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Wednesday, February 27, 2019
New Books!
Nuovi libri in arrivo! Presto la recensione di questi due bellissimi libri della casa editrice Pen&Sword e Seaforth Publishing (la casa editrice associata alla P&S che produce stupendi libri di storia navale) . Il tema è sempre la Prima Guerra Mondiale: ferrovie sulla Somme e ruolo dei paesi scandinavi nella Grande Guerra . Stay Tuned!
Monday, February 25, 2019
Spirits of the Somme - Edited and Introduced by Bob Carruthers

Titolo: Spirits of the Somme
Autori: Vari
Pagine: 141
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Spirits-of-the-Somme-Paperback/p/6692
Saturday, February 23, 2019
Ypres 1914: The Menin Road di Nigel Cave & Jack Sheldon

Titolo: Ypres 1914: The Menin Road (Serie "Battleground")
Autori: Nigel Cave & Jack Sheldon
Pagine: 216
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Ypres-1914-The-Menin-Road-Paperback/p/6085
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Il piccolo segno distintivo tedesco |
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Il piccolo segno distintivo britannico |
Thursday, February 21, 2019
Fallschirmjäger : German Paratroopers 1937-1941 - Rare photographs from wartime archives di Francois Cochet
Questo libro fotografico, che esula dagli argomenti trattati finora sul blog (Prima Guerra Mondiale, Esercito Britannico) tratta di un tema a me molto noto, e credo anche ad ogni appassionato cultore di storia militare della seconda guerra mondiale. Chi infatti non conosce i paracadutisti tedeschi e le loro imprese nella Blitzkrieg prima, nell'epopea di Creta poi e infine a Cassino? In questo libro, della ottima casa editrice Pen & Sword , per la serie "Images of War" si tratta però di un segmento della storia dei "Diavoli Verdi" (nomignolo con cui poi saranno conosciuti): siamo infatti negli anni formativi di questo corpo che apparteneva amministrativamente alla Luftwaffe (Arma Aerea) e non come sarebbe stato in altri eserciti all'esercito (Heer in tedesco). Parliamo del libro: il libro si presenta come un album fotografico, differente dal precedente libro fotografico trattato in questo blog (Against the Tommies di David Bilton) proprio come concezione. Li' eravamo di fronte alla riedizione di un album organico, che trattava di una sola unità, per quanto grande, qui siamo di fronte a un collage di foto che cerca in un numero di pagine relativamente ridotto(111) di dare l'idea di un percorso di un corpo militare che si distinse come elite nei primi anni di guerra. Ogni pagina contiene circa 2/3 foto, quindi il numero di foto è comunque molto grande. Il libro è diviso in capitoli, si parte dalle origini mentre l'ultimo capitolo è breve e dedicato ai primi mesi dell'Operazione Barbarossa (l'invasione dell'URSS nel 1941). Ho sempre avuto passione per questo tema, sin da quando da piccolo, mio padre, sfollato vicino Cassino mi parlava delle avventure di guerra, dei paracadutisti tedeschi, e di quella sanguinosa battaglia. Quindi negli anni ho collezionato parecchi libri sul tema, fotografici e non. Storie reggimentali, storie generali sulla battaglia, quindi molte foto incluse non mi sono nuove, però devo ammettere che l'organicità, i brevi ma esaustivi approfondimenti posti all'inizio di ogni capitolo, il trattamento assolutamente ponderato e non ultimo l'inclusione di diversi ritratti dell'artista propagandistico Wolf Willrich (che contribuirono ad ammantare i "Diavoli Verdi" di un alone eroico per altro assolutamente meritato) sono quel "plus" che spingono ogni appassionato a comprare questo libro. Per il resto è un ottimo punto di partenza per conoscere i Fallschirmjäger!


Wednesday, February 20, 2019
Pen & Sword Books!!!
Presto vi parlerò di alcuni libri che ho ricevuto dalla spettacolare casa editrice Pen & Sword!!!
Stay Tuned!
Stay Tuned!
Tuesday, February 19, 2019
General Sir Ian Standish Monteith Hamilton (GCB, GCMG, DSO, TD)
Lo sfortunato comandante della spedizione di Gallipoli (Ritratto fatto da me).
