Oggi vi
voglio parlare di un bellissimo libro fotografico: "Against the
Tommies" dell'editrice Pen&Sword (punta di lancia nella produzione di
libri storici e specialistici in GB) . Il libro è curato da David Bilton,
meticoloso storico britannico ed è in lingua inglese. Niente paura comunque, il
libro essendo fotografico è fruibile da una maggiore quantità di appassionati,
anche tra quelli che non conoscono la lingua inglese, perchè c'è un breve testo
introduttivo di ogni sezione e le didascalie sotto ogni foto sono molto
stringate (ma allo stesso tempo fedelissime ed informative). Il libro è la
"riedizione" di un albo fotografico che ritrae la storia della 26a
Divisione di Riserva dell'Esercito Tedesco nella Ia Guerra Mondiale. Subito
balza all'occhio l'assoluta precisione dei tedeschi nel redarre, a guerra
finita , un album che oltre alla storia ufficiale , documentasse gli eventi che
coinvolsero i soldati del Wurttemberg. Appunto in questo piccolo stato
tedesco confinante con la ben più nota Baviera venivano reclutati i soldati dei
reggimenti formanti la 26a Divisione. Conosciamo il Württemberg perchè
il "Battaglione da montagna del Württemberg" era l'unità resasi
famosa a Caporetto, con un giovane tenente di nome Rommel a guidare l'avanzata
verso il Matajur, ma questa è un'altra storia. Però da questo piccolo
collegamento si arriva a definire lo spirito ben descritto da Erich Ludendorff
in una frase delle sue memorie, riportata a pagina 7 del nostro
libro: "Tutti i contingenti fecero il loro dovere. Ognuno aveva delle
divisioni buone e meno buone.
Il Württemberg
solo le aveva tutte buone."
In questo
libro/album fotografico vediamo moltissime interessanti foto, particolari e
degne di nota sono quelle che riguardano il paesaggio della Somme, di grande
interesse (inutile spiegare il perchè) per il lettore britannico, e per
l'appassionato storico della prima guerra mondiale. Possiamo vedere come si
presentavano i villaggi delle retrovie, punto focale di quella che poi sarà
l'offensiva della Somme. Interessanti sono anche i piccoli momenti di quiete e
umanità in cui soldati tedeschi sorridono, scherzano, sono impegnati nei lavori
più disparati e non essenzialmente collegati all'impiego bellico. Tanti gli
ufficiali ritratti, con nome e cognome, ma a farla da padrone sono appunto i
soldati ed il paesaggio, in quello che è assolutamente un testo e un documento
di valore immenso per chiunque voglia conoscere meglio l'esercito tedesco in
generale la 26a Divisione di Riserva del Württemberg in particolare.
P.S. i "Tommies" del titolo, mi sembra quasi superfluo rimarcarlo, sono gli inglesi, nomignolo autoimposto dai britannici stessi (Tommy Atkins era il soldato per eccellenza) così come per i tedeschi il nome era Fritz (ma non solo).
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