Il Vietnam è forse la guerra maggiormente fotografata della storia, una guerra che ha visto per prima l'avvento e la diffusione della televisione, una guerra che è stata influenzata e forse decisa dal potere del giornalismo, della fotografia e delle immagini.
Il libro che vi presento oggi ci porta a conoscere, attraverso la testimonianza di due "Combat Photographers" , quella guerra sotto una luce diversa, sotto la luce di chi, pur essendo militare aveva come compito quello di documentare lo sforzo bellico statunitense, in una guerra sempre più impopolare, sempre più incompresa in patria.
Il libro edito da Pen&Sword e scritto da Bob Hillerby e Dan Brookes non è il solito libro sul Vietnam, guerra lontana da noi ormai 50 anni, ma che ancora vede i suoi veterani attivi.
Bob Hillerby , un texano con l'interesse della fotografia, portò questa sua passione anche quando fu richiamato per andare in Vietnam. Il suo compito era quello di andare in missione con le varie unità a cui veniva assegnato via via, per documentare le azioni di combattimento o semplicemente le varie operazioni con cui l'esercito statunitense si relazionava con la popolazione. L'unità con cui venne più in contatto fino a farne idealmente parte fu la 1a Divisione di Cavalleria, che accompagnò in un centinaio e più di missioni. Addirittura per il valore e il coraggio dimostrato fu insignito della "Air Medal". I suoi racconti , profondamente umani, non hanno nulla dell'atteggiamento sprezzante per il pericolo, ma anzi sono sempre misurati, anche se Hillerby arriva ad ammettere che le missioni iniziarono ad avere un effetto tipo droga su di lui, che non riusciva più a farne a meno. Molto interessanti tutte le sue avventure anche se tra tutte spicca il suo racconto dei pochi giorni passati insieme alle unità Sud Coreane che combattevano in Vietnam, truppe molto ben motivate e combattive. Hillerby purtroppo non è più tra noi.
A fare da contraltare ad Hillerby è Dan Brookes, che, pur essendo anche lui innamorato della fotografia tanto da gestire un piccolo negozio di sviluppo foto prima della guerra, andò in Vietnam finendo a Camp Gaylor, a Tan Son Nhut, l'enorme base aerea vicino Saigon, nel sud del paese. Il suo lavoro era quello di "topo di laboratorio" addetto allo sviluppo foto per tutti i fotografi come Hillerby che andavano in giro per il paese e non solo. Se questo suo stare sempre in un posto può sembrare noioso, i suoi racconti della vita a Saigon sono un bellissimo affresco sulle esperienze dei giovani americani a contatto con un paese e una cultura differenti. Brookes sa essere molto divertente nei suoi racconti e le note riguardanti il suo lavoro di tecnico di laboratorio impreziosiscono il suo racconto. Anche lui verrà però trasferito alla base di Cam Ranh Bay, dopo aver sperimentato la paura dell'attacco vietcong alla base di Tan Son Nhut .
Il racconto dei due autori, che erano amici e riuscirono a scoprire ognuno molto di più sull'altro solo nella stesura di questo libro si integra perfettamente nel descrivere la tipologia di lavoro a cui si dedicavano i reporter di guerra militari (che a differenza di quelli civili non potevano tirarsi fuori quando volevano).
A fare da corollario ai due lunghi racconti che compongono il libro c'è la testimonianza di un corrispondente di guerra texano , Tony Swindell, in forza all'11th Light Infantry Brigade e al Programma Phoenix, il programma per attaccare e distruggere l'infrastruttura Vietcong nel Sud anche con operazioni psicologiche e di invito ad arrendersi e collaborare. Questa testimonianza è molto dura, e Swindell non le manda a dire, criticando la violenza gratuita di alcune azioni. Infine un piccolo capitolo su My Lai e il massacro che macchiò per sempre lo sforzo bellico americano nel Vietnam.
Il racconto dei protagonisti del libro è coadiuvato dalle splendide foto riprese in azione, ma sopratutto della società vietnamita, che resiliente, continuava a vivere e andare avanti nonostante la guerra fratricida. Guardando quelle foto, foto di donne, vecchi e sopratutto bambini sorridenti, si recupera la profonda umanità di chi passò da quell'inferno e riuscì a conservare un atteggiamento positivo verso la vita e il genere umano.
Un grazie di cuore a Pen&Swordper avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Shooting Vietnam - The War by its Military Photographers
Autori: Dan Brookes & Bob Hillerby - Prefazione di Joseph L. Galloway
Pagine: 235
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Shooting-Vietnam-Hardback/p/16417
No comments:
Post a Comment