Qui le sue note biografiche: https://it.wikipedia.org/wiki/Ian_Hamilton_(generale)
Qui le sue note biografiche: https://it.wikipedia.org/wiki/Ian_Hamilton_(generale)
11th Battalion Royal Fusiliers by First Legion



Saturday, February 16, 2019
ANZAC Infantryman 1914-15 - From New Guinea to Gallipoli
Il libro del giorno è della casa editrice Osprey, grande brand di libri specialistici di uniformologia e storia militare: il tema trattato è un qualcosa che ho affrontato più volte negli ultimi giorni ovvero gli ANZAC nella prima parte della Grande Guerra, e significativamente Gallipoli. Il libro, scritto dal bravo Ian Sumner, con le bellissime illustrazioni di Graham Turner, è della serie Warrior (la Osprey presenta tutta una serie di collane, Warrior parla specificamente del soldato con riferimento a tutta una serie di esperienze e di dati) è un ottimo punto di partenza per "visualizzare" il soldato Australiano e NeoZelandese alla vigilia e durante le prime campagne che lo videro combattere prima in Nuova Guinea (una campagna "lampo" per scacciare i pochissimi tedeschi da quei possedimenti, nei primi mesi di guerra) e poi nella sfortunata e tragica campagna a Gallipoli, in Turchia.
Come tutti i libri della serie "Warrior" presenta una serie di capitoli per lo più standardizzati : Introduzione, Cronologia, Reclutamento, Addestramento, Uniforme ed Equipaggiamento, In Azione, Nella testa di ponte, Fuori dall'azione, Lontano dal fronte, ANZAC, Musei e ricostruzione, Ulteriori letture, Indice. Ognuno di questi brevi capitoli (il libro consta delle canoniche 64 pagine - in inglese) è abbastanza esauriente, molte sono le testimonianze, moltissimi gli aneddoti, il punto forte del libro è l'aspetto iconografico, con tante foto (anche se non è un libro fotografico) e le famose tavole illustrative (in numero di 8) di un libro Osprey, qui affidate a uno dei miei artisti preferiti , Graham Sumner (di solito specializzato in tematiche medioevali e con una serie di bellissimi libri sulla Guerra Delle Rose all'attivo). Il libro si legge speditamente ed è una perfetta introduzione dal punto di vista delle testimonianze e delle immagini ad uno studio più serio sulla sfortunata campagna in Turchia. Sono certo che seguirà un ulteriore volume descrittivo del prosieguo dell'esperienza bellica ANZAC sul fronte occidentale dopo il ripiegamento da Gallipoli.

Friday, February 15, 2019
Io la lettura e la storia...
Dopo tante (oh, beh, non tantissime, siamo agli inizi) recensioni, sento che è il momento di tornare al personale. E di parlarvi del mio rapporto con la storia. Per me innanzitutto la storia non è solo Storia, ma sopratutto "Storie". Qualcuno che ama la Storia potrebbe parlare di essa come una sposa per la vita. Io parlo delle "Storie" come delle amanti, tutte legatissime a me che vado incontrando per periodi che possono durare qualche mese fino ad un anno. Mi spiego meglio, anzi, uso una similitudine che forse può confondervi ancora di più (perchè lo scopo di un blog è anche quello di farci esercitare la mente, la memoria, il colpo d'occhio o l'associazione mentale): avrete presente il film di Carlo Verdone "Troppo Forte"? Quello in cui un giovane aspirante attore/stuntman, interpretato da Verdone, viene consigliato da uno splendido e strambissimo avvocato di nome Giangiacomo Pignacorelli (o Pigna Corelli) in Selci, interpretato da un grandioso Alberto Sordi? Ecco, se lo avete visto, saprete che all'apparenza , il tipo strambissimo è professionalmente ineccepibile. Solo che quando sta per stravincere la causa del suo assistito Verdone ha una specie di mancamento/amnesia...e giorni dopo, quando Verdone lo va a trovare, questi ha completamente un'altra personalità, è infatti un maestro di ballo! Sicuramente un maestro di ballo pieno di passione e di concentrazione, ma ha dimenticato completamente il suo precedente mestiere/professione! Ecco, se