La prolifica serie "Images of War" della casa editrice Pen&Sword oggi ci porta a conoscere i primi bombardieri a reazione della storia.
In questo caso nel viaggio attraverso centinaia di foto , a guidarci è lo storico dell'aviazione Leo Marriott (autore di un libro compagno di questo dedicato ai primi caccia a reazione e che recensirò prossimamente).
La qualità delle foto, come al solito, è molto alta con una media di 3 foto ogni due pagine.
Il libro è suddiviso per paesi realizzatori dei primi progetti di bombardieri a reazione, con ovviamente la Germania, paese pioniere e poi Gran Bretagna, Francia, USA e Russia.
E' stupefacente notare come in 50 anni di storia dell'aviazione , i progressi in ambito tecnico e scientifico abbiano fatto passi da giganti. Alcune realizzazioni non sfigurerebbero come "fantasia" e anche come innovazione tecnica al giorno d'oggi! I primi a realizzare un bombardiere a reazione furono i tedeschi durante la seconda guerra mondiale, con il celebre Arado Ar234. Questo bombardiere medio non riuscì a cambiare le sorti della guerra come avrebbe potuto fare invece il più efficace Me262 se utilizzato nel solo ruolo di caccia. Hitler a quanto pare volle che questo nuovo Messerschmitt potesse assolvere il duplice ruolo di caccia e di bombardiere al suolo. Una delle realizzazioni più strane presenti nel libro è però lo Junkers Ju 287, con una configurazione alare che lascia molto stupiti.
Allo stesso tempo la Gran Bretagna dopo la guerra si lanciò nella realizzazione di vari modelli di aerei a reazione privilegiando la tipologia di bombardiere strategico (che non era stato considerato da paesi quali Germania , durante la guerra, scelta che pagò caramente, Francia o Russia). L'idea dell'epoca, dopo l'uso della Bomba Atomica da parte degli USA sul Giappone era che ogni guerra sarebbe stata decisa dall'impiego di bombardieri strategici a lungo raggio con un carico di bombe nucleari. L'industria aerospaziale britannica si distinse nella produzione di interessanti prototipi e di validissimi modelli che servirono per anni la RAF , tra questi il rivoluzionario Vulcan, il Canberra (che fu prodotto anche per gli USA dalla Martin) e il Victor.
La Francia non restò indietro attingendo a progetti tedeschi e iniziando anch'essa una progettazione che portò alla realizzazione di molti prototipi e di aerei quali il Vautour II (reso celebre dall'impiego che ne fecero gli israeliani nella Guerra dei 6 giorni).
I due capitoli più consistenti del libro riguardano le due grandi potenze che si fronteggiavano durante la Guerra Fredda: USA e URSS.
Gli americani avevano la principale forza di bombardieri strategici nel mondo, con gli ottimi B29 (a cui seguì il B36, un enorme aereo che faceva apparire minuscolo il B29!). Il B36 (protagonista di un bel film con James Stewart) fu però presto sostituito da aerei più piccoli come il B45 e il B47. Allo stesso tempo, l'USAF (nuova creazione , prima l'USAAF era dipndente dall'esercito) aveva delle richieste diverse da quelle che erano invece quelle della Marina , con l'intenzione di ottenere dei bombardieri che potessero decollare da una nuova classe di portaerei. E così sono presenti nel libro anche dei progetti e aerei entrati in produzione per la Marina come l'AJ Savage e l'A3 SkyWarrior. Tuttavia a farla da padrone dal punto di vista iconico sono il B52 (che ancora è in servizio e si pensa possa restarlo sino al 2050) e sopratutto il progetto dell'ala volante della Northrop, che seppur mai prodotta in serie ed entrata in servizio è servita da modello per il bombardiere Northrop Grumman Stealth B2.
La sezione fotografica finale è dedicata alle realizzazioni di oltre cortina di ferro, con i progetti sovietici che dapprima si ispirarono ad aerei tedeschi ma che poi , grazie ai bureau di Tupolev, Ilyushin in misura minore Yakovlev crearono dei disegni e delle soluzioni autonome. Tra gli aerei più importanti e longevi non si può non segnalare il Yupolev Tu95 "Bear" (ogni aereo sovietico aveva un nomignolo datogli dall'intelligence della NATO).
Il bombardiere strategico, frutto di un'idea nata tra le due grandi guerre mondiali perse la sua centralità nelle aviazioni delle principali potenze della Guerra Fredda con l'introduzione dei missili balistici a lunga gittata. L'aereo che doveva attraversare mezzo mondo e che quindi doveva avere grandi dimensioni , autonomia e armamento, poter volare ad alta quota ed essere difficilmente intercettabile venne piano piano sostituito da bombardieri più leggeri e sopratutto multiruolo. Tuttavia di quell'era restano alcuni aerei ancora operativi come l'immortale B52 americano e tante foto di aerei e progetti che vengono illustrati benissimo da Leo Marriott in questo fantastico libro.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Early Jet Bombers 1944-1954 Rare Photographs from Wartime Archives
Autore: Leo Marriott
Pagine: 157
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Early-Jet-Bombers-19441954-Paperback/p/16714
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