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Tuesday, May 5, 2020

From Arromanches to Elbe - Marcus Cunliffe and the 144th Regiment Royal Armoured Corps 1944-1945 di Charles More

Quando parliamo di Normandia e di Carri Armati, la prima cosa che viene in mente sono le Panzer Divisionen che non riuscirono a ricacciare indietro la testa di sbarco alleata, poi tra gli alleati viene in mente la grande profusione di mezzi e le principali divisioni corazzate britanniche, tra cui la 7a (i Desert Rats) e le Guardie, o la 79a (quella degli "Hobart's Funnies") o la 11a ( "Black Bull") ma spesso vengono dimenticate le varie brigate indipendenti, che venivano di volta in volta associate a una divisione di fanteria per un attacco specifico. Una tra le più importanti tra queste unità fu la 33a Brigata e uno dei tre reggimenti che la componevano era, appunto il 144th R.A.C. .
Il libro di cui vi parlo oggi, scritto da Charles More per la casa editrice Frontline Books, ci porta a conoscere le imprese di questo reggimento, dallo sbarco, avvenuto al D-Day +8 (14 giugno 1944) fino al punto estremo dell'avanzata alleata in Germania, il fiume Elba.
L'autore ci illustra tutte le azioni di questo reggimento dall'operazione Pomegranate, fino alle ultime azioni in terra tedesca, completamente differenti dalle prime poichè nel frattempo, in seno al reggimento erano successi alcuni cambiamenti di ruolo e anche di denominazione.
Per analizzare bene le azioni More fa uso di alcune testimonianze, prime fra tutte quelle di un giovane ufficiale, Marcus Cunliffe, che non è il tipico ufficiale di carriera. Infatti Cunliffe è un intellettuale , ufficiale d'intelligence prima e poi comandante di un plotone (troop è la definizione nel gergo di cavalleria dei carristi) nella seconda parte dell'avanzata britannica in Germania. Ma non solo, poichè More attinge anche alla storia ufficiale del reggimento curata dal suo comandante, il colonnello Alan Jolly. Quello che viene fuori è un libro ben bilanciato (non mancano ovviamente altre testimonianze scovate negli archivi) , poichè lo stile dei due è diverso e ovviamente non manca il contributo narrativo di More. Cunliffe infatti indugia in uno stile letterario che tradisce quella che fu poi la sua passione, oltre che il suo lavoro, di professore in letteratura e studi americani. Ne escono così testimonianze molto toccanti e piacevoli, che non mancano di un certo lirismo. Cunliffe tra l'altro serve nel reggimento insieme ad un fratello, Keith, che verrà gravemente ferito.
Il reggimento, parte del "Royal Armoured Corps" (una creazione che venne introdotta negli anni tra le due guerre per aggregare i vari reggimenti di cavalleria che passarono al più moderno ruolo di unità corazzate, e a cui si aggiunsero delle unità create ex novo) aveva come principale uso strategico quello di sfondare le linee nemiche. Tuttavia le teorie britanniche sul tema non erano univoche, dato che a fianco delle unità "Armoured" c'erano quelle che venivano definite "Tank" ovvero il loro ruolo era quello di accompagnare la fanteria e quindi erano dotate di carri più lenti ma più corazzati (il Churchill ad esempio) mentre le unità "Armoured" erano per lo più dotate dello Sherman di produzione USA. Qui le cose si confondono un pò perchè anche il 144th RAC ad un certo punto utilizzò dei Churchill, ma non in Normandia dove furono impiegati solo Sherman.
La metamorfosi del reggimento accadde dopo l'operazione di difesa nelle Ardenne  e vide innanzitutto il cambio di denominazione in 4th Royal Tank Regiment , ovvero una specie di "promozione" visto che il RTR era un'unità stabile e non creata per la sola durata della guerra come invece il 144th RAC, e poi, ancora più importante fu il passaggio dagli Sherman ai Buffalo. I Buffalo erano mezzi di origine USA, di dimensioni enormi e che permettevano il trasporto di un plotone di fanteria nell'attraversamento di un fiume. Sebbene questo ruolo poneva, in linea teorica, gli equipaggi dei carri armati in un altro ruolo, lontano dallo sfidare i carri armati e i cannoni controcarro nemici, tuttavia non erano meno importanti degli Sherman. L'Operazione Plunder, ovvero l'attraversamento del Reno da parte delle varie unità del 21° Gruppo di Armate è la dimostrazione della precisione e la professionalità con cui il nuovo 4th RTR intraprese il suo compito portando sulla sponda nemica del Reno le forze della 51st Highland Division che le erano state affidate.
Il libro non è solo una fredda disamina degli avvenimenti e delle battaglie combattute dal reggimento, ma esamina anche una serie di fattori andando a indagare l'interazione dei carristi britannici con le forze nemiche, con i prigionieri, i civili, l'aspetto del morale e dell'addestramento. Quello che scopriamo è che forse all'esercito Britannico e in particolare al corpo corazzato è stato fatto un torto dalla storiografia, spesso attratta da una parte dalla veloce avanzata degli americani nell'Operazione Cobra (che però non potè riuscire senza le varie operazioni susseguitesi a sud di Caen e che videro Britannic, Canadesi e Polacchi logorare le forze tedesche) , dall'altra dal fascino degno di un "Gotterdammerung" delle panzer divisionen e delle unità corazzate SS che si immolarono, spesso senza molta strategia per arginare l'avanzata alleata.
Quello che si ottiene con il libro di More è un interessante saggio sulle capacità e anche gli errori nella gestione di un'unità corazzata facente parte di una brigata indipendente. Il libro è estremamente piacevole e l'uso delle memorie di un individuo senza dubbio empatico e intelligente cone Marcus Cunliffe da' un tocco in più a questo libro.

Un grazie di cuore a Frontline Books per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: From Arromanches to Elbe - Marcus Cunliffe and the 144th Regiment Royal Armoured Corps 1944-1945
Autore: Charles More
Pagine: 216
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/From-Arromanches-to-the-Elbe-Hardback/p/15928


















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