vi devo parlare della mia passione per la storia, posso paragonare i miei "innamoramenti" con un periodo storico alla sindrome Pignacorelli in Selci. Certo, non dimentico la "precedente" passione storica, ma nonostante tutto mi getto con passione nella nuova. Quindi può capitare che per 3/4 mesi l'anno allora mi assalga la passione per il 7° Cavalleggeri di Custer andando anche a vedermi i documentari sui bisonti, o a leggere libri stranissimi sulla cultura Lakota Sioux, ma poi, quando finisce l'estate (si, Custer arriva di solito d'estate, in coincidenza quasi col suo massacro) magari arriva la fase Stalingrado (e allora via a memorizzare l'organigramma della Sesta Armata di Paulus), a gennaio si passa all'Offensiva del Tet (con relativa profusione di libri sul Vietnam) , a marzo arriva il revival Dien Bien Phu, poi magari si passa alla Somme...ecco ho molte passioni storiche militari anche se ovviamente in queste poi si intersecano letture di libri meno impegnativi, saggi cinematografici, romanzi vari (amo Agatha Christie, Poirot, Perez Reverte, De Crescenzo, e tanti altri). Ma di solito ho dei "punti fermi" da cui partire, come un libro. Ad esempio per me sulla Somme è imprescindibile "The first day on the Somme" di Martin Middlebrook, che più di tutti da' le coordinate di quella battaglia (poi trattata benissimo in altri testi e sotto altri aspetti) , s invece voglio leggere di Verdun io parto assolutamente da "The price of Glory" di Alistair Horne (esiste in italiano per la BUR, e ricordo che lo lessi in un pomeriggio,in inglese, viaggiando da Milano a Locri), tornado a Custer , per me il libro che mi ha fatto innamorare di quell' epopea (che qualcuno può anche aborrire, non dico di no) come la conquista del West e le Guerre Indiane è "The Last Stand" di Nathaniel Philbrick. Se voglio invece passare un trimestre sui libri napoleonici , il libro , anzi, i libri che mi hanno aperto gli occhi su quel lungo conflitto noto come "Guerre Napoleoniche" sono "Rifles" di Mark Urban e "Redcoat" di Richard Holmes. Credo che tutto, in una passione nascente, stia nel libro con cui iniziare ad innamorarsi. John Julius Norwich e la sua trilogia su Bisanzio han creato in me la magia di Bisanzio, laddove se avessi letto un tomo più pesante o semplicemente denigratorio (magari Gibbon) avrei guardato a quei vecchi greci, mezzi orientali e mezzi occidentali con un disprezzo che non ho invece mai provato. Sono tanti i libri su cui puntare per "iniziare" un viaggio in un altro tempo, e ora, mi sto guardando intorno per individuarne qualcuno che ha fatto iniziare una passione per me oltre a quelli citati, ma non solo tra i saggi, ed ecco lì che chiudendo, voglio ad esempio citare "Imperium" di Robert Harris, con la cavalcata spettacolare (una trilogia) nella vita di Cicerone. Ha proprio ragione chi disse che leggendo noi viviamo in eterno.
P.S. io ho un difetto o pregio: leggo più libri allo stesso tempo. I libri che sto leggendo (o meglio, finendo) sono tutti storicamente e cronologicamente contigui: Gallipoli, The Somme e The Guns of August. Siamo "in viaggio" nell'ambito di tre anni, 1914 The Guns of August, 1915 Gallipoli, 1916 The Somme. E' ovvio che sia nel periodo di passione per la prima guerra mondiale, e non accenna a finire. Presto vi parlerò di "The Guns of August", libro spettacolare sotto molti aspetti. A presto!
P.S. io ho un difetto o pregio: leggo più libri allo stesso tempo. I libri che sto leggendo (o meglio, finendo) sono tutti storicamente e cronologicamente contigui: Gallipoli, The Somme e The Guns of August. Siamo "in viaggio" nell'ambito di tre anni, 1914 The Guns of August, 1915 Gallipoli, 1916 The Somme. E' ovvio che sia nel periodo di passione per la prima guerra mondiale, e non accenna a finire. Presto vi parlerò di "The Guns of August", libro spettacolare sotto molti aspetti. A presto!
