Quando, parlando della Seconda Guerra Mondiale, si citano i motivi per i quali gli alleati hanno vinto sulle forze dell'Asse ci si riferisce spesso alla quantità di mezzi a disposizione dei primi. Chi invece vuole entrare nello specifico fa riferimento a pochi disegni di apparati bellici che si distinsero per la diffusione e la facile produzione, qualità che i tedeschi non riuscrono a realizzare quasi mai nei loro pur validi armamenti. Se si entra nello specifico riguardo alle armi e ai mezzi che si distinsero si fa spesso il nome del M1 Garand, della Jeep, dei B17, delle Liberty Ships. Se chiunque, appassionato di Seconda Guerra Mondiale vi sa dire bene quali erano le qualità di un Garand rispetto a un Kar98, della Jeep rispetto agli omologhi mezzi tedeschi, del B17 rispetto ai bombardieri tedeschi, pochi vi sapranno illustrare le qualità di una Liberty Ship. In effetti, molte sono le idee sbagliate su queste navi e sulla loro origine. Questo libro, edito da Seaforth Publishing (nota casa editrice di temi navali e marittimi) e scritto da John Henshaw, aggiusta un pò le cose illustrandoci le origini di questa tipologia di navi, partendo dalla sua genesi.
Il libro, in formato di album e molto piacevole a sfogliarsi indaga sulle navi che influenzarono il design delle navi della classe Liberty. Nate dal disegno tutto britannico di una nave nota come SS Embassage (1935) di un uomo di nome Robert Cyril Thompson del cantiere Joseph Thompson & Sons Ltd. ubicato a North Sands, Sunderland sul fiume Wear, questa nave fu alla base di una serie di sviluppi che portarono poi all'evoluzione nelle navi di classe Liberty.
La Seconda Guerra Mondiale come la Prima (a cui è dedicata una sezione nel libro) infatti aveva evidenziato un grande problema nella guerra sottomarina degli U-Boat. Questa tipologia di navi affondava le navi commerciali (e non solo) britanniche a ritmi spaventosi, creando non pochi problemi nel rimpiazzarle. Già nel primo conflitto mondiale si era posto questo problema, ma gli U-Boat, non ancora avanzati tecnicamente, limitavano il loro raggio d'azione a un settore tutto sommato abbastanza piccolo, consentendo alla Gran Bretagna di rifornirsi di tutto ciò di cui aveva bisogno. Tuttavia verso la fine della guerra la distruzione del naviglio, aveva creato nei comandi britannici, l'esigenza di varare navi di semplice costruzione per rimpiazzare quelle perdute. Fu così che una serie di modelli prefabbricati (dettagliati nel capitolo 2 del volume) vide la luce. Allo stesso modo gli Stati Uniti che entrarono in guerra solo nel 1917 videro l'esigenzi di costruire cantieri appositi per la produzione di tali navi come ad esempio l'Hog Island shipyard. La produzione di queste navi rimpinguò le marine mercantili nel primo dopoguerra.
Il problema si ripropose allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e le esigenze furono le stesse: trovare una nave dal design di facile produzione, molto spartana, che potesse essere costruita in modo modulare. La missione partita il 21 settembre 1940 e affidata a Thompson, il disegnatore della Embassage, inviato in USA per cercare dei cantieri che costruissero tali tipologie di navi (e partendo proprio dal disegno della Embassage ) fu di capitale importanza nella genesi delle navi Liberty.
Le caratteristiche di facile produzione della Liberty sono riassunte nel capitolo 14, così come in seguito, nel libro, vengono esaminate tutte le varianti di questa tipologia di navi. Allo stesso tempo vengono esaminate alcune leggende come il fatto che queste navi fossero costruite così velocemente che alcune si ruppero a metà durante il viaggio. Ovviamente questo non è vero, ma le leggende che fossero navi usa e getta sono appunto solo leggende. Erano navi d'emergenza ma che in molti casi videro la loro vita prolungata anche oltre le più rosee previsioni, finendo convertite in altro alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Non voglio rivelare di più, ovviamente, ma il libro è davvero interessante perchè ci fa conoscere la genesi di una delle armi vincenti della Seconda Guerra Mondiale. Senza le Liberty Ships e i loro carichi bellici e non, molto probabilmente, il conflitto avrebbe avuto un altro esito. Il libro, realizzato con grande cura e passione, pieno di profili e foto, rende omaggio al creatore misconosciuto Robert Cyril Thompson e a queste navi che sebbene costruite tutte nei cantieri statunitensi devono la loro ideazione ad un progettista britannico.
Un grazie di cuore a Seaforth Publishing e Pen&Sword Books per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Liberty's Provenance - The Evolution of the Liberty Ship from its Sunderland Origins
Autore: John Henshaw
Pagine: 128
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Libertys-Provenance-Hardback/p/16204
No comments:
Post a Comment