Il libro di oggi fa riflettere molto su una cosa: nel 2019
anche i più giovani testimoni della più terribile tra le guerre dell'umanità
hanno raggiunto la soglia degli 80 anni. Poco tempo rimane per registrare le
loro testimonianze e farne tesoro. In questo caso Sheila Renshaw, con il suo
libro, edito da Pen&Sword History, risponde a questa necessità. I bambini
sono al centro dell'attenzione, nel loro vivere e sopravvivere a quella guerra,
la Seconda Guerra Mondiale. Attraverso una serie di capitoli (28) essa ci
descrive le vite di bambini (e ragazzi alla soglia dell'adolescenza) che hanno
affrontato, in diversi paesi, sia dello schieramento alleato che di quello
dell'Asse, il secondo conflitto mondiale. 21 sono i resoconti completi di
bambini, con le loro piccole storie fatte di situazioni difficili o addirittura
tragiche, nel resto dei capitoli ci vengono narrate delle brevi storie
assortite. Ovviamente molte sono le storie dei bambini inglesi o britannici,
spesso evacuati in campagna per via del Blitz che rase al suolo diverse città
in Inghilterra tra cui Coventry (2 resoconti). Uno dei miei film preferiti
quando ero piccolo (ed anche ora) era "Pomi d'ottone e manici di
scopa", della Disney, in cui tre ragazzini londinesi evacuati presso una
signora di mezza età (una bravissima Angela Lansbury) vivevano una serie di avventure
fantastiche. Quel film mi ha fatto appassionare a quelle storie di bambini
senza più il punto di riferimento della loro casa di città, della loro scuola e
degli affetti dei genitori, che in certi casi purtroppo non poterono più
riabbracciare. Nei resoconti dei bambini presenti nel libro riecheggiano un pò
quella voglia di scoprire un nuovo mondo, dopo lo shock iniziale del
cambiamento di habitat. La resilienza di un bambino che non comprende ancora
l'enormità della tragedia di una guerra e vive tutto come una strana avventura
fa il resto. Ovviamente differenti sono le testimonianze di bambini tedeschi,
in una società profondamente militarizzata dall'infanzia. Spesso più tristi
ancora sono le storie dei bambini e adolescenti intrappolati in quello che
diventerà poi il blocco sovietico. Per loro, come ad esempio la giovane ragazza
ceca Natalie di Zlin la "guerra" durerà fino al momento in cui nel
1947 riuscirà a raggiungere l'occidente. Che dire di più? Il libro merita di
essere letto, nelle storie di molti bambini rivedo la storia di mio padre, nato
nel 1929 e quindi pienamente conscio della guerra, rivedo le sue storie
raccontate a me, e apprezzo il fatto che l'autrice abbia incluso anche la
storia di una ragazzina italiana, insieme a molte altre. Un libro da leggere
per avere un'altra prospettiva su quella terribile tragedia che fu la Seconda
Guerra Mondiale.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il
libro per la recensione.
Titolo: Voices of the Second World War - A Child's
Perspective
Autore: Sheila Renshaw
Pagine: 158
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