Ypres - The Illustrated War Reports - Contemporary Combat Images from the Great War
Oggi vi voglio parlare di un libro molto particolare, infatti questa serie della Pen&Sword si concentra sulle illustrazioni che accompagnavano gli episodi bellici della prima guerra mondiale. Questo volume si concentra su Ypres,cittadina belga teatro degli scontri tra esercito britannico e tedesco nel 1915. Ai tempi i reportage fotografici erano lungi dal venire, semplicemente un atto bellico degno di nota veniva dipinto per la fruizione delle masse a casa. Questo libro condensa gli atti eroici o semplicemente gli eventi bellici così come dipinti dai vari Caton Woodville o Fortunino Matania (un nostro connazionale). Il volume, abbastanza corposo, presenta una breve ma esasutiva introduzione e sotto ogni dipinto/tavola una didascalia stringata atta a descrivere l'episodio. Voglio appunto porre l'attenzione sulle opere di Matania, che ho sempre ammirato. Prossimamente uscirà un volume concentrato solo sui suoi dipinti nella Prima G. M. però qui ce ne sono diversi e servono appunto da spunto per andare a ricercarsi il resto su internet. E' presente anche una sezione sul caricaturista Bruce Bairnsfather. Devo solo fare un piccolo appunto su questo libro: le opere senza il colore (il volume è in B&N) perdono molto del loro vigore. Nonostante tutto, questo, insieme agli altri volumi della serie "The Illustrated War Reports" grazie al prezzo contenuto, è un ottimo punto di partenza per apprezzare una certa arte della Prima Guerra Mondiale.
Titolo: Ypres - The Illustrated War Reports - Contemporary Combat Images from the Great War
Autore: Bob Carruthers
Pagine: 128
Wednesday, February 13, 2019
"Against the Tommies" - History of 26 Reserve Division 1914-1918 di David Bilton

Il Württemberg
solo le aveva tutte buone."
In questo
libro/album fotografico vediamo moltissime interessanti foto, particolari e
degne di nota sono quelle che riguardano il paesaggio della Somme, di grande
interesse (inutile spiegare il perchè) per il lettore britannico, e per
l'appassionato storico della prima guerra mondiale. Possiamo vedere come si
presentavano i villaggi delle retrovie, punto focale di quella che poi sarà
l'offensiva della Somme. Interessanti sono anche i piccoli momenti di quiete e
umanità in cui soldati tedeschi sorridono, scherzano, sono impegnati nei lavori
più disparati e non essenzialmente collegati all'impiego bellico. Tanti gli
ufficiali ritratti, con nome e cognome, ma a farla da padrone sono appunto i
soldati ed il paesaggio, in quello che è assolutamente un testo e un documento
di valore immenso per chiunque voglia conoscere meglio l'esercito tedesco in
generale la 26a Divisione di Riserva del Württemberg in particolare.
P.S. i "Tommies" del titolo, mi sembra quasi superfluo rimarcarlo, sono gli inglesi, nomignolo autoimposto dai britannici stessi (Tommy Atkins era il soldato per eccellenza) così come per i tedeschi il nome era Fritz (ma non solo).
