Oggi voglio proporvi la recensione di un libro molto utile per andare a ricercare le varie unità dell'esercito britannico durante la Grande Guerra. Il libro scritto dal bravissimo David Bilton per la casa editrice Pen&Sword è ovviamente in lingua inglese. Ma come si può immaginare sono le fotografie a farla da padrone. Il tema del libro è vastissimo ed è previsto un secondo volume (già annunciato), si parla infatti della fanteria britannica dei battaglioni di Kitchener. Dopo l'inizio della prima guerra mondiale infatti, il feldmaresciallo Herbert Horatio Kitchener, nominato Segretario di stato per la guerra, si rese conto che il piccolo esercito britannico, completamente formato da volontari professionisti non avrebbe potuto tenere testa numericamente agli eserciti di coscritti delle altre nazioni in guerra. Fu così che si propose l'arruolamento di
migliaia di cittadini che andarono a formare i cosiddetti "Battaglioni di Kitchener". Ogni reggimento (l'unità tradizionale di base dell'esercito britannico) così aggiungeva nuovi battaglioni (molti arrivarono
anche in doppia cifra) . Il reggimento britannico è quello a cui si lega l' esprit de corps del soldato, è la sua tribù, ma nella formazione di questi battaglioni nuovi, si andò a formare anche un'identità di battaglione. Famosi e sfortunati furono infatti i "Pals' Battalions" formati da "amici" o semplicemente da uomini scelti in un solo posto, e quindi indicati con un nome di cittadina o città (ad es. Salford Pals), o scelti per professione (Artists Battalion, Sportsmen Battalion) . Questi battaglioni, tenuti in addestramento dal loro arruolamento sino alla terribile battaglia della Somme, si consumarono appunto in quella battaglia. Migliaia di ragazzi e uomini morirono il 1° luglio 1916, andando all'assalto delle linee tedesche. Tornando al libro, questo descrive le varie "pezze"(patches) identificative di questi nuovi battaglioni. Pezze usate per vari motivi, organizzativi, identificativi, identitari. C'era una pezza che definiva la divisione di appartenenza, la brigata, il battaglione, la compagnia. Il reggimento era identificato da un simbolo metallico portato sul cappello o sulle spalline. L'araldica così creatasi è molto appassionante. Non sempre però questi simboli erano sanzionati ufficialmente ad alti livelli, ma spesso decisi a livello di battaglione e sovente non erano seguite regole. Nelle foto di archivio non sempre i membri di una stessa unità hanno applicato la pezza corrispondente. Alcuni ne facevano a meno. In tutto questo, il lavoro fatto da Bilton è grandioso. E si aspetta il secondo volume sulle unità di cavalleria, dato che questo libro riguarda la fanteria. Da comprare assolutamente per chi abbia un interesse uniformologico e storico sull'esercito britannico nella Grande Guerra.
Titolo: The Badges of Kitchener's Army
Autore: David Bilton
Pagine: 351
No comments:
Post a Comment