La guerra del Vietnam è diventata nel tempo oltre che un avvenimento storico e militare, anche un fenomeno di costume che ha segnato principalmente l'America e il mondo occidentale. Spesso si suole identificare il 1968 e l'Offensiva del Tet da parte delle forze regolari del Vietnam del Nord e dei Vietcong come il punto di non ritorno, il momento nel quale la guerra si seppe che non si poteva vincere più.
Ma in realtà la guerra continuò
per diversi anni e gli americani iniziarono a diminuire la loro presenza
significativamente solo nel nuovo decennio (gli anni '70) . In questo volume
che vi presento oggi, parte della serie "Cold War 1945-1991" della
casa editrice Pen&Sword , si guarda proprio a uno degli eventi militari che
colpirono il Vietnam del Sud dopo la riduzione del personale statunitense,
ovvero l'Offensiva Nordvietnamita di Pasqua del 1972 che colpì ferocemente
diverse regioni e quasi distrusse l'apparato militare del Vietnam del
Sud.
Il libro scritto da Stephen
Emerson è abbastanza informativo nonostante le dimensioni ridotte dei libri
della serie. La descrizione degli eventi è chiara e si può seguire agevolmente
grazie alle mappe molto dettagliate (precise e a livello di unità) presenti nel
libro. Nel 1972 gli Stati Uniti avevano iniziato a lasciare il controllo della
guerra ai loro alleati sudvietnamiti, creando un parallelo con quello successo
quasi 20 anni prima con i francesi e il loro processo di
"jaunissement". In realtà il Vietnam del Sud era militarmente
impreparato a un'offensiva come quella denominata Chiến dịch Xuân Hè
(Offensiva di Primavera - Estate) , differente da quella portata nel 1968 che
comprendeva forze regolari e irregolari.
Infatti nel 1972 l'esercito Nord
Vietnamita attaccò pesantemente usando le sue forze regolari, con un massiccio
impiego di nuovi tanks , forniti da Cina e URSS. In tutto il paese le forze
dell'ARVN (esercito SudVietnamita) furono travolte e furono catturati alcuni
centri abitati di estrema importanza simbolica e militare come Quang Tri City.
Tuttavia i pianificatori del comando Nord Vietnamita non avevano fatto i conti
con la determinazione dell'amministrazione Nixon di sedere ai tavoli di pace a
Parigi in posizione di forza o almeno senza perdere sul campo. Fu l'aviazione
(e la marina) statunitense a contrattaccare pesantemente sul campo a livello
tattico (ovvero distruggendo le enormi concentrazioni di truppe del Nord) e a
poi , in seguito, a livello strategico con le Operazioni Linebacker I e II,
colpendo le infrastrutture del Nodr del Vietnam, Hanoi e il porto di
Haiphong.
Emerson descrive molto bene
queste fasi di combattimento e la preziosa presenza di consiglieri americani
sul campo nonchè di figure determinanti come John Paul Vann. Grazie a questa
resilienza e anche alla sottovalutazione dei comandi comunisti della volontà di
Nixon e della sua amministrazione di non darla vinta , nonchè a diversi errori
strategici e alla mancanza di una forte componente irregolare nell'offensiva
(come fu per il Tet) , alla fine dell'anno le cose si stabilizzarono. La guerra
sarebbe durata altri tre anni, ma la presenza statunitense sarebbe stata sempre
minore e questo era ciò che in sostanza desiderava il politburo Nordvietnamita.
Che dire di più? Il libro come
tutti quelli della serie è estremamente valido e informativo. Gli episodi
narrati ci portano in un periodo storico della Guerra del Vietnam di cui si
parla poco e che Emerson narra splendidamente.
Un grazie di cuore a
Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: North Vietnam's 1972
Easter Offensive - Hanoi's Gamble
Autore: Stephen Emerson
Pagine: 128
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/North-Vietnams-1972-Easter-Offensive-Paperback/p/17327
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