuti accorgimenti a chi vuole cimentarsi in diorama con altre scale quali la 1/72. Il libro è chiaro, ed anche chi ormai è "del mestiere" potrà trovare elementi di interesse che faranno sì che questo libro non possa mancare in ogni libreria di appassionati modellisti e wargamers.
Un grazie di cuore a Pen&Sword Books per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Painting Wargames Figures - WWII in the Desert
Autore: Andy Singleton
Pagine: 157
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Painting-Wargaming-Figures-WWII-in-the-Desert-Paperback/p/15530


















Monday, May 27, 2019

Keystone of 22 SAS - The Life and Times of Lieutenant Colonel J. M. (Jock) Woodhouse MBE MC di Alan Hoe

Il libro di oggi è dedicato ad una figura estremamente interessante nel panorama militare britannico: il Tenente Colonnello John Woodhouse.
I SAS erano il famoso reggimento utilizzato dalle forze britanniche per le incursioni dietro le linee italotedesche nella guerra del Nord Africa. Dotati di caratteri estremamente poliedrici, estrosi, quasi non militari (se per militari intendiamo routine, disciplina, attenzione alle regole) questi soldati ebbero enorme successo nelle loro azioni di sabotaggio nelle enormi distese del deserto. Dopo la guerra, quando la contrapposizione tra Blocco Sovietico e NATO li aveva messi da parte i SAS furono smantellati, con quei soldati che avevano prosperato nelle sue fila di ritorno ai loro reggimenti di origine. 
La storia di Woodhouse incontra quella dei SAS nel dopoguerra, e credo che i destini si siano incrociati per molte affinità. Woodhouse, come narra Alan Hoe, anch'egli membro dei SAS, vicino al Tenente Colonnello sia in servizio che negli ultimi anni di vita, aveva militato nella 78a Divisione Britannica detta "Battleaxe" (dal suo simbolo) e si era dimostrato un grande sperimentatore di nuove tattiche (la "Battle Patrol") . Dapprima egli viene reclutato per le sue qualità da un altro mostro sacro delle forze speciali britanniche , "Mad Mike" Calvert, un personaggio "larger than life" che aveva militato nei Chindits (speciali unità combattenti dietro le linee giapponesi create da Orde Wingate) , per aiutare i Malayan Scouts come ufficiale d'intelligence. In Malesia c'era una crisi dovuta al fatto che terroristi comunisti cinesi riuscivano a infiltrarsi attraverso la giungla mettendo in pericolo il fragile equilibrio del paese. 
Da qui il ruolo delle forze speciali si allarga e i SAS vengono ritenuti indispensabili anche nel dopoguerra, aiutando a contrastare forze terroristiche nella giungla e anche in altri teatri. Woodhouse lega il suo nome al 22 SAS di cui diventa la "Chiave di Volta" , perfezionando tattiche, routine, addestramento che sperimenta egli stesso. 
Il libro ci guida nella sua vita e ci illustra come quest'uomo avesse un'attenzione meticolosa al suo lavoro ma come avesse anche un carattere che lo rendeva amato dalle truppe che comandava. 
Nel libro possiamo anche esaminare come era la vita di un ufficiale nell'esercito britannico del dopoguerra, con conseguenti riduzioni (i SAS erano a rischio di smantellamento più volte e altri reggimenti furono amalgamati o depennati dall'ordine di battaglia) . E' grazie a uomini come Woodhouse che i movimenti terroristici furono sconfitti sul campo e non solo sia in Malesia, che più tardi nel Borneo (Borneo Confrontation) , con tattiche che sfruttavano al meglio i segreti appresi nei lunghi pattugliamenti nella giungla.
Il libro è un omaggio a una figura che riuscì a plasmare un'unità a sua immagine e somiglianza e che merita per questo di essere conosciuta e apprezzata. Jock Woodhouse era un grande soldato e un grande uomo. 

Un grazie di cuore a Pen&Sword Books per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Keystone of 22 SAS - The Life and Times of Lieutenant Colonel J. M. (Jock) Woodhouse MBE MC 
Autore : Alan Hoe
Pagine: 242














Sunday, May 26, 2019

Battle of the Odon di Georges Bernage

La recensione di oggi è dedicata a un bel libro, parte di una serie di libri scritta dallo storico Georges Bernage  che tratta degli scontri che infuocarono la Normandia nell'estate del 1944 subito dopo gli sbarchi alleati del 6 giugno.
Questo libro, originariamente pubblicato dalla casa francese Heimdal e poi opportunamente tradotto per il mercato inglese da Pen&Sword è un libro pieno di informazioni e fotografie fantastiche. Il tema trattato è la Battaglia dell'Odon.  L'Odon è un piccolo fiume che forma una valle nei pressi di Caen, obiettivo immediato dei britannici sul fronte sinistro dello sbarco (est). Questa città vide degli scontri furiosi per due mesi, dallo sbarco fino al 6 agosto. In questo libro si descrive la seconda delle operazioni per aggirarla da sud e superare quindi le difese tenaci delle forze tedesche. L'Operazione Epsom (preceduta dalla minore Operazione Martlet, anch'essa descritta nel libro) vide contrapposte le forze britanniche dell' VIII° Corpo guidate dalla 15a Divisione (Scozzese), dalla 43a (wessex) e dalla 53a (Gallese) e da forze corazzate della 11a Corazzata ai soldati tedeschi, inferiori in numero, della 12a Divisione SS HitlerJugend.
Il terreno frammentato vide la penetrazione dei britannici fino alla famosa Collina 112 che fu luogo di aspri combattimenti.
Il libro presenta una narrazione equidistante, con testimonianze di ambedue le parti. Come scritto su le foto sono molte e , per me , quasi tutte sconosciute. Tante le foto dei combattenti citati nelle testimonianze con moltissime foto dei luoghi come apparivano nel 1944 e come appaiono oggi.
Questo costituisce un valore aggiunto nel libro, dando le dimensioni del terreno dove le forze si trovavano a lottare. Il terreno tipico della Normandia è il "bocage" ovvero delle antiche siepi molto alte, atte a dividere i terreni quasi come fossero dei muri. Questo terreno, inutile dirlo, spezzettava ogni avanzata e creava delle formidabili difese per le forze tedesche.
Il libro segue passo passo lo svolgersi della battaglia grazie a delle piccole ma dettagliate mappe e gli eventi sono facili da comprendere.
Come scritto il libro riesce a creare un grande equilibrio tra le testimonianze britanniche e tedesche e tra la prospettiva allargata della grande strategia e i combattimenti sul posto.
Georges Bernage è uno dei maggiori storici del DDay e delle battaglie che seguirono quel fatidico sbarco, spesso dimenticate rispetto proprio a quell'evento. Il punto di vista del lettore comune è che con lo sbarco in Normandia il più fosse fatto, che i tedeschi avessero perduto la battaglia, mentre invece gli scontri durarono per molte altre settimane e mesi con ferocia inaudita.
Questo libro (insieme ad altri tre che recensirò prossimamente e dedicati ad altri scontri seguenti al DDay) è il giusto tributo a tutti i combattenti che bagnarono di sangue questa parte di Normandia nota come Valle di Odon.
Ringrazio di cuore Pen&Sword e lo staff per avermi concesso questo libro per la recensione.

Titolo:Battle of the Odon
Autore: Georges Bernage
Pagine: 288
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Battle-of-the-Odon-Hardback/p/13922