
Tuttavia nel 1941, si formò un corpo di volontari anticomunisti che arrivò a contare gli effettivi di una divisione, inquadrata poi nella Wehrmacht tedesca come 250° Divisione ed impiegata sopratutto nella parte settentrionale del fronte russo. Questa divisione passò alla storia come "Division Azul" anche per il cospicuo numero di falangisti (un'organizzazione simile al fascismo italiano) e nelle sue fila.
Oggi Sagarra, Gonzalez e Molina ci portano a conoscere alcuni di quegli uomini che pur vivendo in una nazione ormai in pace come la Spagna, scelsero per convinzione ideologica di arruolarsi e andare a combattere contro il comunismo in Russia.
Il libro, edito da Frontline, è un omaggio sentito ai "divisionarios" dal nome con cui furono conosciuti i soldati della "Azul" alle loro storie e alle loro uniformi. In questo senso un prezioso contributo è dato oltre che dalle numerosissime foto, dagli splendidi disegni dell'illustratore storico argentino Ramiro Bujeiro. Il libro si avvale infatti di ben 76 illustrazioni di membri della Azul e non solo. Scrivo "non solo" perchè dopo che la Azul fu rimpatriata nel 1943, un piccolo nucleo di volontari fra i volontari andò a costituire un'unità della Divisione belga SS "Wallonien" prendendo il nome di "Legione Azul" e perchè oltre ai membri della divisione e della legione sono presenti anche altri personaggi ritratti dall'ottima arte di Bujeiro. Inoltre fu presente anche un unità di piloti che fu inquadrata nella Luftwaffe.
Il libro è suddiviso in maniera molto efficace, presentando in ordine gerarchico a partire dai generali fino alla truppa i personaggi più importanti della Divisione Azul.
Si parte con i tre comandanti della Divisione, ovvero Augusto Munoz Grandes, Santiago Amado Loriga ed Emilio Esteban-Infantes Martin, con illustrazioni che ricostruiscono le loro fattezze e uniformi alla perfezione. Il libro è infatti una piccola gemma anche per comprendere bene lo spirito del soldato spagnolo e il suo orgoglio di appartenenza anche nelle piccole differenze che lo facevano risaltare rispetto al soldato tedesco, di cui vestivano l'uniforme. Decorazioni, piccoli particolari di abbigliamento, a volte anche l'utilizzo dell'uniforme spagnola in luogo di quella tedesca.
Ho notato con interesse come i falangisti facessero motivo di orgoglio portare la "camisa azul" , la camicia blu della Falange con il collo che usciva dalla giacca della Wehrmacht. Un altro motivo di interesse è quanti soldati e ufficiali avessero avuto già all'attivo la partecipazione oltre alla Guerra Civile Spagnola anche le operazioni coloniali in Africa degli anni '20. E come molti, dopo il trascorso nella Divisione Azul avranno una carriera brillante nell'esercito e nella società spagnola.
Che dire di più? Già nei precedenti mesi avevo recensito i libri di Oscar Gonzalez e Pablo Sagarra (qui: https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/03/lake-ilmen-1942-wehrmacht-front-to-red.html ), nel caso specifico quello riguardante l'impresa del Lago Ilmen da parte della compagnia sciatori della Divisione Azul e che rappresenta un ottimo compagno al libro di oggi. Anche con "Hitler's Spanish Division" , gli autori e l'illustratore ci regalano una piccola gemma che ci fa conoscere la storia di una Divisione che si è fatta onore sul Fronte Orientale.
Un grazie di cuore a Frontline Books per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Hitler's Spanish Division
Autori: Pablo Sagarra, Oscar Gonzalez, Lucas Molina - Illustrazioni di Ramiro Bujeiro
Pagine: 116
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Hitlers-Spanish-Division-Hardback/p/13840