Il libro, che trae molto dalle fonti anche recenti di storici italiani come Arrigo Petacco e sopratutto dall'opera "Liberate il Duce" di Marco Patricelli espone ai lettori e agli appassionati la vera storia della liberazione del Duce, dopo che per molti anni due versioni contrastanti da parte di alcuni dei protagonisti hanno intorbidito le acque.
Il maggiore Harald Mors, dei fallschirmjager, fu infatti, dopo una serie di operazioni di intelligence riguardo al posto in cui Mussolini si trovava detenuto, incaricato da Student (comandante delle forze paracadutiste) di portare a termine un'operazione combinata per liberare il dittatore italiano.
Detenuto sul Gran Sasso, in Abruzzo, in un albergo a Campo Imperatore, a circa 2000 metri di altitudine, Mussolini aspettava il suo destino, che molto probabilmente sarebbe stato quello di essere consegnato agli alleati. Hitler dal canto suo non poteva vedere il suo mentore e amico finire processato, così che diede l'ordine che attivò la pianificazione di un salvataggio.
Mors, dettagliato da Student, doveva attaccare dal fondo valle e prendere la funivia con il grosso delle forze del suo battaglione (il Fallschirmjager-Lehr Batallion , rinominato per l'occasione I° battaglione del 7° Reggimento Paracadutisti) mentre gli effettivi di circa una compagnia, al comando dell'Oberleutnant (Primo Tenente) Barone Von Berlepsch avrebbero attaccato con degli alianti (DFS230) atterrando vicino all'hotel sulla cima in cui era tenuto prigioniero il Duce, difeso da una forza mista di polizia e carabinieri. All'operazione doveva partecipare anche un osservatore, un capitano delle SS distintosi in varie altre operazioni e che aveva partecipato alla raccolta di informazioni sul luogo dove era detenuto Mussolini, Otto Skorzeny.
I fatti sono abbastanza noti, così come le immagini: per una serie di eventi fortuiti ma anche forzati, l'aliante di Skorzeny atterrò per primo rispetto agli altri e il merito dell'operazione grazie a una furba operazione di propaganda andò all'ufficiale SS.
Questo libro rimette in chiaro le cose analizzando ogni minimo particolare dell'operazione e quindi come dice il titolo "smantellando il mito di Skorzeny". Tutto seguì una strada obbligata in cui i meriti di Mors (e di Von Berlepsch) furono oscurati dai giochi di potere che vedevano contrapposte le potenti SS, capeggiate da Heinrich Himmler, alla Luftwaffe (cui appartenevano i paracadutisti) capeggiati da Hermann Goering, due gerarchi nazisti che non si potevano vedere. Hitler informato dei veri eventi non cambiò per nulla le versioni, poichè il mondo doveva vedere quello che lui, con i migliori soldati a disposizione (in un primo tempo, l'operazione che vide solo due morti fortuiti tra gli italiani che difendevano le strade a fondo valle e fu praticamente senza perdite, era stata riportata dalla stampa come un grande sacrificio di vite umane tra i paracadutisti) era disposto a fare per il suo amico Benito Mussolini. Otto Skorzeny, definito "l'uomo più pericoloso d'Europa" prese il merito e costruì la sua fama (per altro assolutamente meritata per delle operazioni precedenti e posteriori) su questo episodio.
In questo libro si possono vedere tutti i luoghi degli eventi anche con foto scattate al giorno d'oggi per comprendere meglio la geografia dei posti, ci sono tantissime foto per me inedite e voglio segnalare una serie di disegni del bravissimo artista argentino Ramiro Bujeiro. L'autore, già recensito con un'altra sua opera su questo blog (https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/03/lake-ilmen-1942-wehrmacht-front-to-red.html) e sempre per l'editrice Pen&Sword, produce un altro bellissimo libro che non può mancare sugli scaffali anche di chi, come me, conosce questa storia.
Un grazie di cuore alla Pen&Sword per avermi concesso questo bellissimo libro per la recensione.
Titolo: Freeing Mussolini - Dismantling the Skorzeny Myth
Autore: Oscar Gonzalez Lopez
Pagine: 101
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Freeing-Mussolini-Hardback/p/15176
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