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Wednesday, December 18, 2019

Irgun - Revisionist Zionism 1931-1948 di Gerry Van Tonder


La storia della nascita dello stato di Israele e delle lotte che hanno portato alla sua formazione, alla sua sopravvivenza, al terrorismo intrapreso da una parte e dall'altra è una storia non semplice da raccontare. Oggi, Gerry Van Tonder, per la serie edita da Pen&Sword "History of Terror" ci fa conoscere un'organizzazione che prese una strada di violenza nella lotta per l'indipendenza e la liberazione della terra che era definita sin dalla teorizzazione dell'ideologia sionista da parte di Theodor Herzl (1897) come "Eretz Israel" Grande Israele. Questa organizzazione denominata Irgun e nata per contrastare la definizione data dalla famosa dichiarazione Balfour di due stati indipendenti, uno arabo e uno ebraico, derivava da una precedente organizzazione denominata Brit HaTzionim HaRevizionistim o HaTzohar (Unione dei Revisionisti Sionisti) e sopratutto per rispondere militarmente agli attacchi terroristici degli arabi negli anni '30, vide una ulteriore scissione con la formazione di un'ala ancora più oltranzista dell'Irgun e chiamata Lohamet Herut Israel o Lehi (Combattenti per la Liberazione di Israele) nel 1940, capeggiata dal famigerato Avraham Stern che passerà alla storia come "Banda Stern" per la sua lotta anticonvenzionale fatta di omicidi e rapine tesi a minare il controllo britannico sul territorio. 
Mentre questi eventi accadevano in Palestina, il mondo scivolava nella Seconda Guerra Mondiale e una tregua veniva attuata tra le forze britanniche che amministravano il territorio di Palestina e le forze che puntavano all'indipendenza israeliana con il fondatore e comandante di Irgun, David Raziel, che veniva ucciso da un attacco della Luftwaffe mentre era in procinto di sabotare infrastrutture nell'Iraq che nel frattempo era diventato filo- Asse. Intraprendendo una politica di rappresaglia per ogni atto degli arabi e delle forze britanniche l'organizzazione Lehi, non si fermava davanti a nulla arrivando ad assassinare anche Walter Edward Guinness , Ministro di Stato Britannico per il Medio Oriente.
La fine della guerra, invece di calmare gli animi e proiettare le forze in campo verso una soluzione pacifica vide anche le fazioni più restie ad usare la violenza sostenere l’azione dell’Irgun, fino al terribile attentato dell’Hotel King David in cui vi fu una strage. L’Haganah prese le distanze dalle azioni dell’Irgun fino a dare un ultimatum per farlo rientrare nei ranghi. Con l’indipendenza però la capacità offensiva dell’Irgun nel montare operazioni di attacco verso gli arabi fu di nuovo utilizzata, sebbene non sempre con successo.
Le ultime fasi che videro il confronto tra i britannici e i combattenti per l’indipendenza furono segnate da spiacevoli operazioni improntate alla legge biblica “occhio per occhio” con la sfortunata decisione delle autorità governanti di somministrare frustate ai prigionieri e le conseguenti, identiche, rappresaglie su militari da parte dei combattenti dell’Irgun. Addirittura dopo l’impiccagione di alcuni elementi israeliani si arrivò a rapire due militari britannici che furono tenuti come ostaggi e poi impiccati.
Non è facile orientarsi nella sequela di atti terroristici sia arabi che israeliani dagli anni ’30 fino alla proclamazione dello Stato di Israele, ma Gerry Van Tonder fa fluire la narrazione in modo spedito e appassionante. Le azioni dell’Irgun e della sua ala ancora più oltranzista, il Lehi, oggi ci appaiono come il fondamento di questi 70 e più anni di sangue in quelle zone, ma credo che tutto vada visto con la sensibilità e alla luce dell’attualità dell’epoca, con le notizie provenienti dalla Germania e dall’Europa sotto il giogo nazista. L’Irgun in questo caso svolse un ruolo meritorio facendo affluire profughi in Israele sia per salvarli sia per rafforzare le proprie fila. D’altra parte i britannici si trovarono davanti ad una situazione in cui potevano solo uscire perdenti, cercando di mediare tra due popoli che ancora oggi faticano a trovare un equilibrio e una convivenza. La storia dell’Irgun e del Lehi è una storia di violenza, di terrore, soprattutto per i metodi che sono quelli della guerriglia e dell’attentato. Ma se visti nell’ottica di una “guerra di liberazione” forse sono risultati in un certo senso decisivi ed efficaci. La sottile linea di confine tra “terroristi” e “combattenti per la libertà” è stata passata più volte in un senso e nell’altro dai membri dell’Irgun. Questa è la loro storia.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

 Titolo: Irgun - Revisionist Zionism 1931-1948
Autore: Gerry Van Tonder
Pagine: 128
















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