Monday, February 11, 2019
Gli Anni Spezzati (Gallipoli) di Peter Weir

Saturday, February 9, 2019
Gallipoli - Peter Fitzsimons


Titolo : Gallipoli
Autore : Peter Fitzsimons
Pagine: 824
Friday, February 8, 2019
The Somme - The Epic Battle in the Soldiers' own Words and Photographs - Richard Van Emden
La battaglia della Somme, iniziata il 1° luglio del 1916 e protrattasi fino a novembre, è insieme a quella di Waterloo, uno degli eventi cui sono stati dedicati più libri. Il motivo è la scala senza precedenti di impatto emotivo sulle varie comunità che mandarono i soldati al fronte. I Pals' Battalions, distrutti nell'attacco alla possente linea tedesca, impoverirono di materiale umano tutta una serie di cittadine, quartieri, città e segnarono un punto di non ritorno psicologico della Grande Guerra. I 19000 caduti in un giorno (il primo della battaglia, cui se ne aggiunsero molte altre migliaia nei mesi seguenti) ed il doppio di feriti rappresentano il "black day" dell'esercito britannico. L'offensiva della Somme, nata come sforzo delle potenze alleate per attaccare congiuntamente gli imperi centrali nel 1916 (ricordiamo la Sesta Battaglia dell'Isonzo il 6 agosto dello stesso anno, per restare al nostro fronte italiano) era stata pianificata in anticipo dagli strateghi alleati, ma la Battaglia di Verdun, in un settore più a sud del fronte francese, iniziata dai tedeschi per "dissanguare" e mettere fuori gioco l'esercito guidato dal generale Joffre, guastò i piani di francesi e britannici. Ora quella battaglia, era il punto focale dell'esercito transalpino e la Somme non poteva più vedere un grande impiego di truppe, calamitate dal forno crematore di Verdun. Così che si decise che la Somme sarebbe stata un'offensiva condotta principalmente dai britannici e dai loro dominions. Dopo 5 giorni di preparazione d'artiglieria per distruggere le pesanti fortificazioni tedesche (i bavaresi erano in quel settore del fronte) si sarebbe balzati all'assalto per "mordere e tenere" il terreno. Sfidando poi i tedeschi a venirselo a riprendere. Se ci fosse stata la possibilità di uno sfondamento, le divisioni di cavalleria sarebbero state pronte in retrovia con il loro elan e velocità. Il bombardamento fu poi allungato a 7 giorni, perchè la data scelta (29 giugno) presentava dei problemi meteo. Il resto è storia...I battaglioni uscirono dalle trincee, convinti che i tedeschi fossero stati piallati dal bombardamento...ma la loro fu una speranza tradita. Tutta una serie di inconvenienti congiurarono per portare al massacro. Anche se in alcuni settori l'avanzata ci fu e per gli standard dell'epoca e di quella guerra fino a quel momento, furono anche abbastanza consistenti. Richard Van Emden compone un libro fatto di testimonianze e di fotografie per lo più inedite, dividendo i capitoli in fasi sin dalla prima occupazione di quel settore da parte dei britannici nella metà del 1915. Il risultato è molto piacevole, sia per la qualità delle testimonianze, molto varia e originale, sia per il loro numero. Van Emden è uno storico di grandissima qualità e senza dubbio il libro che consta di 355 pagine è una piacevolissima alternativa a tomi più tecnici sulla battaglia. Ovviamente le mappe non sono il punto di maggior pregio, ma si presume che vi sia una conoscenza basilare dei posti elencati nel testo. Testo di assoluto valore.
Titolo: The Somme - The Epic Battle in the Soldiers' own Words and Photographs
Autore: Richard Van Emden
Pagine: 355
Titolo: The Somme - The Epic Battle in the Soldiers' own Words and Photographs
Autore: Richard Van Emden
Pagine: 355
Thursday, February 7, 2019
The Badges of Kitchener's Army - David Bilton



Titolo: The Badges of Kitchener's Army
Autore: David Bilton
Pagine: 351
Ion "Jack" Idriess

(nella foto a SX un ritratto di Idriess fatto da me)
Wednesday, February 6, 2019
Charles May
Il Capitano del 22° Battaglione , Manchester Regiment, Charles May, morto nel primo giorno dell'offensiva della Somme (1/7/1916) alla sua amata moglie Maude ed alla piccola figlia Pauline, nel suo diario di guerra:
"Non posso soffermarmi sul personale - non c'è spazio qui per questo. E' anche demoralizzante. Ma non voglio morire. Non che mi importi di me stesso. Se me ne devo andare, sono pronto. Ma il solo pensiero che non potrò più vedere te e la piccola mi fa tremare. Non posso guardare a questa prospettiva con un sereno stato d'animo. L'unica mia consolazione è la felicità che abbiamo avuto. La mia coscienza è serena anche perchè ho sempre fatto di tutto per rendere la tua vita gioiosa. So anche che se me ne andrò tu non sarai in difficoltà economiche. E' qualcosa. Ma è il pensiero che io e te possiamo separarci e che la piccola cresca senza che io la conosca e che lei conosca me che è così terribile. E so che la tua vita senza me sarà tremendamente vuota. Fa che non sia così. Perchè hai il più grande compito che ci possa essere nel mondo: crescere la nostra bimba. Dio benedica quella bambina, lei è speranza di vita per me. Amore mio, au revoir. Potrebbe succedere che tu legga queste righe come "di passaggio", ma, d'altra parte questo potrebbe essere anche il mio ultimo messaggio a te. Se lo fosse, sappi che per tutta la mia vita ho amato te e la piccola con tutto il cuore e l'anima, che voi due , dolcissime, avete rappresentato tutto il mondo per me.
