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Tuesday, August 9, 2022

Kamikaze - Japan's Last Bid for Victory di Adrian Stewart

 "Vento Divino" è quel vento o meglio una serie di tifoni e trombe marine cui i Giapponesi attribuirono la sconfitta della Flotta Mongola che alla fine del 13° secolo cercò di invadere le isole. Ma nell'immaginazione comune viene a definire quelle particolari unità che furono create alla fine della Seconda Guerra Mondiale dalle forze armate nipponiche per fermare l'avanzata alleata verso l'arcipelago giapponese. In questo libro, Adrian Stewart, storico britannico, traccia l'evoluzione di questa "arma della disperazione" che però creò molti problemi alle avanzanti forze alleate. 

Stewart nel suo libro attinge a una gran mole di fonti bibliografiche e di archivio e descrive bene quasi ogni azione portata a termine dai kamikaze che dopo i primi esordi nelle offensive scagliate contro gli sbarchi alleati nelle Filippine vennero proprio creati come unità militare. Lo spirito giapponese del sacrificio personale viene anche analizzato dallo storico poichè già prima della creazione di una unità di attacco suicida e di tattiche adeguate c'erano stati esempi di piloti che si erano immolati, colpendo le navi nemiche. Ma in questo caso possiamo parlare di attacchi Kamikaze concertati solo a partire dalla Battaglia del Golfo di Leyte, laddove vi fu un piano (denominato "Sho-Go") che mirava ad attaccare le forze americane che stavano operando lo sbarco nelle Filippine. Questo piano già narrato in alcune recensioni precedenti avrebbe certamente arrecato una battuta di arresto nella strategia americana se fosse andato in porto. Il principale fautore della tattica dei Kamikaze fu  il Viceammiraglio Onishi, e sin da subito l'adesione ai ranghi di queste unità fu entusiastica, tanto era radicato il concetto di sacrificio nello spirito giapponese. Le problematiche furono certamente logistiche con aerei che non sempre erano adatti al ruolo di "bombe volanti". Tanto che si creò una specie di aereo bomba di nome Ohka, che però non sortì l'effetto sperato per la difficoltà operativa che presentava. Nella Battaglia di Okinawa si vide il primo massiccio uso di una tattica definita "Kikusui" ovvero "Crisantemo Galleggiante" che vedeva un uso congiunto di aerei di Marina ed Esercito, ma che grazie ad avanzamenti tecnologici nelle tattiche di difesa della US Navy, causarono meno danni di quanto previsto. 

Il libro analizza queste tattiche e fornisce un apprezzamento delle varie contromisure alleate, una tra tutte quello delle vedette che fornivano un preallarme al grosso della varie task force. 

Stewart quindi ci fornisce molte informazioni su un tema che è stato affrontato più volte ma riesce a essere sintetico con un libro di poco più di 200 pagine, edito dalla casa editrice Pen&Sword. Grazie a molte testimonianze di parte alleata e giapponese, i Kamikaze e le loro imprese vengono analizzati in profondità in un libro piacevole e molto dettagliato.

Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione. 

Titolo: Kamikaze - Japan's Last Bid for Victory 

Autore: Adrian Stewart 

Pagine: 224

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Kamikaze-Paperback/p/20294