Prego Dio che io possa fare il mio dovere, perchè lo so, qualsiasi fosse l'esito, tu non ti saresti aspettata altro da me. "
Capt. Charlie May 17/6/1916
"Non posso soffermarmi sul personale - non c'è spazio qui per questo. E' anche demoralizzante. Ma non voglio morire. Non che mi importi di me stesso. Se me ne devo andare, sono pronto. Ma il solo pensiero che non potrò più vedere te e la piccola mi fa tremare. Non posso guardare a questa prospettiva con un sereno stato d'animo. L'unica mia consolazione è la felicità che abbiamo avuto. La mia coscienza è serena anche perchè ho sempre fatto di tutto per rendere la tua vita gioiosa. So anche che se me ne andrò tu non sarai in difficoltà economiche. E' qualcosa. Ma è il pensiero che io e te possiamo separarci e che la piccola cresca senza che io la conosca e che lei conosca me che è così terribile. E so che la tua vita senza me sarà tremendamente vuota. Fa che non sia così. Perchè hai il più grande compito che ci possa essere nel mondo: crescere la nostra bimba. Dio benedica quella bambina, lei è speranza di vita per me. Amore mio, au revoir. Potrebbe succedere che tu legga queste righe come "di passaggio", ma, d'altra parte questo potrebbe essere anche il mio ultimo messaggio a te. Se lo fosse, sappi che per tutta la mia vita ho amato te e la piccola con tutto il cuore e l'anima, che voi due , dolcissime, avete rappresentato tutto il mondo per me.
Prego Dio che io possa fare il mio dovere, perchè lo so, qualsiasi fosse l'esito, tu non ti saresti aspettata altro da me. "
Capt. Charlie May 17/6/1916
Qual è lo scopo di questo blog? Innanzitutto parlare di storia in modo molto semplice. Il mio punto di vista prende in considerazione principalmente la storia militare. E' quella che ha nutrito il mio amore per la storia più generale. Non è detto che le battaglie da sole creino la storia, che la plasmino. Sarebbe dire una grande blasfemia. Ma se la storia è una lunga corda che si snoda attraverso i secoli, le battaglie e le guerre sono dei nodi che ne affollano il suo svolgimento.
Perchè "On The Old Barbed Wire" come titolo di questo blog? Beh, non è mai facile scegliere un titolo per qualcosa, e avendo sotto mano un libro intitolato "Soldiers' songs and slangs of the Great War" aprendolo l'occhio è caduto su una canzone britannica tipica della seconda parte della Grande Guerra, laddove il cinismo e la rassegnazione sulla guerra uniti ad una grande resilienza avevano preso il posto dell'entusiastica accoglienza del 1914. Ascoltando questa canzone si notano i diversi punti di vista dei soldati sui loro superiori. "Se volete sapere dove sia il generale...è ad appuntarsi un'altra medaglia sul petto/ Se volete sapere dove sia il colonnello...è a riempirsi la pancia/ Se volete sapere dove sia il sergente...è a scolarsi tutto il rum della compagnia/ Se volete sapere dove sia il soldato semplice...è appeso al vecchio filo spinato (On the old barbed wire). Ho trovato un titolo e un'anima a questo piccolo blog, vedere le cose dal punto di vista del "filo spinato" (senza precludersi inquadrature diverse) sarà lo stile che seguirò. A presto!
Benvenuti nel mio nuovo blog. Era tempo che non scrivevo qualcosa, ma qui mi occuperò principalmente di storia. La Storia con la S maiuscola e la storia con la s minuscola. La storia vista da un punto di osservazione molto ampio e quella vista dal punto di vista del singolo. Questa piccola introduzione non vuole ne' può essere esaustiva. Col tempo ovviamente gli scopi e l'ampiezza della nostra visuale si allargherà, ma voglio per ora limitarmi a un'analisi e una serie di post che comprendano le mie grandi passioni: Storia, Libri, Cinema, Arte. Passioni che spesso si interconnettono in modo inaspettato. A presto!
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